I molteplici vantaggi della vaccinazione antinfluenzale

Pubblicato il 21 Novembre 2024 in Wellness Salute
vaccino

Per ridurre significativamente morbosità, complicanze e mortalità per influenza, è necessario raggiungere coperture vaccinali elevate nei gruppi di popolazione target

Gli obiettivi di copertura vaccinale per l’influenza definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2023-25 sono stati confermati anche dalle Raccomandazioni del Ministero della Salute, che si preoccupa di allargare la fascia di popolazione vaccinata, per ridurre rischi individuali di malattia e di trasmissione a soggetti a rischio, nonché di riuscire a contenere i costi sociali di questa patologia.

Un tasso modesto di vaccinazioni e la conseguente riduzione del livello di immunità nella popolazione porterebbe infatti, all’allargamento della frazione di persone suscettibili ai virus influenzali, con un aumento del rischio di complicanze correlate a influenza.

Pertanto, gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono fondamentalmente quelli di:

  • Ridurre il rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte
  • Ridurre il rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze od ospedalizzazione
  • Ridurre i costi sociali connessi con morbosità e mortalità.

La programmazione sanitaria è la chiave per poter assicurare i vantaggi della vaccinazione antinfluenzale a tutta la popolazione, a partire dai più fragili e dagli anziani. In Italia, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento degli obiettivi specifici del programma di immunizzazione contro l’influenza, la vaccinazione antinfluenzale viene promossa e offerta gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrono un maggior rischio di complicanze nel caso contraggano il virus.

Per garantire il raggiungimento dei livelli di copertura raccomandati, il Ministero della Salute, anche per la stagione 2024-25, ha raccomandato di avviare le campagne di vaccinazione antinfluenzale a inizio ottobre, nonché di offrirla ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo.

Questo può essere particolarmente importante se si tratta di una stagione influenzale tardiva o quando si presentano pazienti a rischio. L’offerta vaccinale è gratuita per tutti i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni e per tutti i soggetti di età pari o superiore a 60 anni, per i soggetti tra i 17 e i 59 anni con condizioni di rischio e patologie croniche individuate nella Circolare del Ministero per la prevenzione e il controllo dell’influenza, a categorie professionali più esposte a rischi e per i caregiver di tutti i gruppi a rischio.

Il valore preventivo della vaccinazione: protezione individuale e collettiva

Il modo più efficace di prevenire l’influenza e/o le sue complicanze è la vaccinazione. Fin dal momento della loro introduzione sul mercato, negli anni Quaranta, i vaccini antinfluenzali hanno salvato vite e limitato la diffusione di pandemie.

La protezione offerta dal vaccino antinfluenzale va oltre l’influenza. Studi scientifici condotti negli ultimi anni hanno evidenziato una diminuzione del 36% del rischio di eventi cardiovascolari in persone fragili vaccinate e il 79% di rischio di ospedalizzazione in persone con diabete mellito di tipo 2 vaccinate (9)

E’ stato dimostrato anche che negli adulti la vaccinazione antinfluenzale diminuisce del 26% il rischio di essere ammessi in reparti di terapia intensiva e del 31% di morte per influenza rispetto alla popolazione non vaccinata (10) E’ stato inoltre messa in evidenza  l’efficacia del vaccino antinfluenzale nella prevenzione dell’infarto acuto del miocardio.

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A ognuno il proprio vaccino: le specificità del soggetto anziano

I vaccini non sono tutti uguali e hanno indicazioni specifiche a seconda della fascia di età e delle condizioni di salute. Così gli anziani vanno incontro a immunosenescenza (il graduale deterioramento nel tempo del sistema immunitario causato dal naturale avanzamento dell’età) e hanno necessità di vaccini specifici che garantiscano una maggiore protezione.

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Impatto dell’invecchiamento sulle risposte immunitarie innata e adattativa. APC: cellule presentanti l’antigene; ICAM-1 molecole di adesione intercellulare 1; IFN: interferone; MODC: cellule dendritiche derivate dai monociti; NKT: natural killer T. Modificata da Maijó M, Clements SJ, Ivory K, et al. Nutrition, diet and immunosenescence. Mech Ageing Dev 2014;136-137:116-28

 

L’immunosenescenza determina una riduzione dell’immunogenicità (capacità di una sostanza di indurre una risposta immunitaria) dei vaccini in generale e di quello antinfluenzale in particolare.

Esistono vaccini specificatamente indicati per la protezione della popolazione anziana e raccomandati dal Ministero della Salute nella circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2024-2025”, tra cui, il vaccino ad alto dosaggio (HD), indicato a partire dai 60 anni, che ha dimostrato un’efficacia superiore rispetto al vaccino a dose standard nel prevenire ricoveri ospedalieri negli anziani, anche correlati ad eventi cardiovascolari e polmoniti, mantenendo un buon profilo di sicurezza.

 


Bibliografia

1) Rapporto Influnet https://respivirnet.iss.it/pagine/rapportoInflunet.aspx

2) Dati coperture vaccinali influenza: https://www.salute.gov.it/portale/influenza/dettaglioContenutiInfluenza.jsp?lingua=italiano&id=679&area=influenza&menu=vuoto

3) CDC, Andamento epidemiologico emisfero australe

4)  Center for disease control and prevention. Seasonal Influenza. https://www.cdc.gov/flu/about/index.html

5)  Mortalità per influenza: https://www.epicentro.iss.it/influenza/sorveglianza-mortalita-influenza

6) Warren-Gash C, et al. Eur Respir J 2018;51:pii1701794;

Shrestha S, et al. Sci Rep. 2015;5:15324;

Kwong JC, et al. N Engl J Med 2018;378:345–53)

7) Ohland J, Warren-Gash C, Blackburn R, et al. Acute myocardial infarctions and stroke triggered by laboratory-confirmed respiratory infections in Denmark, 2010 to 2016. Euro Surveill 2020;25(17):1900199

8) Bertolani A, Fattore G, Pregliasco F. The hospitalization burden of influenza: just the tip of the iceberg? Global & Regional Health Technology Assessment. January 2018.

9) Udell JA et al. Association between influenza vaccination and cardiovascular outcomes in high-risk patients: a meta-analysis. JAMA 2013; 310(16): 1711–1720.

Goeijenbier M, et al. Benefits of flu vaccination for persons with diabetes mellitus: A review. Vaccine 2017;35(38):5095–5101.

Colquhoun AJ, et al. Effectiveness of influenza vaccine in reducing hospital admissions in people with diabetes. Epidemiol Infect 1997; 119:335–341.)

10) Does influenza vaccination attenuate the severity of breakthrough infections? A narrative review and recommendations for further research- Jill M. Ferdinands, Mark G.Thompson, Lenee Blanton, Sarah Spencer, Lauren Grant, Alicia M. Fry.

11) Circolare “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2024-2025”    https://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2024&codLeg=100738&parte=1%20&serie=null

 

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