La “vecchia” Ici: il 16 dicembre è l’ultimo giorno utile per pagare

Pubblicato il 14 Dicembre 2011 in , da redazione grey-panthers

Venerdì 16 dicembre è l’ultimo giorno utile per il versamento del saldo dell’imposta Ici. Per l’ultima volta, non sono tenuti al versamento i titolari di immobili adibiti ad abitazione principale. Con il nuovo anno verrà infatti attuata la nuova manovra economica che prevede il prelievo Ici anche sulla prima casa. Ad oggi, chi deve pagare? Tutti gli altri contribuenti, tra cui i titolari di seconde case, devono mettere mano al portafoglio: i proprietari o titolari di altro diritto reale di godimento su fabbricati, aree edificabili e terreni agricoli; i titolari del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione. Soggetto passivo è anche il superficiario, l’enfiteuta, il locatario finanziario e il concessionario di aree demaniali. Rientra tra i diritti reali, poi, il diritto di abitazione che spetta al coniuge superstite, in base all’articolo 540 del Codice civile. Non è soggetto al prelievo fiscale, invece, il nudo proprietario dell’immobile. Non sono inoltre obbligati al pagamento il locatario, l’affittuario e il comodatario, in quanto non sono titolari di un diritto reale di godimento sull’immobile, ma lo utilizzano sulla base di uno specifico contratto. Sono esonerati anche i titolari di fabbricati adibiti ad abitazione principale, con esclusione delle unità immobiliari iscritte nelle categorie catastali A1, A8 e A9 (immobili di lusso, ville e castelli). L’esenzione Ici per l’abitazione principale spetta per l’immobile in cui il contribuente ha fissato la propria residenza anagrafica. Tuttavia, per evitare i trasferimenti di residenza dei coniugi il cui unico fine sia quello di non pagare l’Ici, la Cassazione ha chiarito che se fissano la residenza in immobili diversi non hanno diritto a fruire due volte dell’agevolazione fiscale, a meno che non dimostrino di essere separati legalmente. Il contribuente ha poi diritto all’esenzione Ici anche se utilizza contemporaneamente diversi fabbricati come abitazione principale. Quello che conta è l’effettiva utilizzazione dell’immobile complessivamente considerato, a prescindere dal numero delle unità catastali.

(Da: Il Sole 24 Ore)