La rassegna stampa: “Più flessibilità per creare lavoro”

Pubblicato il 17 Marzo 2010 in , da Vitalba Paesano

Le aperture

La Repubblica: “Rai, nelle telefonate spunta Letta. Tutte le carte di Trani. Berlusconi: pm e sinistra condizionano il voto. La Procura nega il fascicolo agli ispettori. Alfano: il Csm viola la Costituzione. Dalla Vigilanza no definitivo ai talk sgow”. Nel “documento” annunciato dal quotidiano romano si dà conto di stralci di intercettazioni, in cui Letta viene interpellato da Giancarlo Innocenzi. Si tratta di 40 pagine di trascrizioni di telefonate. A centro pagina una foto e gli scontri di Gerusalemme di ieri: “Il giorno della collera palestinese. Quaranta arresti, sessanta feriti”. La tensione nasce dall’annuncio di nuovi insediamneti a Gerusalemme est e dalla chiamata a manifestare da parte di Hamas.

“Talk solo al telefono”, titola Il Riformista. “Berlusconi chiamaa alla mobilitazione per difendere la libertà mutilata. Allarme astensione. Il premier alza i toni contro i pm e lancia la piazza. ‘Moderati, andate alle urne’. Fini aspetta il voto ma ha già i numeri per mettere il Cav in minoranza. La Vigilanza affossa i programmi Rai”. A centro pagina il quotidiano offre una intervista a Makan Caspian, il fidanzato di Neda Agha-Soltan, la ragazza uccisa il 20 giugno scorso in strada a Teheran durante una manifestazione. “La mia Neda riscatterà l’Iran”.

Il Foglio apre sulle “violenze a Gerusalemme”: “Hamas infila il ‘giorno dell’ira’ nella distanza tra Israele e America. 55 feriti e 60 arresti per riapertura di una sinagoga a Gerusalemme est. Mitchell ritarda per motivi logistici. ‘Ma non è la terza Intifada’”.

Di spalla la politica interna: “Il Cav attacca le procure ma sotto sotto ringrazia per l’aiutino elettorale. Consensi in ripresa (pare) per effetto dello scontro con i giudici. Domani l’ultimo appello per il Pdl romano”.

Il Corriere della Sera: “Duro scontro Alfano-Csm. Gli ispettori dai pm di Trani, il Consiglio Superiore avvia un’indagine. Il ministro: è incostituzionale. Berlusconi e l’inchiesta sulla Rai: libertà mutilata”. In evidenza in prima pagina anche un “colloquio” con Mauro Masi, direttore generale Rai: “Al telefono si parla. Ma mai pressioni”. L’editoriale è firmato da Sergio Rizzo: “Quelle authority sotto tutela”. A centro pagina la notizia di cronaca dell’arresto di un uomo a Roma accusato di stupri e violenze: “Violentava madri e bambine. Finisce in carcere il guru di una setta a Roma”.

“Trani, scontro Csm-Alfano”, titola La Stampa. “L’organo di autogoverno dei giudici apre una pratica sugli ispettori. Il Guardasigilli: così violate la Costituzione”. E poi: “Berlusconi: libertà mutilata dalle toghe che vogliono influenzare il voto”. L’editoriale è firmato dal vicedirettore Gramellini ed è dedicato alla assenza delle trasmissioni tv sulla politica: “La serrata del signor Tv”, il titolo.

Libero: “Occhio, la Lega acchiappa tutto. Se come sembra Bossi conquisterà Veneto e Piemonte, a Roma cambieranno i rapporti di forza. Silvio punta la campagna sulle toghe, il Carroccio sulla politica. Retromarcia Fini su Generazione Italia”.

Il Sole 24 Ore: “Salta l’intesa sugli hedge. Nessun accordo con l’Ecofin sul varo di regole più stringenti per i fondi speculativi. Schiarita sul rating greco. Il Fondo monetario migliora le stime sul debito italiano (117,6%)”.

Usa-Israele

Il Sole 24 pubblica un articolo di Mark Perry, copyright Foreign policy, dedicato ai rapporti tra Usa e Israele: “Duello all’ombra tra Obama e Israele. Rapporto segreto del generale Petraeus al Pentagono: Tel Aviv fa il gioco dei nemici”. Secondo il rapporto con Netanyahu al governo israeliano si avrebbero più rischi in Iraq e in Afghanistan. “Per gli arabi il governo Usa è troppo arrendevole”.

