Elezioni italiane e cittadinanza europea: le grandi sfide del 2013

Pubblicato il 9 Gennaio 2013 in , da redazione grey-panthers

Il 2013 si apre con una grande opportunità di rilancio per la politica dell’Italia, chiamata alle urne per scegliere i suoi futuri rappresentanti presso le due Camere del Parlamento. Mai come nell’anno passato il ruolo e le attività dell’Unione europea sono stati tanto citati e discussi all’interno del dibattito politico nazionale: la crisi del debito pubblico italiano ha infatti drammaticamente dimostrato come i destini delle diverse nazioni europee siano inestricabilmente legati e interconnessi tra loro.
Attendendo l’apertura della campagna elettorale, ciò che è certo è che le elezioni del 24 e 25 febbraio saranno un’occasione di fondamentale importanza per riflettere e decidere circa quale sia l’Europa che vogliamo e soprattutto su chi vogliamo essere in Europa. La scelta del futuro governo, infatti, determinerà anche la linea politica dell’Italia presso alcune istituzioni europee e, più in generale, di fronte all’opinione pubblica internazionale.

Paese fondatore all’interno del processo di integrazione, l’Italia si è da sempre mostrata in prima linea sul fronte europeo, dando un notevole contributo al suo sviluppo e svolgendo un ruolo fondamentale nella costruzione dell’Europa. Gli eventi degli ultimi mesi e l’acutizzarsi della crisi economica hanno però provocato un cambiamento nella percezione dell’Europa da parte degli italiani: da portatrice di ideali largamente condivisi, l’Europa è sembrata diventare una specie di matrigna arcigna che richiedeva continui sacrifici. In realtà è la continua espansione del debito pubblico di alcuni Paesi, tra cui l’Italia, a preoccupare i mercati internazionali e a costringere i governi a manovre restrittive. È forse arrivato il tempo di mettere le cose in prospettiva e di riscoprire il senso dell’integrazione europea e della partecipazione dell’Italia a questo processo.

Dalla sua creazione, l’integrazione europea ha permesso ai cittadini dei vari Paesi membri di potersi muovere e lavorare liberamente in Europa, di usufruire dei vantaggi del mercato comune, di avere regole comuni in settori importanti come l’agricoltura, l’ambiente, lo sviluppo regionale e la tutela dei consumatori. Certo, il processo non è ancora completo e può essere migliorato. Per farlo è importante che le istituzioni europee siano salde e attente alle esigenze e attese dei cittadini.

È questo il senso della decisione della Commissione europea di proclamare il 2013 l’Anno europeo dei cittadini. Nel corso di quest’anno la Commissione coinvolgerà i cittadini in una serie di incontri sui benefici dell’integrazione europea, sulle riforme necessarie per migliorare la vita quotidiana dei cittadini e sul futuro della stessa Unione europea. Il nostro augurio per il 2013 è che questa importante iniziativa contribuisca a rendere l’Europa più forte e più vicina ai cittadini.

 

Fabrizio Spada
Direttore della Rappresentanza a Milano