Pantere grigie (e oltre) progettano il futuro

Pubblicato il 28 Novembre 2008 in da Vitalba Paesano

“Ancora fino a qualche tempo fa si identificava l’anziano con chi era in fase declinante del ciclo vitale, fuori dall’agone in uno scorcio residuale dell’esistenza. Non è più così. C’è l’anziano nuovo che va in pensione che non vuole né smette di essere attivo. Questa l’immagine che emerge dall’Undicesimo Rapporto «Essere Anziano Oggi/2008», realizzato da Ermeneia, che delinea per gli over 50 e oltre la prospettiva di un possibile nuovo ciclo di vita di 20-25 anni ancora, con modelli culturali personali e collettivi da reinventare.
D’altra parte sono molti i testimonial della scena pubblica ad incarnare il mutamento in corso, “anziani giovani” come il Premier Berlusconi, il Presidente Napolitano, il Nobel Rita Levi Montalcini, l’oncologo Veronesi e artisti come la Carla Fracci, Arnoldo Foà, Mario Monicelli, Mina e Ornella Vanoni che hanno ancora molto da fare e da dire. Un fenomeno che riguarda tante persone comuni e con diverse sfaccettature.
C’è chi ha voglia di una nuova scansione del suo tempo e di ritmi non più frenetici, come Rosella, 62 anni, in pensione da due, con alle spalle un’intensa vita professionale e la capacità di reinventarsi ciclicamente. Inizia da docente d’inglese, otto anni nei licei romani, poi passa al Ministero degli Esteri come esperta di accordi internazionali, viaggiando moltissimo e visitando più di 40 capitali nel mondo “facendo quasi a gara col Papa”, sottolinea divertita. Poi a guidare la Segreteria del Ministro ai Beni Culturali e infine approda al Comune di Roma come responsabile internazionale all’Assessorato alla Cultura. Oggi è nonna di due nipotini, in pensione e intende gustare di una nuova fase della sua vita. Si occupa di organizzazione di eventi, tiene una rubrica su un mensile e usa la scrittura (ha pubblicato 5 libri) per mantenere vivo il filo con il resto del mondo attivo.
Mentre Salvatore, 68 anni, pur in pensione da 26, non ha mai allentato il ritmo continuando a lavorare 10/12 ore al giorno, come ha sempre fatto. Lasciata la Guardia di Finanza nel ’82 si è occupato di contabilità e controllo di gestione in tre diverse società, poi è espulso dal mercato a 53 anni. Passa quindi ai lavori socialmente utili e con l’istituzione dei CAF inizia dal 1995 a collaborarvi, fino a oggi. Non fa solo consulenza fiscale, ma anche formazione ai giovani da inserire nelle strutture. “È un’età, la mia – asserisce Salvatore – in cui si può dare molto e il meglio alle nuove generazioni. Consiglierei a tutti simili esperienze perché a 60 anni si è ancora in grado di lavorare”.

Sono molte altre le attività che oggi vedono cimentarsi gli anziani come frequentare l’Università della Terza Età per seguire corsi di psicologia, arte, letteratura, storia, musica, informatica o presepistica. “Sono 1500 gli iscritti e molto motivati – afferma il Prof. d’inglese Kerris – affollano le aule per viaggiare, socializzare, tenere rapporti con parenti e amici lontani, esercitare la memoria e la mente”. Queste le nuove frontiere dischiuse agli over 50, 60 e 70.

(Da Il Tempo, a firma Elisa Di Salvatore)

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