Anche il Corriere della Sera si sofferma sul “rapporto in crisi” tra Usa e Israele si dà conto dei pareri di Roger Cohen, editorialista del New York Times, di Thomas Friedman, di Aaorn David Miller. Secondo Cohen “è giunto il tempo che le colpe dei palestinesi cessino di essere per il governo israeliano la scusa per sparpagliare cinicamente un popolo in sacche di territorio che sono soltanto la parodia farsesca di uno Stato”, per Friedman Biden, dopo l’umiliazione subita a Gerusalemme, avrebbe dovuto tornare a casa “dando una sveglia agli israeliani”. Miller pensa che è giusto che gli americani si impegnino con durezza con Israele, ma “la lotta con un Paese alleato deve valerne la pena”.

“Il muro Netanyahu” è il titolo dell’analisi di Lucio Caracciolo che compare oggi su La Repubblica. Dove si spiega che il premier israeliano “può contare sul consenso di gran parte della società israeliana. Su Gerusalemme non si discute. E un vero Stato palestinese non ci sarà mai. Solo che finora questo dissidio strategico tra Washington e Gerusalemme era coperto dalla diplomazia. Ora non più”. Netanyahu, secondo Caracciolo, “è convinto che alla Casa Bianca si stia complottando per provocare la caduta del suo governo, in favore di un gabinetto centrista, sperabilmente più aperto ai negoziati con gli arabi e meno ossessionato dall’Iran”. Ma Obama non è il primo “il primo Presidente americano a sbattere contro il muro Netanyahu”.

Politica

La Stampa parla di una scazzottata tra ex An ed ex Forza Italia a Milano, presente il ministro La Russa, che ha fatto salire la tensione criticando le capacità organizzative dei colleghi, in relazione alla manifestazione di sabato e al pasticcio delle liste Formigoni.

Il Riformista intervista Sandro Bondi, coordinatore del Pdl, che”boccia la neonata corrente” di Fini. Farefuturo e Generazione Italia “cadono nell’errore tipico di una politica astratta di vive più di parole che di fatti concreti, che è tipica purtroppo di una mentalità e di una cultura molto diffusa nel nostro Paese”. E’ legittimo che Fini pensi alla leadership futura, ma “così si corre il rischio di pensare al futuro mentre siamo alle prescon unprogramma da realizzare, mentre il presidente Berlusconi sta lavorando con tutte le sue forze alla realizzazione del programma di governo che occuperà l’intera legislatura, e oltre”.

Per il Corriere della Sera l’inchiesta di Trani preoccupa il Pd e cavalcarla sarebbe un errore. Il segretario Bersani ha spiegato: “E’ evidente che Berlusconi vuole usare l’inchiesta di Trani per fare la vittima e portarci all’ennesimo referendum su di lui: non dobbiamo farci trascinare in questa trappola”.

Anche Il Foglio parla di un “aiutino elettorale” per il Cav fornito dalle Procure. Si riportano le parole di Carmelo Briguglio, deputato finiano del Pdl: “Penso ci vogliano una o due trasmissioni di Michele Santoro, giusto per farci vincere”. Secondo la sondaggista preferita dal Cav, Alessandra Ghisleri, se la confusione delle liste spinge all’astensionismo, è pur vero che al contrario, l’attacco giudiziario genera una volontà di riscatto nell’elettorato del centrodestra.

E poi

La Stampa scrive che Google ha beffato Pechino, abbattendo il muro della censura: sul web sono spuntate immagini vietate, tra le quali quella di piazza Tien An Men. Accessibili attraverso Google.cn sono risultati anche molteplici siti sugli indipendentisti dello XinJang e sul Tibet.

Il Sole 24 Ore offre oggi un intervento inedito del giuslavorista Marco Biagi, ucciso dalle Brigate Rosse otto anni fa, dedicato alle controversie sul lavoro e al tema dei licenziamenti, dell’articolo 18 e della indennità. “Un’indennità di licenziamento e, sul modello Ue, la non obbligatorietà del reintegro”. “Più flessibilità per creare lavoro”, è il titolo. A Modena da oggi si terrà un convegno per ricordare Biagi.

Il Corriere della Sera parla dell’appello che ha raccolto 6000 firme in Spagna contro la repressione a Cuba: e tra quelle di peso, ci sono Almodovar e Savater, oltre che di Vargas Llosa. Chiedono la liberazione immediata e senza condizioni dei detenuti politici.

Sul Sole 24 Ore si torna alle elezioni regionali francesi e agli ottimi risultati del Fronte nazionale di Le Pen, che nelle regioni del Pas-de-Calais, in alcuni casi, è arrivato al 40. Con Marine Le Pen si sono schierati i disoccupati, ma anche i piccoli commercianti che accusano l’Europa e la grande distribuzione. Sulla stessa pagina si parla invece dell’agenzia interinale francese che ha inventato il posto last-minute: un servizio nonstop 24 ore su 24, attraverso cui le aziende possono colmare una improvvisa esigenza chiamando in piena notte o nel week end per trovare manodopera.

(fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo, Paolo Martini)