Mostre aperte online da Torino a Ferrara, passando per Monza, Treviso e Bassano del Grappa

Pubblicato il 12 Maggio 2020 in Outdoor Mostre

Organizzatori e istituzioni attendono con entusiasmo che le porte di mostre e musei si riaprano il 18 maggio, e nell’attesa intensificano le loro azioni sui social. Con l’obiettivo di “fidelizzare” chi frequenta o segue queste realtà e, allo stesso tempo, di allargare la platea dei contatti. La decisione di riaprire le porte è da tutti valutata positivamente, pur nella consapevolezza dei prevedibili elementi di criticità. Ecco alcuni esempi delle azioni che hanno messo in atto o in cantiere una serie di importanti realtà italiane.

CAMERA, Torino Il Centro Italiano per la Fotografia è stato tra i primi ad incrementare la proposta online con un vero e proprio palinsesto attorno cui gravitano curatori e i grandi professionisti della fotografia, gli artisti ecc. Su #CAMERAonair, quasi quotidianamente viene proposto un originale palinsesto di rubriche e iniziative che si sono meritate un ampio seguito.

MUVE – Musei Civici, Venezia In attesa della riapertura i Musei Civici di Venezia hanno rafforzato e ampliato l’offerta on line, sia con una capillare azione su Fb, Twitter, Instagram, YouTube, sia con il potenziamento di una newsletter dedicata, con contenuti originali e accattivanti recapitata a migliaia di persone. Nell’ambito di citizen science, sono state attivate azioni interattive. Potenziata anche la presenza in Google Arts & Culture di Palazzo Ducale e Ca’ Rezzonico Museo del Settecento veneziano, interamente percorribili e visitabili, e di Museo Correr, Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Palazzo Fortuny, Museo del Vetro di Murano, Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue, Museo di Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, dei quali è possibile esplorare i percorsi museali e ammirare le opere più rappresentative delle rispettive collezioni.

Mostra Previati, Castello Estense di Ferrara Il Comune di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte hanno aderito alla campagna #iorestoacasa con le proposte didattiche e culturali fruibili a distanza dedicate alla mostra “Tra simbolismo e futurismo. Gaetano Previati”, inaugurata l’8 febbraio al Castello Estense e che è nuovamente accessibile attraverso i media digitali.
Primo obiettivo: il pubblico più giovane. Grazie al sostegno di Eni, è così nata la pagina web “Viaggio nell’azzurro” dove i ragazzi dai 6 ai 13 anni, con l’ausilio delle famiglie o le indicazioni dei loro insegnanti, possono vivere un’esperienza virtuale di visita e di laboratorio sull’arte di Previati.
“Sulle ali dell’immaginazione” è il titolo di una sequenza di brevi video su visite guidate attraverso le sale della mostra: 5 proposte di lettura portano l’attenzione dei più giovani sulla tecnica pittorica divisionista di Previati, sulla sua capacità di interpretare le emozioni con il colore e la linea, sulla sconfinata immaginazione del pittore ferrarese.
Successivamente, le schede scaricabili abbinate ai video permetteranno ai ragazzi di condurre semplici attività di laboratorio per scoprire alcuni dei segreti dell’arte di Previati e rielaborare a livello personale l’esperienza della visita.
Sul sito, accessibile dall’home page del Castello Estense (www.castelloestense.it) e di Palazzo dei Diamanti (www.palazzodiamanti.it), sono disponibili anche iniziative per gli adulti e per il pubblico con disabilità linguistica e comunicativa.

