A. Vivaldi: Catone in Utica
Topi Lehtipuu, Roberta Mameli, Ann Hallenberg, Sonia Prina, Romina Basso, Emöke Baráth, Il Complesso Barocco, Alan Curtis – Naïve OP 30545 (60″06″ 60″ 31″18″)
L”Edizione Vivaldi è un”iniziativa discografica di grande ambizione nata da un”idea del musicologo Alberto Basso e realizzata da Naïve, editore indipendente ben noto per la gran qualità musicale delle sue realizzazioni. Il suo obbiettivo principale è la registrazione della vasta collezione di manoscritti autografi vivaldiani – 450 opere in tutto – conservati alla Biblioteca Nazionale di Torino; un vero tesoro, trattandosi dell”insieme degli spartiti che si trovavano nella biblioteca personale del compositore al momento della sua morte, a Vienna nel 1741. Opere liriche, centinaia di concerti, composizioni sacre e cantate, per la maggior parte mai ascoltate in tempi moderni, che Vivaldi, ridotto quasi in miseria, teneva a portata di mano per promuoverne un”eventuale improbabile esecuzione ma anche per venderle – in originale o in copia – agli impresari, collezionisti o ricchi dilettanti che ancora, sperava, avrebbero bussato alla sua porta certi di trovare musiche per ogni occasione e a prezzi di concorrenza.
Più di 100 cd sono in programma; la pubblicazione, iniziata nel 2000 dovrebbe esser completata nel 2015.
Catone in Utica è il 55° album – di 3 cd – e la quindicesima opera ad esser presentata. Opera della maturità, fu composta da Vivaldi quattro anni prima della morte su libretto del Metastasio, ed un trionfo accolse, a Verona, sin dalla prima rappresentazione questo alternarsi pirotecnico di enunciazioni eroico-virtuose e di emozioni umane. La Sinfonia ed il primo atto del Catone erano andati smarriti, ma un complesso e coscienzioso lavoro di ricostruzione – a cura di Alessandro Ciccolini, basato sul principio della riutilizzazione di materiale vivaldiano precedente, e giustificato da una pratica corrente all”epoca, ci permette oggi di ascoltare l”opera nella sua immaginata integralità.
L”interpretazione, grazie alle splendide voci di solisti altamente specializzati in questo repertorio – il tenore australiano-finlandese Topi Lehtipuu è la sola voce maschile; tutti gli altri personaggi sono affidati a voci femminili – ed alla direzione, matura, serena e mai eccessiva, dell”americano Alan Curtis con il suo Complesso barocco, è ideale – come, peraltro, d”abitudine in questa collezione.
Un dettaglio importante e lodevole è la presenza nel libretto – eccezionalmente curato e completo – della versione italiana dei testi relativi all”opera ed al lavoro di ricostruzione del primo atto. Per le indicazioni biografiche degli interpreti, bisogna accontentarsi del francese e dell”inglese.
Vivaldi Operas vol. 2
Artisti diversi –Naïve OP 30547 (75″)
Circa cento – se si presta fede alle dichiarazioni di Vivaldi – sono le opere che egli scrisse e fece rappresentare (il Prete Rosso fu, infatti, anche accortissimo impresario). Ma, all”epoca, in quel «secolo dell”effimero», l”edizione a stampa delle opere era un fatto rarissimo, e le partiture manoscritte, una volta la stagione finita, non valevano molto più che «fogli di pizzicaroli», secondo l”efficace espressione del marchese degli Albizzi, impresario del teatro alla Pergola di Firenze.
Particolarmente significativo, quindi, è stato il recupero delle ventidue opere e della cinquantina di arie separate conservate nell”archivio personale del compositore, oggi alla Biblioteca Nazionale di Torino ed oggetto della Vivaldi Edition pubblicata da Naïve (vedi più sopra A. Vivaldi: Catone in Utica).
Dalle diverse registrazioni già presentate, Naïve ha scelto 18 arie che ora ha raccolto in un cd, preziosa occasione per chi non voglia farsi carico dell”integrale delle opere – ed, al tempo stesso, seducente catalogo che potrà invogliare ad ascolti più completi.
Gli interpreti sono tra i migliori specialisti di questo repertorio, dai cantanti Philippe Jaroussky, Vivica Genaux, Sandrine Piau e Topi Lehtipuu, ai direttori Rinaldo Alessandrini, Giovanni Antonini e Jordi Savall. Una delizia, sopratutto per chi non conosce Vivaldi operista.
Antonio Vivaldi
Concerti per violino «per Pisendel» – Dmitry Sinkovsky, Il Pomo d”oro – Naïve OP 30538 (60″06″)
Johann Georg Pisendel è uno di quei nomi condannati ad esser relegati ad aeternum tra i «minori» nel vasto panorama della musica barocca. Ingiustamente, poiché Pisendel non è soltanto un nome facile da ricordare – e ricordato in quanto allievo e amico di Vivaldi, dedicatario di 5 Sonate, 6 o 7 Concerti e di una Sinfonia del Prete Rosso. Egli fu anche il più famoso violinista tedesco del suo tempo – e onorevole compositore – ma, sopratutto, il suo ruolo fu fondamentale nella diffusione della musica italiana e francese in Germania. Violinista alla Corte di Saxe a Dresda, poi Kappelmeister, egli approfittò dei lunghi viaggi in Italia e in Francia al fianco del suo principe – Augusto II detto il Forte – per stringere legami di profonda amicizia con Vivaldi, sopratutto, ma anche con François Couperin, in Francia, e con tutti gli altri compositori che «contavano» e che gli affidavano spesso le loro musiche, che egli copiava devotamente e trasportava poi nel suo paese. È così che, per non citare che il caso più importante, Vivaldi fu conosciuto e divenne famosissimo a Dresda, e che Johann Sebastian Bach poté ispirarsi ai suo concerti trascrivendoli per il clavicembalo e per l”organo.
Questo cd, n° 52 della collezione Vivaldi Edition, raccoglie 7 Concerti dedicati a Pisendel («p il P» è l”annotazione di Vivaldi sulla partitura) o da lui copiati, conservati nella biblioteca di Corte a Dresda – sovente in una versione leggermente differente – cioè con una parte solistica più sviluppata, evidentemente all”intenzione dell”eccezionale virtuoso che ne era il dedicatario.
Dmitry Sinkovsky è uno dei grandi giovani violinisti della scena barocca; nato a Mosca, egli comincia anche ad esibirsi come sopranista. Di questi vivacissimi concerti è interprete animato da un gran rigore e da entusiasmante passione, come solista e come direttore dell”orchestra Il pomo d”oro.