Siamo fritti

Pubblicato il 7 Settembre 2012 in , da redazione grey-panthers

Perché mai dovreste leggere un’altra tiritera sulla crisi, l’euro, lo spread, la finanza crudele? In effetti non è facile: una noia da rimanere stecchiti.

Così l’autore di questo libro ha riunito Bottavio (in pensione da quando aveva 45 anni), i fratelli Boscoli (i guru-consulenti esperti nel senno di poi), Azzurrina (l’anziana risparmiatrice smarrita dai capelli turchini), la Bella Figheira (la private banker con l’abbronzatura effetto Ramses) e tutti gli altri protagonisti del triste spettacolo della crisi, per spiegarci come mai i nostri soldi in banca non sono esattamente in banca e a volte non si sa più neanche dove sono; oppure che effetto può fare un quadrilione di derivati quando esplode e magari capire anche che razza di numero è un quadrilione (per farsi un’idea, si scrive 1.000.000.000.000.000.000.000.000); perché con le pensioni ci si farà un gottino di vino e poco più; perché dei Nobel per l’economia hanno mandato in fumo miliardi, ma le loro formule vincenti sono usate ancora oggi…

Quindi, se per caso volete una crisi da ridere, per un po’ di sano panico preventivo; se cercate una pausa agghiacciante dalle distrazioni quotidiane; se avete la vaga sensazione che qualcosa vi sfugga quando al tiggì dicono che il peggio ormai è alle spalle… sfogliate il libro e date un’occhiata.

E se proprio non vi prende, facciamo così: regalatelo al vostro consulente di fiducia. Per lo meno, dopo non vi potrà dire: “Siamo fritti. Chi l’avrebbe mai detto”. E magari salvate anche qualcosa. Allora, buona lettura.

L’autore:
Giuseppe Cloza, nato nel 1965, non è un economista e si vede. Dopo la laurea ha capito finalmente che era ora di mettersi a studiare. Consulente finanziario, per chi osa ascoltarlo. Per tutti gli altri ha messo su il sito ‘bassafinanza.com‘, visioni dal piano terra della realtà. Nel 2000 ha scritto il bestseller ‘Banca Bassotti’, manuale di autodifesa del risparmiatore, che all’epoca venne etichettato come “eccessivo” e ora sembra roba da educande. Con ‘Siamo fritti’ cerca di rinnovare la tradizione.