In jeep, nell’ultimo Shanghai-La, in una scenografica zona dell’Himalaya

Pubblicato il 4 Aprile 2016 in , da redazione grey-panthers

Sebbene nominalmente parte del Nepal, il Regno del Mustang, circondato dal Tibet su tre lati e governato da una famiglia reale tibetana, sopravvive come uno degli ultimi reami dell’antico Tibet. Chiuso agli stranieri fino al 1991 e successivamente accessibile solo a piedi, con un impegnativo trekking di svariati giorni, nell’ultimo ventennio il Mustang è praticamente rimasto isolato tra le cime dell’Himalaya.
Quest’anno è stata completata la nuova strada, percorribile in jeep, che consente di raggiungere Lo Manthang, la capitale del piccolo Regno.
Quindi, compatibilmente con il numero massimo di visitatori consentito nell’arco dell’anno, è da oggi possibile visitare il Mustang senza dover affrontare estenuanti giorni di cammino in alta quota. La nuova strada carrozzabile segue la via carovaniera che per secoli ha consentito il commercio del sale tra India e Tibet. Attorniati dalle moli maestose del Dhalaugiri e dell’Annapurna, si procede in una fantastica scenografia himalayana: villaggi dalle caratteristiche abitazioni intonacate di terra cruda; piccoli monasteri buddhisti; terrazzamenti coltivati a orzo; montagne che si colorano di mille sfumature; una sorridente popolazione locale che vive in una realtà fuori dal tempo.

Schermata 2016-02-28 alle 16.17.27PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza del 26 Aprile 2016 in occasione del Tiji Festival a Lo Manthang

1° giorno (M 26 Apr) / Italia – Kathmandu

Partenza nel primo pomeriggio da Milano Malpensa con voli di linea Turkish Airlines via Istanbul. Cena e pernottamento a bordo.

2° giorno (M 27 Apr) / Arrivo a Kathmandu

Arrivo a Kathmandu in tarda mattinata, espletamento delle formalità d’ingresso, accoglienza e trasferimento in hotel. Pomeriggio a disposizione per relax o visite individuali. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.

3° giorno (G 28 Apr) / Kathmandu – Swayambunath – Patan – Kathmandu

Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla valle di Kathmandu in attesa dell’ottenimento dei permessi speciali per il Mustang. Dopo la prima colazione visita del centro storico della città con il Palazzo Reale Hanuman Dokha, la Casa-Tempio della Dea Vivente, che si potrà vedere dalla finestra quando si affaccia per la benedizione ai presenti, e gli imponenti Templi di Shiva e Vishnu. Si prosegue con l’escursione a Swayambunath, la collina sacra dalla quale, racconta la leggenda, ha avuto origine la valle di Kathmandu. Saliamo i 360 gradini fra le bandierine di preghiera e i pellegrini per raggiungere l’antico stupa con gli occhi compassionevoli di Buddha. Pomeriggio dedicato a Patan, la “città della bellezza”, antica capitale del regno. Dove la maestria degli artisti newari raggiunge il massimo splendore, nell’architettura dei templi, delle case, delle piazze. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.

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4° giorno (V 29 Apr) / Kathmandu – Pokhara (circa 6 ore)

Dopo la prima colazione partenza in minibus verso ovest per Pokhara lungo un interessante percorso a saliscendi che dalla capitale conduce alle alte vette himalayane attraversando colline terrazzate a risaie, villaggi e cittadine. Considerata la porta dell’Annapurna, Pokhara (880 m) è posta ai piedi delle più alte vette del pianeta, nei pressi di tre laghi e del fiume Seti. Da qui è ben visibile la catena dell’Annapurna che si specchia nelle acque del vicino lago Phewa. Nelle giornate limpide si riescono a vedere alcune delle più belle vette dell’Himalaya tra le quali il Machapuchare (6.944 m) il cui nome tradotto vuol dire “coda di pesce”, anche se è più noto con l’appellativo di “Cervino dell’Himalaya”. Pasti liberi. Pernottamento in resort.

