Nerone, chi era davvero costui? Al Quirino di Roma

Pubblicato il 11 Gennaio 2016 in , da Vitalba Paesano

Nerone, duemila anni di calunnie è il titolo dello spettacolo interpretato e scritto da Edoardo Sylos Labini con Angelo Crespi. Dopo il successo ottenuto con la pièce dedica a Gabriele d’Annunzio, l’attore torna in scena interpretando l’imperatore «incendiario» Nerone. Lo spettacolo, nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco, è liberamente tratto dal saggio di Massimo Fini “Nerone – Duemila anni di calunnie”.

«Nessun personaggio storico ha mai goduto di così cattiva stampa come Nerone. Alcuni autori cristiani ritennero che fosse addirittura l’Anticristo. In realtà è certo che questo imperatore chitarrista, cantante, poeta, attore, scrittore, curioso di scienza e di tecnica, fu un unicum nella storia dell’Impero Romano. Le élite economiche e intellettuali del tempo non lo capirono, oppure lo capirono fin troppo bene e per questo lo osteggiarono ferocemente costringendolo, alla fine, al suicidio». (Massimo Fini, Nerone – Duemila anni di calunnie)

LO SPETTACOLO

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DSC_5814Sullo sfondo di una Roma bruciata da un incendio, di cui Nerone sarà ingiustamente accusato di essere il mandante, lo spettacolo tenterà di svelare chi era davvero questo controverso imperatore, rispondendo ad alcuni quesiti ancora oggi irrisolti. Nerone era davvero quel pazzo megalomane precursore antesignano della moderna politica-spettacolo? Da dove arrivava quel malore esistenziale che lo spingeva a primeggiare su tutti? A chi voleva piacere quando cantava o recitava i versi in greco? Cosa c’era dietro al consiglio del suo precettore Seneca, o all’ossessiva presenza della madre Agrippina? La scena si apre tra i marmi della Domus Aurea, dove Nerone, tormentato dal fantasma della madre, rivive le presenze più importanti della sua vita.

Una tempesta di sentimenti, passioni, intrighi, paure e riflessioni tragiche, dall’avvincente amore per la bellissima e ambiziosa Poppea all’allucinazione del matricidio, fino ai dissapori con la classe patrizia e politica, dapprima adorante e compiacente, poi golpista e sanguinaria. Un avvincente contrasto tra un ambiente pubblico della corte neroniana tra feste, ricevimenti e musiche frenetiche scandite da un mimo-DJ e un coro di giovani artisti e musicisti, e uno privato dove, nel buio, nascono complotti di senatori preoccupati per la loro sorte e per quella dell’impero, e inconfessabili segreti da nascondere sotto le lenzuola. Intrighi politici del passato che sembrano ripercorrere vicende moderne ed attuali.

Dal 19 al 31 gennaio

RG PRODUZIONI

Edoardo Sylos Labini
NERONE DUEMILA ANNI DI CALUNNIE

uno spettacolo di Edoardo Silos Labini – liberamente tratto dall’omonimo saggio di Massimo Fini

drammaturgia Angelo Crespi- e con Sebastiano Tringali   Dayana Concione – Giancarlo Condè   Gualtiero Scola   Paul Vallery

e con la partecipazione di Fiorella Rubino- e con gli attori della Fonderia delle Arti- scene e costumi Marta Crisolini Malatesta

disegno luci Pietro Sperduti musiche originali Paul Vallery

personaggi e interpreti

Nerone Edoardo Sylos Labini

Seneca Sebastiano Tringali

Poppea Dajana Roncione

Fenio Rufo Giancarlo Condè

Otone Gualtiero Scola

Agrippina Fiorella Rubino

DJ e mimo Paul Vallery

Corte Fonderia delle Arti

 Lo spettacolo ha una durata di 2 ore più intervallo

 

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