La Rassegna Stampa: Una mensilità premio ai professori più bravi?!?

Pubblicato il 19 Novembre 2010 in , , da Vitalba Paesano

Le aperture

La Repubblica apre con un’intervista al presidente Usa: “Obama: un patto con l’Europa”, “uniti sull’economia e contro il terrore”. Oggi l’arrivo a Lisbona per il vertice Nato, “tra i temi sul tappeto la strategia in Afghanistan e le paure dei mercati”. Sulla politica italiana: “Crisi, Fini rallenta, ‘Serve responsabilità’. Bossi: meglio le urne”. Ci si riferisce al videomessagio del presidente della Camera, diffuso ieri dal sito di Futuro e Libertà. A centro pagina: “‘Rifiuti di Napoli al Nord’, ma la Lega dice no”, “Rissa nel governo, bocciato Fitto. Alla Campania 150 milioni, via tre discariche. Ancora tensione, bombe a mano a Tersigno”. E poi le nomine alle authorities decretate ieri in Consiglio dei ministri: un’analisi di Massimo Giannini le definisce “le nomine di fine regime”.

Corriere della Sera: “La frenata di Fini sulla crisi”, ‘Il premier sia responsabile’. Berlusconi: avrò la fiducia”, “Appello del presidente della Camera: ‘Momento grave’. Bossi rilancia il voto anticipato”. Francesco Verderami commenta: “E i duellanti si scambiano i ruoli”, riferendosi, ovviamente, a Fini e Berlusconi. A centro pagina, con grande foto: “Haiti e il colera che nessuno vuol vedere”, “più di mille morti per l’epidemia”. In taglio centrale, la proposta del ministro Gelmini: “Una mensilità premio ai professori più bravi”. E poi: “la Lega: niente rifiuti dal Sud al Nord”. In taglio basso: “Intercettazioni telefonche. La Procura si autolimita”. E la procura è quella di Milano, “stretta sulle spese e le proroghe”.

Il Giornale: “Silvio fa un altro partito”, “Berlusconi commissiona uno studio per un logo e un nome nuovi. Bossi preme per il voto subito. Fini prende paura e abbassa i toni: ‘Il governo onori gli impegni’. L’ultimo sondaggio: Pdl al 30 per cento, vola la Lega, Fli fermo al 5 per cento”. Il tutto sotto la dicitura: “Verso le elezioni”. A centro pagina, foto di Vittorio Feltri: si parla di un libro-intervista con Stefano Lorenzetto. E ancora in prima: “Attacco al Nord”, “‘Federalismo mafioso’. Contro Saviano già migliaia di firme”. In taglio basso, la “svolta del ministro Gelmini”: “Un mese di stipendio in più al prof che lavora bene”.

Libero: “Fini si ribalta”, “Cambia il vento”. “Con 16 anni di ritardo Gianfranco copia il Cav e parla con i video. Spaventato dall’offensiva del premier cerca di tranquillizzare i suoi e annuncia che è pronto a votare anche un Berlusconi bis”.

Il Fatto: “Arraffano le ultime poltrone”, “Impazza il mercato delle vacche in Parlamento. L’asta per l’acquisto di un deputato è schizzata fino a 2 milioni di euro. Si offre pure Marco Pannella ma forse è solo una provocazione”. In taglio baso: “Il Giornale apre la caccia a Saviano”, “Feltri raccoglie firme contro l’autore di Gomorra. E su ‘Spazio azzurro’ parte il tam tam: ‘Ringraziaci se respiri ancora”.

La Stampa: “Obama: Mosca partner Nato”, “Ma sul Nobel per la pace al cinese Liu, la Russia boicotta con Cuba e Iraq”. “La nuova strategia dell’Alleanza atlantica: affrontare insieme i nemici del XXI secolo. Il summit oggi a Lisbona”. E ai lettori si propone un intervento del presidente Usa che spiega lo “scudo contro il terrore” proposto all’Europa. Di spalla: Ulrich Beck firma un intervento dal titolo “Dio, rischio della società globalizzata”. In taglio basso: “Fini: il premier sia responsabile”. E poi: “L’Irlanda cede: ‘Sì’ agli aiuti’. L’Ocse: in Italia ripresa debole”.

L’Unità ha una grande foto di Saviano sotto il titolo: “Mai solo”. Sulla crisi politica italiana: “Ora Fini frena”. Per il quotidiano “la crisi diventa un rimpasto. Silvio incassa lo stop di Fini”.

Il Sole 24 Ore: “Fisco zavorra sulle imprese”, “Centro Einaudi: ripresa a rilento. Marcegaglia: basta liti in politica”. “Banca Mondiale: in Italia tributi e contributi al 68,6% (record Ue). Dall’Ocse stime al ribasso sulla crescita”. Un richiamo alle nomine decise ieri: “Vegas alla presidenza Consob. Catricalà passa all’energia”.

Il Foglio: “Il primo imputato di Guantanamo fece saltare due ambasciate in Africa ma ora il giudice respinge i capi d’accusa”. In taglio basso, un’analisi sulla Turchia: “Il jihad di Erdogan contro il vino”, “Dietro le nuove tasse sull’alcol c’è l’ombra dell’antica sharia turca”. Sulla politica interna: parla Marcello Veneziani. Scrive il quotidiano che “c’è una destra colta che vuole fare la guerra di idee ai futuristi”. E riassume il pensiero di Veneziani: “Fini può essere competitivo. Occorre incalzarlo. Il patriottismo della destra è nazionale, non costituzionale”.

(Fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)