5° giorno (S 30 Apr) / Pokhara – Tukuche

Dopo la prima colazione partenza in jeep verso nord-ovest per Tukuche lungo una strada che attraversa boschi e piccoli villaggi e che segue il corso del sacro fiume Kali Gandaki, famoso per la peculiarità geografica di scorrere nella valle più profonda del mondo, tra due giganti himalayani di oltre 8.000 m : il Dhaulagiri (8.172 m) e l’Annapurna (8.091 m).Nel pomeriggio arrivo nel villaggio di Tukuche (2.590 m) situato ai piedi della cascata di ghiaccio del Dhaulagiri. Pensione completa. Pernottamento in semplice guest-house

Schermata 2016-02-28 alle 16.19.236° giorno (D 01 Mag) / Tukuche – Kagbeni – Chele (circa 5 ore)

Si prosegue lungo la nuova strada carrozzabile sterrata che percorre la scenografica valle del fiume Kali Gandaki. Il greto del fiume è ricco di conchiglie fossili provenienti dai depositi dell’antica Tetide (il mare presente tra la placca indiana e la placca asiatica prima del loro avvicinamento e del conseguente scontro che ha dato origine alla formazione della catena himalayana). Si raggiunge il villaggio di Kagbeni (2.810 m) nel quale spicca il rosso del monastero buddhista circondato da terrazzamenti verdissimi coltivati a orzo, mais e patate. Siamo alla “Porta del Mustang”. Il nome Mustang deriva dal tibetano “Mon Thang” che significa “piana dei Mon” o “abitanti delle frontiere”. Interessantissimo il villaggio in puro stile tibetano con vicoli e case dove si aprono finestre in legno intarsiato e frequenti rulli di preghiera. Anche la popolazione è tibetana in quanto moltissimi sono i figli dei tibetani scappati dal Tibet in seguito all’invasione cinese del 1950. Visita del gompa della scuola Sakya dove si incontrano molti monaci con le caratteristiche tuniche color amaranto. Si prosegue verso nord fino all’antico villaggio di Tangbe (3.060 m), un labirinto di stretti vicoli e bianche case bordate di rosso-arancio, incastonato da piccoli e graziosi stupa variopinti. Si continua verso il villaggio di Chhusang (2.940) che giace su un basso terrazzamento ai bordi del letto del fiume, circondato da campi coltivati e dai consueti piccoli stupa. Le donne, anche quelle più giovani, vestono gli abiti tradizionali: la chuba, una specie di vestaglia stretta alla vita con una cintura, il doppio grembiule di un tessuto a righe multicolori, in testa il fazzoletto colorato e immancabilmente al collo il gioiello tradizionale, un ciondolo costituito da una grossa pietra di turchese e da due grossi coralli. Arrivo nel villaggio di Chele (3.050 m) nel tardo pomeriggio. Pensione completa. Pernottamento in semplice guest-house.

7° giorno (L 02 Mag) / Chele – Ghiling – Syangboche – Ghami – Tsarang (circa 6 ore)
Dopo la prima colazione si prosegue verso nord per il villaggio di Syangboche (3.800 m) che giace quasi sul fondo della valle. Una breve salita conduce all’omonimo passo: il Syangboche La (3.850 m), dove si ha la prima bellissima veduta sul villaggio di Ghiling (3.570 m) circondato dai verdi campi coltivati che si sviluppano nel fondovalle. Si scende gradatamente in una gola per poi risalire verso il Nyi La (4.010 m) da cui si domina una bella valle con terrazzamenti coltivati delimitati da pareti di roccia rossa. Con una lunga discesa, si giunge a Ghami (3.520 m), piccolo borgo in mezzo a campi coltivati. Si prosegue per il villaggio di Tsarang (3.560), circondato da campi di orzo e frumento, la seconda cittadina del Mustang. Il villaggio è dominato da due grandi costruzioni: il forte, un tempo residenza del re e ancora oggi chiamato Palazzo Reale, e un grande monastero tutto dipinto di rosso, risalente al XIV secolo e appartenente alla scuola Sakyapa. Pensione completa. Pernottamento in semplice guest-house.

