Urbino racconta la corte di Baldassarre Castiglione e Raffaello

Pubblicato il 27 Ottobre 2020 in , da redazione grey-panthers
Baldassarre Castiglione

Urbino ospita “Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della civiltà di corte”, la mostra curata da Vittorio Sgarbi e Elisabetta Soletti. La mole e il rilievo dei prestiti necessari a portare in porto questa significativa esposizione sono notevolissimi e non semplici da gestire in un momento come il presente. I problemi allestitivi di una mostra complessa nel tema e innovativa anche per le soluzioni tecnologiche, com’è questa, saranno superati in qualsiasi modo.

A essere raccontata, in modo del tutto originale, negli spazi delle Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino è la vicenda di un uomo che fu figura centrale del  Rinascimento europeo. Baldassarre Castiglione, mantovano di origine ma urbinate d’adozione, è a tutti noto per il suo Cortegiano, opera che, tradotta nelle principali lingue dell’epoca, fornì “il” modello di comportamento per l’alta società dell’intero continente. Ma limitare  la figura del Castiglione a questa pur celeberrima opera sarebbe scelta del tutto limitante. Come questa grande mostra evidenzia, la sua fu una figura di intellettuale finissimo, vicino a grandi artisti, Raffaello  in primis, ma anche a scrittori, intellettuali, regnanti e papi, attento politico, incaricato di ambascerie tra e più delicate del suo tempo. Uomo che sfuggì ad intrighi, che seppe muoversi in modo accorto in un periodo storico complessissimo.

Baldassarre Castiglione
Raffaello Sanzio, La Muta, 1507, olio su tavola, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino

Attingendo alla fonte imprescindibile delle sue Lettere, la mostra ha il merito di ricostruire l’intera vicenda del Castiglione ponendola, correttamente, nel contesto del suo tempo, accanto a figure altrettanto complesse ed affascinanti come quelle di Guidobaldo da Montefeltro, Duca di Urbino, di Leone X, dei Medici, degli Sforza, dei Gonzaga e di Isabella d’Este “prima donna del mondo”, dell’Imperatore Carlo V e di artisti –  Raffaello innanzitutto, ma anche Leonardo, Tiziano, Giulio Romano…- , di fini intellettuali come Pietro Bembo e di studiosi come Luca Pacioli. Tra i tanti. Sette sezioni fitte di opere importanti, utili a dare la dimensione dell’epoca raccontata. Integrate attraverso soluzioni multimediali che ampliano il racconto, offrendo ulteriori chiavi di lettura, agendo su  immagini  e stimoli visivi ed emotivi.

Una mostra ampia, scrigno d’arte ma anche di arti applicate: gli abiti per feste, tornei e parate,  le armi, le antiche edizioni e i manoscritti, poi la musica, per citare solo alcuni dei focus. Una grande mostra che trova Il suo naturale complemento nel Palazzo Ducale dei Montefeltro e nell’intera città di Urbino, contenitori e al contempo contenuto di un’esposizione che fa della corte urbinate uno dei suoi fondamentali punti di interesse. Vittorio Sgarbi, ProSindaco di Urbino sostiene che “Urbino è il luogo che Raffaello non può dimenticare, è il luogo della sua infanzia, è il luogo di Piero della Francesca, è il luogo dei suoi amori, è il luogo della bellezza, dell’architettura, delle belle donne che lo porteranno alla dannazione. Bello e dannato. Io credo che ricordarlo voglia dire vedere in Raffaello il punto di arrivo di una vita compiuta. In soli 37 anni  egli ha fatto quello che un altro uomo non avrebbe fatto nemmeno in 100. Raffaello non è solo Rinascimento, è perfezione, è armonia, è l’arte che vince la natura”.

“Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della civiltà di corte” – fino al 01 Novembre

Urbino, Palazzo Ducale, Sale del Castellare

Orari: Luglio e agosto: tutti i giorni, 10 – 19
Settembre, ottobre, novembre: da martedì a domenica 10 – 18 / lunedì 10 – 14

Prezzi: Intero € 8 Ridotto € 2

Informazioni: +39 0722 378.205 +39 0722 2613 – info@vieniaurbino.it – iat.urbino@regione.marche.it

 

Baldassarre Castiglione
Jacometto Veneziano (?), Ritratto di fra Luca Pacioli con un allievo, 1495 circa, Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte.