“Chi lo brucia” integratore alimentare

Pubblicato il 26 Aprile 2010 in Senza categoria

CHI LO BRUCIA

INTEGRATORE ALIMENTARE

Indicazioni: utile per il raggiungimento ed il mantenimento del corretto peso corporeo.

Donna/Uomo- Confezione da 30 compresse € 9,90

 Posologia: 2 compresse al dì prima dei pasti principali.

 

Ingredienti:

FRANGULA  e.s (estratti titolati)

 Questo alberello cresce abbastanza di frequente nei boschi, nei prati vicino ai ruscelli e ai corsi d’acqua e raggiunge un’altezza che varia dai 2 ai 4 metri.

Le virtù curative di questa pianta sono note sin dall’antichità. Infatti gli Egizi, che erano attenti “curatori” di se stessi, usavano essiccare la corteccia di questa pianta poi la facevano bollire e ne bevevano l’acqua di infusione.

Il principio attivo più importante è la “frangulina”,  quanto di meglio offre la Natura nella cura della stipsi cronica.

A differenza di numerosi lassativi naturali o artificiali esistenti sul mercato, la corteccia di questa pianta ha in sé il dono di ridare tono alle fibre  muscolari dell’intestino che pertanto agisce in modo più naturale. Inoltre, il principio attivo non è irritante, non crea assuefazione  e anche l’uso più prolungato non provoca alcun tipo di disturbo.

La Frangula è per le sue virtù un medicamento importantissimo per la pulizia intestinale, azione che svolge perfettamente senza causare dolori al ventre.

La Frangula non ha controindicazioni per le donne in gravidanza, durante il ciclo mestruale, per chi soffre di stipsi, per i nefritici, i diabetici, per i cardiaci e per tutti coloro che hanno il fegato congestionato.

SENNA  e.s (estratti titolati)

CASSIA ANGUSTIFOLIA

 

La Cassia angustifolia conosciuta con il nome di Senna fa parte delle famiglia delle Leguminose. Cresce nei terreni caldi  Mediterranei. La pianta presenta una fioritura abbondante e prolungata di fiori gialli riuniti in racemi.

La polpa dei suoi bacelli possiede proprietà lassative già note sin dall’antichità, la sua azione purgante è determinata dai derivati antracenici ed in particolare dagli Antrachinonici sotto forma di Glicosidi.

E’ rinfrescante e lassativa in quanto ricca di glucosio e fruttosio (Glicosidi   antrachinonici, Sennosidi, mucillagine, Flavonoidi). La pianta possiede un tropismo elettivo verso l’intestino crasso che provoca l’attivazione della peristalsi intestinale accelerando l’avanzamento del contenuto intestinale con effetto lassativo e purgativo.

 

 

FICO D’INDIA plv (polvere)

OPTUNIA FICUS

 La  patria di origine di questa meravigliosa pianta è il Messico. L’importazione in Europa, nel bacino del Mediterraneo, pare risalga ai Saraceni nell’anno 827 o da Cristoforo Colombo al suo ritorno dalle Indie.

Pianta resistentissima alla siccità e all’aridità dei terreni, è stata inizialmente coltivata come specie ornamentale e successivamente come pianta da frutto.

Oggi, il Fico d’india, fa parte della cultura agricola Siciliana ed è uno dei simboli più noti dell’isola ed è diffusa nel paesaggio naturale allo stato spontaneo.

Il frutto, privato dalle spine, viene consumato fresco o per produrre succhi, liquori, gelati .

E’ ricco di zuccheri biodisponibili (glucosio, fruttosio, saccarosio), amminoacidi, fosforo, calcio e Vitamina C.

Il succo estratto dalle pale (foglie) presenta proprietà terapeutiche meravigliose, infatti facilita la diuresi e contribuisce ad abbassare il colesterolo e favorisce la perdita di liquidi.

