A Treviso, in tre mostre la storia dell’Espressionismo prossimo venturo

Pubblicato il 27 Gennaio 2016 in , da Vitalba Paesano

Storia dell’espressionismo: grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin Treviso,

Museo di Santa Caterina
29 ottobre 2016 – 17 aprile 2017

 

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Una vasta Storia dell’impressionismo, raccontata in 120 opere (soprattutto dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno) e nove capitoli, con un forte intento di natura didattica. Per dire in ogni caso non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, ma anche quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l’impressionismo − e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura − e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell’ultimo Cézanne, al quale non a caso è dedicato il capitolo finale. S_van-gogh-salici-potati-tramonto

Ma in questa sorta di grande tavola sinottica di un’epoca, non sarà solo la pittura di Salon a essere messa in rapporto con l’impressionismo. Entreranno in gioco anche l’appena nata fotografia, soprattutto nell’ambito del paesaggio che rievoca Parigi o la foresta di Fontainebleau − luoghi comuni di indagine e ancora una volta puntualmente accanto ad alcuni dipinti − e poi le celeberrime incisioni a colori su legno di Hiroshige e Hokusai. Il tema dell’influenza della cultura giapponese sugli impressionisti, darà senso a una sezione specifica, con alcuni dei fogli più belli e più noti dei due grandi artisti, scelti quali riferimenti più attendibili. La mostra avrà quindi anche un suo lato di stringente carattere storico, tale da collocare le figure e le opere nel contesto dell’epoca, che sarà raccontata facendo ricorso anche alla multimedialità e ad apparati audiovisivi appositamente predisposti. E con tutta l’evidenza possibile non sarà solo una sequenza di opere pur bellissime e di capolavori, ma giungerà al termine di tanti anni di analisi proprio alla pittura francese del XIX secolo dedicate.
Claude-Monet-Ninfee-1908-olio-su-tela-cm-1007-x-813-Cardiff-Amgueddfa-Cymru-National-Museum-Wales“Quello che Monet e gli altri suoi compagni di strada vogliono dire, è una quintessenza di profumi, di ceneri, di silenzi, di fioriture. L’adagiarsi delle luci sull’erba, e poi l’ombra che coglie, mutandolo, il colore prima che venga sera. Trattengono nella pittura la trasformazione armoniosa della natura, che poco per volta in loro si fa paesaggio, sotto la mano dell’uomo che rende meno selvaggi i luoghi. Dalla foresta di Fontainebleau dove tutti insieme dipingono a metà degli anni sessanta dell’Ottocento, fino alla spiaggia di Trouville, in Normandia, dove Monet pone il suo cavalletto sulla sabbia, accanto ai primi alberghi e stabilimenti balneari che nascono in quegli anni per i parigini che iniziano a conoscere la villeggiatura.
Così facendo, il pittore francese spezza la rincorsa verso il sublime naturale che era stata di Turner, e diversamente anche di Friedrich, e inserisce il senso della modernità, dando spazio a quella vie moderne che è stata una delle sigle dell’impressionismo. Trasferire il senso della bellezza dagli spazi dell’infinito a quelli di una città nella quale il treno sferraglia, i vapori s’innalzano, i lumi si accendono, la gente si affanna lungo le strade. La bellezza è parte di un giro più normale della vita, quanto ci appartiene, ci lega al senso del nostro destino, alla riflessione sul trascorrere del tempo. Il paesaggio non è più quello di una tempesta, di una neve eterna, ma quello di una campagna che tutti abbiamo percorso, una stradina nel verde dentro la quale si infila il vento, e noi con lui.
Esperienza della pittura dunque includente e non escludente. Lontana ormai quasi un secolo e mezzo, eppure ancora la più attuale quando si pensi all’emozione che genera la visione del colore. Per questo gli artisti raccolti sotto il nome di impressionisti sono ancora oggi così popolari, e nessuno si stanca di guardare i loro quadri. Perché dal punto di vista della storia dell’arte, essi hanno spezzato il giogo romantico della insostenibilità leopardiana dell’emozione spinta agli eccessi, e hanno ridisegnato il modo di dipingere. E ugualmente hanno rotto il giogo della rappresentazione neo-classica ispirata alla Storia, dopo Ingres e poi gli anni del Salon. E dal punto di vista della vicenda proprio delle emozioni, l’hanno ricondotta a più umane misure, quelle dello spazio breve, del giardino. Misure nelle quali ognuno trova traccia di sé, non si spaura, attua un incontro tra la visione e il cuore. Incontro fondamentale per il senso della vita, e che ha decretato il successo di tante mostre dedicate all’impressionismo. E ne ha costituito, almeno per me, il modo di costruirle. Per stare vicini, e stretti, a quell’emozione, tutta nutrita di conoscenza, che giustifica mirabilmente il nostro transito.”
L’esposizione, come detto, sarà suddivisa in nove sezioni, che consentiranno al visitatore di percorrere un cammino tra capolavori che hanno segnato dunque una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. Facendo ricorso a prestiti provenienti da alcuni tra i principali musei del mondo, ma anche da collezioni private che apriranno le loro porte. Rendendo quindi la mostra, ulteriormente, un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza sconosciuta.

