Calcolo pensione: busta arancione in dettaglio

Pubblicato il 3 Gennaio 2016 in , da redazione grey-panthers

Sono in arrivo le prime buste arancioni con la simulazione dell’importo della pensione futura alla quale si ha diritto sulla base di quanto finora versato, della retribuzione attesa e della data di uscita dal lavoro. A riceverla, per ora, saranno 150 mila lavoratori italiani (non gli 8 milioni del progetto iniziale), subito dopo Natale, ma di cosa si compone questo documento?

=> Pensione futura: arriva la busta arancione

Si tratta di quattro pagine, la prima delle quali contiene una previsione della pensione futura:

  • data di pensionamento;
  • importo mensile lordo;
  • stima dell’ultima retribuzione lorda o del reddito percepito;
  • tasso di sostituzione (percentuale dell’importo della pensione lorda rispetto all’ultima retribuzione sempre lorda).

La seconda pagina contiene l’estratto conto dei contributi versati e poi accreditati dall’INPS, distinti per: tipo contributo, tipologia del lavoro; periodo dei contributi; quelli utili per la pensione e il relativo reddito o retribuzione; nomi delle aziende presso cui si è prestata l’attività lavorativa. La terza pagina riguarda la simulazione della contribuzione futura stimata dall’INPS in base al profilo lavorativo del contribuente. Una simulazione che rappresenta una semplice indicazione e che naturalmente non tiene conto di eventuali benefici di legge o di altre contribuzioni che permettano di anticipare la data di pensionamento o portino ad un importo della pensione più basso rispetto a quello stimato.

=> Simulazione pensione: busta arancione per pochi

La quarta ed ultima pagina contiene:

  • un invito dell’INPS a segnalare eventuali errori presenti nell’estratto conto;
  • alcune informazioni per l’accesso al servizio di simulazione online;
  • informazioni su come ottenere il PIN ordinario.
  • L’Istituto rende inoltre nota la possibilità di usufruire di una consulenza personalizzata presso le proprie sedi per valutare come possono essere valorizzati in modo più utile i contributi accreditati, ad esempio facendo ricorso alla loro ricongiunzione e cumulo.