Mostra “da Donatello a Riccio”, Museo Diocesano di Padova
La mostra “A nostra immagine. Scultura in terracotta del Rinascimento da Donatello a Riccio”, inaugurata il 15 febbraio è rimasta aperta solo una manciata di giorni. Immediatamente il Diocesano ha attivato, in collaborazione con la Soprintendenza area metropolitana Venezia e province Belluno Padova Treviso, una campagna social su facebook, individuata dagli hashtag #DietroLeQuinte della mostra #ANostraImmagine. Attraverso una serie di post, pubblicati alternativamente sulla pagina del museo e su quella della Soprintendenza, sono state raccontate le singole opere d’arte esposte e approfonditi temi trasversali sull’iconografia, le vicende storiche, i luoghi di provenienza, la materia e la tecnica, gli interventi di restauro. E’ un modo per far conoscere la mostra e i suoi contenuti, e per invitare le persone a visitarla.
Oltre che su facebook anche su instagram. “Anche qui pubblichiamo – afferma il Direttore del Diocesano, Andrea Nante, dettagli delle opere esposte, e anche altre notizie relative al Museo e alla sua attività, con l’obiettivo di mantenere alta il più possibile l’attenzione su di noi, in attesa della riapertura.
Nel complesso il trend è positivo: i post suscitano interesse, anche grazie all’allargamento della cerchia degli utenti derivante dalla reciproca condivisione dei post sulle due pagine (Museo e Soprintendenza), con un aumento degli utenti che seguono la pagina del Museo. Per le prossime settimane stiamo studiando ulteriori modalità di comunicazione di coinvolgimento del nostro pubblico a distanza”

“Giappone. Terra di Geisha e Samurai”, Villa Reale, Monza ARTIKA, società che propone la mostra monzese, continua la sua attività di promozione dell’arte attraverso la produzione di video sulle mostre in corso e altri periodi storico-artistici.
La prima serie, intitolata “Le Mostre di Artika”, porta i visitatori virtuali alla scoperta delle 5 sezioni della mostra “Giappone. Terra di Geisha e Samurai” nella Villa Reale di Monza ed ha già riscosso un vasto interesse con 15.000 visualizzazioni. I 10.000 nuovi interessati all’evento espositivo potranno visitare la mostra non appena sarà possibile; è già prevista infatti una proroga per garantire a tutti la fruizione delle opere esposte. A partire dal 2 maggio, è in programma l’uscita dei nuovi video attraverso i quali viene raccontata la pittura italiana dell’Ottocento. Si comincia con il Romanticismo e il suo più grande interprete: Francesco Hayez. Tutti i video pubblicati sono disponibili sui canali Facebook, Instagram e Youtube di Artika

Giappone

Museo MAR, Ravenna Come molti altri musei, il MAR di Ravenna non era preparato a una effettiva fruizione digitale. “Ci siamo appoggiati ai social – afferma il direttore Maurizio Tarantino – (su cui eravamo già presenti) con entusiasmo e fantasia, presentando le collezioni, con uno sguardo speciale ai bambini. Il significativo incremento registrato ci deve incoraggiare ad andare oltre l’uso promozionale. È necessario ripensare il patrimonio e i suoi contenuti culturali, sperimentando forme di fruizione a distanza strutturate e stabili, pubbliche e gratuite, capaci di integrarsi con la (speriamo imminente) fruizione “dal vivo”.

Premio Scarpa, Fondazione Benetton, Treviso In attesa dell’edizione 2020 del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino La Fondazione Benetton Studi Ricerche ha reso liberamente disponibili, nel suo canale Vimeo, i film documentari prodotti e realizzati nell’ambito delle ultime edizioni del Premio, organizzato ogni anno dal 1990. Per il pubblico, un modo per scoprire o riscoprire, attraverso i film, uno dei più originali progetti di ricerca dedicati al paesaggio della Fondazione, ma anche un’opportunità di compiere, in questa fase di chiusura, un viaggio attraverso diversi luoghi del mondo densi di valori di natura, memoria e invenzione.

