Nel 1969, quando ero al liceo, il film “La Via Lattea” di Luis Buñuel mi ha fatto capire cosa può essere il cinema nelle mani di un poeta. Da allora mi occupo della “decima musa”. Ho avuto la fortuna di frequentare maestri della critica come Adelio Ferrero e Guido Aristarco che non mi hanno insegnato solo a capire un film, ma molto altro. Ho scritto alcuni libri e non so quanti articoli su registi, autori, generi e film. E continuo a farlo perché, nonostante tutto, il cinema non è, come disse Louis Lumiére, “un’invenzione senza futuro”. Tra i miei interesse, come potrete leggere, ci sono anche i viaggi. Lo scrittore premio Nobel portoghese José Saramago ha scritto: “La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna ricominciare a viaggiare. Sempre”. Ovviamente sono d’accordo con lui e posso solo aggiungere che viaggiare non può mai essere fine a se stesso. Si viaggia per conoscere posti nuovi, incontrare altra gente, confrontarsi con altri modi di pensare, di affrontare la vita. Perciò il viaggio è, in primo luogo, un moto dell’anima e per questo è sempre fonte di ispirazione. Viaggiate con me, allora! Auro Bernardi
Pubblicato il 30/01/2019
Allestito per lo schermo il mito di Romolo e Remo, cercando di sfrondarlo il più possibile del mito per arrivare, se non alla storia, almeno a qualcosa di molto vicino a essa. Questo il merito del regista Rovere
Pubblicato il 25/01/2019
Utilizzando uno stile narrativo serratissimo e coraggioso (tutta l’azione è ambientata al presente senza quasi mai ricorre ai facili flash-back sul passato della Germania e dell’imputato), il regista ungherese Szabò si sofferma sullo scontro tra due culture diverse
Pubblicato il 25/01/2019
La Favorita non ha nulla a che fare con il melodramma donizettiano bensì con uno dei periodi più controversi e ingarbugliati della storia inglese: il regno di Anna Stuart, l'ultima sovrana di questa dinastia. Ora sul grande schermo
Pubblicato il 24/01/2019
C'è un luogo che guarda l'Italia e che dall'Italia è costantemente guardato. Uno sguardo che ha significato l'inferno della guerra, e l'eden di una nuova piccola patria. Questo luogo è la Libia. In un film
Pubblicato il 24/01/2019
I soldi, si sa, sono lo sterco del diavolo. E come tali è giusto che facciano la fine più coerente alla loro natura: buttati nel wc. Se non in senso proprio, in quello (metaforico) di persi alla roulette di un casinò.
Pubblicato il 21/01/2019
Quello che una volta facevano Rosi, Ferrara, Orsini e, in parte, i fratelli Taviani oggi lo fa (quasi) solo Andrea Segre. E lo fa bene. Tragedie contemporanee, fatti di cronaca che diventano racconti per immagini.
Pubblicato il 10/01/2019
Uno dei narratori più importanti del Novecento, autore di romanzi, racconti, saggi, sceneggiature dallo stile narrativo originale e moderno molto simile al linguaggio filmico amato da milioni di lettori in tutto il mondo
Pubblicato il 10/01/2019
Si può fare un film reazionario attingendo a piene mani dal miglior repertorio del pensiero progressista? Incredibile, ma vero, la risposta è sì e il titolo dell'impresa è proprio quello proposto.
Pubblicato il 7/01/2019
Sarà l'ambientazione, saranno i personaggi e gli interpreti, ma il racconto funziona e fila liscio fino all'epilogo senza sbavature. Franchi è riuscito a raccontare senza retorica la più classica delle storie d'amore inappagato
Pubblicato il 5/01/2019
Per legge, negli Stati Uniti tutto ciò che di losco accade nelle riserve indiane è di competenza federale. Quando Cory Lambert trova il corpo di una giovane nativa esanime nella neve della Wind River Reservation...