 

 

 

FUCUS e.s  (estratti titolati)

FUCUS VESCICULOSUS

  L’alga Fucus chiamata anche alga bruna o quercia marina, è un’alga della famiglia delle Fucacee e vive nei mari temperati/freddi. La conformazione si presenta con un disco a ventosa che le serve per fissarsi alle rocce e si protende verso la superficie. Il tallo  è verde e biforcato di circa 20 cm. ed è la parte usata in erboristeria per preparare dimagranti.

In passato questa alga veniva usata frequentemente per curare l’ipotiroidismo (con gozzo) e l’obesità. La sua efficacia deriva dallo iodio contenuto nell’alga, scoperta che risale ai primi dell’800, che stimolerebbe la tiroide, normalizzando il metabolismo, inoltre contiene anche  l’acido alginico che può assorbire una quantità d’acqua pari a cento volte il suo peso (da qui l’impiego anticellulite).

Pertanto quest’alga è utile nel trattamento della cellulite e nel controllo del peso corporeo in quanto lo iodo, in essa contenuto, sia in forma inorganica sia legato a proteine, viene assorbito facilmente dall’organismo, concentrandosi nella tiroide dove viene incorporato negli ormoni tiroxina e triiodotironina, che stimolando a loro volta il metabolismo basale accelerano il ricambio ed esplicano un’azione dimagrante. I metaboliti dei composti solforati esplicano un’azione diuretica che unitamente alla stimolazione tiroidea dovuta allo iodio provocano un’attività anticellulitica.

TAMARINDO e.s (estratti titolati)

TAMARINDUS INDICA

Il Tamarindo è un albero tropicale massiccio della famiglia delle Fabaceae. Originario dell’Africa Orientale,  è ora anche presente in America Latina e in aree tropicali asiatiche. Il Tamarindo è una pianta nota sin dall’antichità e le sue virtù mediche sono arrivate a  noi nel 1500  e veniva usato come purgante, nell’itterizia e nelle febbri gastriche infiammatorie.

I frutti del Tamarindo sono commestibili. I frutti acerbi sono molto aspri e la loro polpa ben si sposa con i piatti di portata mentre i frutti maturi sono dolci e più adatti a bevande e dessert: la polpa di questo frutto è molto usata come spezia nella cucina asiatica ed è un importante ingrediente in molte salse, inoltre il tamarindo è un componente fondamentale nella dieta Indiana ed è venduto nei negozi indiani di tutto il mondo. I suoi frutti contengono moltissimi principi attivi, vitamine e minerali (calcio, fosforo e potassio) e sin dall’antichità veniva usato per le sue proprietà lassative, rinfrescanti e diuretiche.

 

Qualche informazione in più:

Soggetti diabetici o con problemi di tiroide potrebbero avere necessità di qualche informazione in più, anche se ad oggi non sono state codificate avvertenze del genere per gli integratori alimentari, e, quindi,  sull’astuccio non occorre inserire avvertenze aggiuntive.

Inoltre, secondo una comunicazione dello scorso febbraio di Federsalus, non è possibile subordinare l’uso degli integratori (quali alimenti di libera vendita) all’indicazione o alla prescrizione da parte del medico, salvi i casi codificati di avvertenze supplementari (ad esempio per i prodotti con Gingko biloba). L’alga Fucus vescicolosus contenuta in “Chi lo brucia”  non è tra questi ultimi.

Quanto poi alla presenza di iodio, essa è ben evidenziata dall’etichettatura, sia nella lista ingredienti, sia in tabella, e questa è sicuramente un’informazione utile per soggetti che abbiano problemi di tiroide o che siano intolleranti a detto minerale.

Per quanto riguarda le esigenze dei diabetici, va detto che il prodotto non contiene zuccheri semplici aggiunti intenzionalmente, ma solo carboidrati complessi quali le malto destrine come supporti degli ingredienti di origine vegetale.

Queste informazioni aggiuntive sono fornite congiuntamente da Falqui e da www.grey-panthers.it, per tutelare il corretto uso dell’integratore.