Conto corrente di BASE

Pubblicato il 2 Maggio 2012 in , da redazione grey-panthers
In ritardo sulla tabella di marcia del decreto Salva-Italia, alla fine il conto corrente di base è arrivato. E’ stata stipulata la convenzione tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Associazione Bancaria italiana (Abi), Poste Italiane e l’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di moneta elettronica (A.I.I.P). Il conto corrente di base completa il provvedimento del Governo Monti che, con la manovra economica dello scorso dicembre, ha vietato il pagamento in contanti di pensioni e stipendi della pubblica amministrazione sopra i 1.000 euro.Un provvedimento che  di mese in mese è stato posticipato e fissato da ultimo con il disegno di legge sulla semplificazione fiscale, approvato definitivamente dal  il 23 aprile scorso, al 1° luglio 2012.

Sono due i conti correnti di base individuati.

1) Il primo è riservato a coloro che hanno un Isee inferiore a 7.500 euro. Prevede l’esenzione del pagamento del bollo, che ammonta a 34 euro l’anno, e zero canone. Tra le gratuità delle operazioni annuali previste ci sono:  6 prelievi allo sportello (un po’ poco, considerate le 13 mensilità della pensione), prelievi bancomat illimitati se effettuati con il prestatore dei servizi di pagamento e 12 presso altri sportelli, 36 pagamenti ricevuti tramite bonifico nazionale o Sepa (ovvero nei Paesi dell’area euro), illimitate le operazioni di pagamento tramite carte di debito.

2) Il secondo conto corrente di base è per coloro che ricevono una pensione  inferiore a 1.500 euro e hanno un Isee superiore alla soglia indicata. Questo conto, a fronte di un canone annuale e l’imposta di bollo, prevede la gratuità delle spese di apertura e di gestione destinate all’accredito e al prelievo della pensione del titolare,  più altri servizi gratuiti tra i quali:  12 prelievi allo sportello (in questo a differenza del primo conto, le mensilità sono state portate da 6 a 12), operazioni bancomat illimitate presso il prestatore del servizio e illimitati i pagamenti ricevuti con bonifico nazionale o Sepa come pure quelli effettuati con carta di debito.

Il conto di base, che si avvale di canali alternativi come l’internet banking, sarà operativo a partire dal 1° giugno. Gli eventuali correntisti dovranno, all’atto della richiesta, presentare un’autocertificazione in cui attestano di non essere titolari di altro conto di base e entro il 1° marzo di ogni anno debbono comunicare alla banca l’autocertificazione del proprio Isee se è inferiore alla soglia prevista, mentre chi ha una pensione inferiore a 1.500 euro, sempre entro la stessa data, dovrà presentare l’autocertificazione del proprio trattamento pensionistico.
Le giacenze sul conto di base non sono remunerate.

Oltre a questa tipologia di conto corrente, per l’accredito della pensione esistono altre possibilità: il libretto postale, una carta ricaricabile oppure la Inps Card.

La Inps card è una carta prepagata che l’Istituto pensionistico ha realizzato insieme a Poste Italiane.
Questa carta non prevede né costi di gestione, né imposte di bollo. Oltre all’accredito della pensione, la Inps Card dà la possibilità di versare denaro e ritirare contanti nei Postamat (gratuitamente) o in tutti i bancomat del circuito Cirrus Maestro (con una commissione di 1,75 euro nei paesi della zona euro e di 2,58 nei paesi fuori dall’euro), e di effettuare pagamenti nei negozi. Per ottenerla è sufficiente rivolgersi all’ufficio postale dove si riscuote abitualmente la pensione.

Per coloro che ancora non si sono adeguati alle nuove modalità di riscossione della pensione, possono provvedere direttamente attraverso il sito dell’Inps (www.inps.it) se in possesso di PIN, oppure presso una Struttura Territoriale dell’Istituto.

Il Patronato 50&Più Enasco, con le sue  sedi su tutto il territorio nazionale, è a disposizione di tutti i pensionati per la compilazione dell’apposito modulo da consegnare all’Inps.

da www.50epiu.it
50&Piu’