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8° giorno (M 03 Mag) / Tsarang – Lo Manthang (circa 4 ore)

Dopo la prima colazione escursione per la visita dell’antico monastero di Lo Gekar (VIII secolo), la cui fondazione è attribuita a Guru Rimpoche. Si rientra a Tsarang per proseguire verso Lho Manthang. La strada scende rapidamente fino ad attraversare il fiume, poi sale verso nord, una splendida vista si apre verso sud mostrando Tsarang sul ciglio del dirupo e, in lontananza, le enormi, bianche vette himalayane. Si continua a salire dolcemente in un ambiente desertico e molto selvaggio fino al passo di Lo (3.950 m) dove all’improvviso appare l’ampia valle di Lo Manthang (3.810 m) con il monastero rosso e grigio di Namgyal che si erge in cima al promontorio. E’ sicuramente un momento molto emozionante. Scesi dal passo appare la prima, entusiasmante panoramica della capitale con le rovine dei forti circostanti. Verso est il panorama si estende fino all’eroso canyon del Mustang Khola, verso nord il paesaggio presenta rosse e piatte colline fino al confine con il Tibet, verso ovest la vista è dominata dalla vetta del Mansail. Pomeriggio dedicato alla visita di questo incredibile paese. Pensione completa. Pernottamento in semplice guest-house.

9°-10° giorno (M 04 – G 05 Mag) / Lo Manthang e dintorni (Tiji Festival)

Due intere giornate dedicate a Lo Manthang, la capitale del Mustang, ai suoi dintorni e al suo straordinario festival. Il Tiji Festival, conosciuto come “La cacciata dei Demoni”, è un festival buddhista che dura tre giorni e che celebra il mito della dea Dorje Jono, risalente a oltre 600 anni fa. Secondo un’antica leggenda locale, la dea fu costretta a combattere contro suo padre, un potente demone, per salvare il regno del Mustang dalla distruzione. Il demone cercò di provocare siccità, carestie e moria del bestiame, ma la dea Dorje Jono riuscì a sconfiggerlo e ad allontanarlo dal Mustang. Il festival è programmato per coincidere con la fine dell’inverno, la stagione più secca e dura per le popolazioni di queste montagne, e con l’inizio della stagione primaverile, il momento della rinascita, che anticipa la stagione umida monsonica. Al festival prendono parte migliaia di uomini, donne e bambini abbigliati con i costumi tradizionali. Il culmine del festival è rappresentato dal cham, uno straordinario insieme di musiche sacre e danze in costume, con maschere rituali, eseguite da monaci e da laici, a tutti gli effetti un momento di celebrazione per la primavera che si rinnova e per la sconfitta del maligno. In queste giornate oltre a partecipare alle principali manifestazioni del Tiji Festival si visitano anche i dintorni di Lo Manthang: il villaggio di Garphu, le grotte di Jhong, il monastero di Namgyal. Pensione completa. Pernottamenti in semplice guest-house.

Schermata 2016-02-28 alle 16.19.47Schermata 2016-02-28 alle 16.19.5311° giorno (V 06 Mag) / Lo Manthang – Chele (Tiji Festival) (circa 7 ore) Dopo la prima colazione si partecipa alla fase conclusiva del Tiji Festival. Partenza verso sud per Chele (3.050 m), ripercorrendo a ritroso l’itinerario dei giorni scorsi e cercando di fissare negli occhi le straordinarie immagini del festival e i sontuosi paesaggi himalayani. Pensione completa. Pernottamento in semplice guest-house.

12° giorno (S 07 Mag) / Chele – Kagbeni – Muktinath (circa 4 ore)

Dopo la prima colazione partenza verso sud per Kagbeni per poi proseguire verso est sul lato orientale della valle fino a Mukhtinath. La strada sale fino a 3.700metri di altitudine e permette di ammirare delle splendide vedute sulla valle circostante e sulle montagne (l’enorme piramide del Dahulagiri e la più bassa, ma sempre oltre i 7.000 m, cima del Nilgiri). Il pomeriggio è dedicato alla visita del centro sacro di Muktinath (3.660 m), uno dei luoghi più venerati di tutto l’Himalaya, meta di pellegrinaggio per buddhisti e induisti. Interessante anche il vicino villaggio di Chhaingur, locato nel lato settentrionale della valle, con un piccolo monastero della setta Nyingma. Pensione completa. Pernottamento in guest-house.

13° giorno (D 8 Mag) / Mukhtinath – Jarkot – Jomsom (circa 2 ore)

Dopo la prima colazione visita del villaggio di Jarkot, costruito su di uno spuntone roccioso e dominato da un interessante monastero. Nel pomeriggio traferimento a Jomsom (2.790 m). Pensione completa. Pernottamento in guest- house.

