La Ue conferma un tranquillo incremento del turismo in Europa, anche in Italia, nonostante…

Pubblicato il 13 Maggio 2011 in da Vitalba Paesano

Un numero crescente di cittadini europei va in vacanza: il 68% dei cittadini europei ha viaggiato per motivi privati nel 2010 rispetto al 65% nel 2009. Questi e altri risultati dell’indagine Eurobarometro sugli atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti del turismo confermano che il turismo sta recuperando dalla crisi economica. Vediamo in dettaglio quali elementi ha raccolto l’Unione Europea, anche se nel nostro Paese sono diversi gli elementi che costituiscono un deterrente al turismo sereno: Napoli e i rifiuti, Lampedusa e gli sbarchi, tanto per citare i più noti…

Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, ha affermato: “Il fatto che il 58% dei cittadini dell’UE decida di passare le vacanze in Europa indica che, in linea generale, l’industria turistica è sulla via della ripresa e sta ridiventando un’industria in crescita.”

Tra i risultati più interessanti dell’indagine Eurobarometro si annoverano i seguenti:

  • Le scelte più popolari: l’Italia è la destinazione turistica menzionata più spesso nella pianificazione delle vacanze per il 2011 (11,5%). La Spagna arriva al secondo posto con l’8,6% seguita dalla Francia (8,2%). Il 23% dei cittadini dell’UE non ha ancora deciso dove andare in vacanza.
  • Continua la tendenza a scoprire l’Europa e il proprio paese: nel 2011 il 58% dei cittadini europei prevede di trascorrere le vacanze nel proprio paese o in un altro paese dell’UE.
  • Aumenta la voglia di viaggiare: nel 2010 circa i tre-quarti (il 73%) dei cittadini dell’UE ha fatto un viaggio di svago o d’affari. I più convinti viaggiatori sono i finlandesi (89%), i danesi (87%), gli olandesi e svedesi (entrambi con 87%), i lussemburghesi (85%) e I norvegesi (84%).
  • È importante “l’attrattività dei luoghi”: il 32% degli intervistati l’ha indicata quale elemento decisivo all’atto di scegliere la destinazione per le vacanze, seguono poi l’interesse per il “patrimonio culturale” (27% nel 2009) e le “possibilità di svago” (14%).
  • La ricerca di “riposo e svago” è risultata essere la motivazione principale per più di un terzo dei viaggiatori per turismo (36%), seguita da “sole e spiaggia” (18%) e “visitare amici e parenti” (17%).
  • Organizzare individualmente le vacanze: nel 2010 più della metà dei cittadini dell’UE ha organizzato individualmente le proprie vacanze principali (57%); tale strategia è ancora più diffusa nei paesi candidati come la Turchia (80%), l’Islanda (79%) e la Croazia (78%)!

Più di 30.000 cittadini scelti a caso, di età superiore ai 15 anni, sono stati intervistati nel febbraio 2011 nei 27 Stati membri dell’UE nonché in Norvegia, Islanda, Croazia e Turchia e nell’ex Repubblica iugoslava di Macedonia. È il quarto anno consecutivo in cui la Commissione conduce un’indagine così estesa che offre una messe di informazioni comparabili a tutti i soggetti interessati del settore turistico, presentate analiticamente secondo categorie per paese e demografiche.

La Commissione europea conduce annualmente questo tipo di indagine dal 2008 per monitorare le tendenze nel medio e lungo termine dei cittadini europei per quanto concerne i viaggi e il turismo. Ciò consente sia alla Commissione sia alle parti interessate di reagire ai cambiamenti che intervengono nella domanda turistica e funge quindi da importante strumento nel processo decisionale attinente al turismo nonché per la pianificazione ad opera dell’industria turistica, in particolare per quanto concerne i tipi di turismo e le destinazioni più frequenti.

Contesto

Secondo i dati Eurostat, nel 2010 i pernottamenti di non residenti erano stati il fattore principale nelle cifre complessive sulla crescita del settore: gli alberghi e le altre strutture ricettive hanno segnalato una forte ripresa (+5,1%) rispetto ai pernottamenti dei residenti (+1,1%). La crescita registrata nel 2010 ha compensato per circa due terzi la contrazione del 2008 e del 2009 per quanto concerne i pernottamenti complessivi e i pernottamenti dei non residenti. Il numero di pernottamenti di residenti, che è stato meno influenzato dalla crisi, ha raggiunto nel 2010 un livello senza precedenti.