Il prossimo 1 febbraio, a partire dalle ore 9, solo sul  sito  un evento eccezionale di apertura del cammino che condurrà alle esposizioni create per festeggiare i vent’anni di Linea d’ombra: saranno messi in vendita in vendita i primi 1.000 biglietti aperti da non perdere per le mostre, curate da Marco Goldin a Treviso, tra cui quella principale e tanto attesa Storia dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin (Treviso, Museo di Santa Caterina, 29 ottobre 2016 – 17 aprile 2017).

 

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IL BIGLIETTO D’INGRESSO COMPRENDE LE SEGUENTI MOSTRE, VISITABILI NELLA STESSA GIORNATA, NEL MUSEO DI SANTA CATERINA:

– Storia dell’impressionismoI grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin

– Tiziano Rubens RembrandtL’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento. Tre capolavori dalla Scottish National Gallery di Edimburgo

– Da Guttuso a Vedova a SchifanoIl filo della pittura in Italia nel secondo Novecento

– Collezione permanente della Pinacoteca Civica

PRENOTAZIONI
Tel. +39 0422 429999
Fax +39 0422 308272
biglietto@lineadombra.it

ORARIO MOSTRA
da lunedì a giovedì: ore 9-18
da venerdì a domenica: ore 9-19

BIGLIETTI

PRIVATI
Biglietti senza prenotazione (acquistabili solo in mostra)
Intero € 14,00
Ridotto € 11,00: studenti maggiorenni e universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, oltre i 65 anni, giornalisti con tesserino
Ridotto minorenni € 8,00: minorenni (6-17 anni)

Biglietti con prenotazione
Intero € 15,00
Ridotto € 12,00: studenti maggiorenni e universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, oltre i 65 anni, giornalisti con tesserino
Ridotto € 9,00: minorenni (6-17 anni)

Biglietti con prenotazione comprensivo di visita guidata (in italiano)
Intero € 22,00
Ridotto € 19,00: studenti maggiorenni e universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, oltre i 65 anni, giornalisti con tesserino
Ridotto € 16,00: minorenni (6-17 anni)

BIGLIETTO APERTO € 18,00
visita le mostre quando vuoi, senza necessità di bloccare data e fascia oraria precise.
Acquistabile via internet, tramite call center o, a mostra aperta, presso la biglietteria al Museo di Santa Caterina.
Questo stesso biglietto potrà essere regalato a chi si desidera.

GRUPPI
Prenotazione obbligatoria (minimo 15 massimo 25 con capogruppo gratuito)
Intero € 11,00
Ridotto € 8,00: minorenni (6-17 anni)

Ingresso gratuito: bambini fino a cinque anni compiuti (non in gruppo scolastico), accompagnatore di portatore di handicap.
Vendita biglietti in mostra sospesa 1 ora prima della chiusura.

VISITE GUIDATE
Prenotate per i gruppi (fino a 25 persone): € 120
(in lingua straniera: € 130)

Visite guidate non prenotate (minimo 10 persone, massimo 25, solo in caso di disponibilità del personale): € 8 a persona.

Con esclusione delle scuole, le visite guidate verranno effettuate con l’ausilio di un apparato microfonico e cuffie personalizzate.
Questo servizio è compreso nel costo della visita guidata.

Servizio di audioguide per i visitatori singoli.