14° giorno (L 9 Mag) / Jomsom – Pokhara

Al mattino presto volo aereo per Pokhara, una straordinaria occasione per ammirare dall’alto i paesaggi delle cime himalayane. Arrivo a Pokhara e sistemazione in resort. Visita delle David Falls, della Grotta di Gupteswar e del campo dei rifugiati tibetani. Escursione in barca sul lago Phewa, dove su un’isola si trova il Tempio di Tal Barahi dedicato al dio Ganesh, protettore dei bambini e dei viaggiatori. Pasti liberi. Pernottamento in resort.

Schermata 2016-02-28 alle 16.20.0215° giorno (M 10 Mag) / Pokhara – Kathmandu

Dopo la prima colazione volo aereo per Kathmandu. Arrivo a Kathmandu e sistemazione in hotel. Resto della giornata a disposizione per attività individuali. Pranzo libero. Cena in ristorante tradizionale con spettacolo di danze folcloristiche. Pernottamento in hotel.

16° giorno (M 11 Mag) / Kathmandu – Italia

Presto al mattino trasferimento all’aeroporto per il volo di rientro in Italia con volo di linea Turkish Airlines via Istanbul. Arrivo previsto a Milano Malpensa nel tardo pomeriggio.

Sistemazioni previste:

Kathmandu: Soaltee Crown Plaza Hotel, 5* o similare (3 notti)
Pokhara: Temple Tree Resort & SPA o similare (2 notti)
Tukuche, Chele, Tsarang, Lo Manthang: spartane guest house / case private (in camere a più letti con latrine in comune) (7 notti)
Mukhtinath, Jomsom: guest house (in camere a due letti con bagno in comune) (2 notti)

Altre informazioni:

Trasporti – Si utilizzano minibus di diverso modello, a secondo del numero dei partecipanti, per il trasferimento Kathmandu-Pokhara e per gli spostamenti nella valle di Kathmandu. Jeep Mahindra Scorpio o Bolero (massimo 4 passeggeri per veicolo) per gli spostamenti in Mustang. Voli aerei domestici Jomsom-Pokhara e Pokhara-Kathmandu (N.B. Il peso massimo consentito per il bagaglio da stiva è di 15 kg per persona. Per ogni chilo extra è richiesto il pagamento di un supplemento).

Organizzazione – Il viaggio viene effettuato a partire da 8 partecipanti con guida locale parlante inglese e accompagnatore dall’Italia.
Clima – Il periodo per poter effettuare questo viaggio va da Ottobre a Maggio, durante la stagione fredda e secca. Le temperature diurne variano dai 20° ai 25° mentre quelle notturne dai 10° ai 15°. Nei mesi di Giugno–Settembre, stagione dei monsoni, il volo da Pokhara a Jomsom non è garantito.

Disposizioni sanitarie – Non è obbligatoria alcuna vaccinazione. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale.
Altimetria: Come specificato nel programma i pernottamenti nel Mustang si effettuano tra i 3.050 metri di Chele e i 3.810 metri di Lo Manthang. E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si consiglia una visita medica preventiva. Mal di testa e sensazioni di malessere sono i sintomi del “mal di montagna” che si possono manifestare per qualche partecipante il primo giorno in quota, ma generalmente passano nell’arco di un paio di giorni.

Formalità burocratiche – Il visto Nepal si ottiene in ingresso, con passaporto valido almeno 6 mesi, al costo di US$ 25. Per il Mustang è necessario un permesso speciale che costa US$ 500/pax (da pagare in loco). Per richiedere tale permesso occorre inviare c/o il nostro ufficio (almeno 3 settimane prima della partenza) la scansione a colori in formato JPG della prima pagina del passaporto (quella con dati e foto). Il permesso verrà rilasciato a Kathmandu, dopo l’arrivo, dietro presentazione del passaporto.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Nuovo itinerario. Viaggio di spiccato interesse culturale e paesaggistico in un’area non frequentata dal turismo organizzato. Itinerario impegnativo per l’elevata altitudine (7 notti oltre i 3.000 m) e le spartane sistemazioni in Mustang (semplici guest-house con camere a più letti, latrine in comune, assenza di docce e acqua calda).

QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: € 3.580 10-14 partecipanti
€ 3.740 8-9 partecipanti

Per maggiori info:

I Viaggi di Maurizio Levi- Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595

E-Mail: info@viaggilevi.com