Il Palladio Museum a portata di click!, Vicenza All’indomani della temporanea chiusura degli spazi espositivi in seguito all’emergenza COVID-19, il Palladio Museum ha dirottato tutte le sue attività sulle piattaforme Facebook, Instagram e Youtube.
In aggiunta agli appuntamenti classici (focus Alessandro Papafava al giovedì; Pillole palladiane al venerdì) è stata prodotta una prima serie di uscite dedicata a presentazioni di libri antichi, di modelli conservati nel museo e di aspetti della vita di Palladio, affiancata dalla rubrica quotidiana Palladio dalla A alla Z. Il 13 aprile è stata lanciata una seconda serie di uscite – Home sweet home – in cui studiosi palladiani di fama internazionale si alternano nel racconto di quello che è il loro edificio di Palladio preferito. In aggiunta a questa, e a partire da martedì 28 aprile, la rubrica In mostra racconterà le mostre curate dal CISA Andrea Palladio negli ultimi 20 anni.
Un programma specifico è stato poi messo a punto per i più giovani, dedicando loro l’intera rubrica domenicale Palladio Museum kids con attività e laboratori tematici legati all’architettura da svolgere a casa. Queste settimane hanno offerto anche il pretesto per riflettere su nuove forme di comunicazione e di divulgazione in alternativa ai classici laboratori didattici e seminari. A tale proposito si comunica il proseguimento del ciclo di incontri ‘Capire l’architettura’ organizzato in collaborazione con l’associazione Veneto Segreto, che avrà forma di webinar.

“Ritratto di donna”, Vicenza, Basilica Palladiana La mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi” (6 dicembre 2019 – 3 maggio 2020) è stata chiusa il 23 febbraio; dopo una brevissima riapertura a marzo, non ha più riaperto.
Durante la chiusura “fisica”, si sono intensificate le attività sui canali social (la mostra è presente su facebook, instagram, youtube) per sentirsi #viciniancheselontani
È stato postato il racconto della mostra con dei brevi filmati in cui la curatrice racconta le opere; “Ritratto di donna a fumetti”, un quiz in cui gli utenti social hanno fatto parlare i personaggi delle opere; “Donne del Novecento”, una rubrica dedicata ad alcune iconiche protagoniste degli anni Venti; “Basilica Palladiana Story”, un percorso sulle curiosità legate alla Basilica e al Palladio; “Nomi Noti”, su alcuni autori presenti in mostra; “Ubaldo Oppi”, la vita privata e artistica dell’autore a cui è dedicata l’esposizione; L’ironico video sulla mostra ai tempi del Covid19; il “crucimostra” con notizie e curiosità sulle opere di Oppi. Per i più piccoli è stato attivato MINILAB un album dedicato agli artisti in erba che si sono dedicati a colorare alcune opere cult. Mentre su Instagram è stata lanciata la Challenge #4StagioneNellArte #4SeasonsArtChallenge. Autunno, inverno, primavera, estate…ogni stagione ha la sua bellezza!

Musei Civici di Verona, Verona I Musei Civici veronesi hanno proposto una virtuale apertura quotidiana del Museo. Il Direttore dei Musei Civici Francesca Rossi, prendendo spunto da alcune riflessioni di architetti, studiosi, artisti e scrittori in relazione al Museo, ha accompagnato i visitatori virtuali in una serie di appuntamenti negli spazi di Castelvecchio. Le prime pillole sono state realizzate poco prima dell’emergenza sanitaria nel Giardino e in Museo. Nel Giardino il pensiero ispiratore è stato quello di Vitale Zanchettin e Maddalena Scimemi, tratto dal volumetto Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio 1964-2014, pubblicazione a cura di Alba Di Lieto e Alberto Vignolo realizzata nel 2014 dal Comune di Verona in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Verona. Nella straordinaria Galleria delle Sculture – firmata Carlo Scarpa – il commento del Direttore prende invece avvio da un pensiero del premio Nobel Omar Pamuk dedicato ai musei che donano felicità.
Segue poi l’opera di Pisanello, Madonna della quaglia rimandando ad un ricordo dell’architetto Maxime Ketoff scritto durante l’allestimento della mostra dedicata al grande artista tardo-gotico nel 1996. Infine il pensiero dell’architetto Sandro Bagnoli che racconta una conversazione con Carlo Scarpa su un dettaglio della Sacra Famiglia di Mantegna, porterà il Direttore a mostrare il particolare sull’opera esposta e il suo significato. Si arriva quindi al fiammingo Joachim Beuckelaer che inserisce in un suo quadro una citazione biblica. Infine gli ultimi video faranno riferimento alle Vite dei pittori veronesi di Giorgio Vasari messe in relazione alle opere di Paolo Morando detto il Cavazzola e di Giovan Francesco Caroto appartenenti alle collezioni del Museo.
Sul fronte scientifico il Museo di Storia Naturale ha già pubblicato la prima video-pillola il 14 marzo scorso raccontando le origini del Museo – considerato il primo di storia naturale, contemporaneo a quello di Aldrovandi a Bologna e Imperato a Napoli – e l’evoluzione delle modalità espositive dei musei di storia naturale di cui quello veronese mostra praticamente esempi di tutte le possibili realizzazioni.
Si proseguirà nel racconto delle collezioni e delle modalità di conservazione degli erbari, delle collezioni zoologiche e delle cosiddette ‘collezioni in liquido’ (soprattutto in alcool) di molti invertebrati (crostacei, ragni, insetti ecc.) e di alcuni vertebrati come pesci, rettili, anfibi e piccoli mammiferi.
Infine alcuni excursus sull’attività di ricerca che è parte della mission di un museo di storia naturale. In particolare si racconta dei monitoraggi che il Museo sta compiendo sugli effetti di alcuni inquinanti nel territorio veronese, come il glifosate e, nello specifico del video, lo studio in corso sulle microplastiche, la cui presenza in alcuni crostacei del Lago di Garda ci conferma la loro diffusione anche nel nostro lago e ci dà indicazioni di quali sono le aree con maggiore densità di questi invisibili inquinanti che poi arrivano sino al nostro corpo. Infine un breve accenno sulle ricerche di sistematica e biodiversità con le immagini al microscopio di una specie nuova par la scienza trovata sul Monte Baldo e ora in studio ad opera dei ricercatori del museo.
Inoltre per la mostra “Carlo Scarpa. Vetri e Disegni. 1925-1931“, dedicata all’architetto veneziano e alla produzione della vetreria M.V.M. Cappellin & C., curata da Marino Barovier assieme alle “nostre” Alba Di Lieto e Ketty Bertolaso, sulla pagina Fb del Museo di Castelvecchio (@MuseoCastelvecchio) vi sono 5 video realizzati mentre la mostra era in corso, dove il Direttore Francesca Rossi e Alba Di Lieto rivelano qualche dettaglio sull’allestimento, sulle opere esposte e sulla grande genialità di Carlo Scarpa. E per chi non lo sapesse ancora, ricordiamo che nel museo ha sede l’Archivio Carlo Scarpa di Verona: l’archivio conserva, assieme alla raccolta grafica sul restauro di Castelvecchio, la collezione dei disegni e delle fotografie relative ai vetri di Cappellin. Lo potete consultare anche online, a questo link http://www.archiviocarloscarpa.it/

Museo Gypsotheca Antonio Canova, Possagno 3D Virtual Tour della Gypsotheca e della Casa natale di Antonio Canova è la proposta della Fondazione Canova di Possagno (Tv) per questo periodo. Tutta la bellezza del patrimonio artistico di Possagno rimane accessibile gratuitamente grazie ai virtual tour del progetto Canova Experience (www.canovaexperience.com), che permettono di vivere a distanza l’esperienza della visita reale al museo, osservare le sculture in 3D e scoprirne tutti i dettagli grazie anche alle descrizioni di ciascuna opera. Inoltre: Laboratorio online per i KID PASS DAYS: Ago, filo e tanti miti!

Musei Civici di Bassano del Grappa (Vi) In attesa dell’inaugurazione il prossimo 20 giugno, i Musei Civici di Bassano anticipano via social Giambattista Piranesi. Architetto senza tempo“, la prima grande mostra che presenta al pubblico la collezione completa delle incisioni dell’artista (di cui ricorrono i 300 anni della nascita), patrimonio delle raccolte museali bassanesi, cui si aggiungono i prestiti delle “Carceri” dalla Fondazione Cini di Venezia. Sui canali social in particolare Facebook e youtube, vengono pubblicati video e immagini partendo dall’allestimento con approfondimenti e incursioni nel backstage, dettagli e curiosità sulle opere.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.