Felici di vivere, protetti, a casa propria

Pubblicato il 19 Ottobre 2015 in Casa

Margherita S., biologa da sempre e una grande esperienza nei processi alla base della fisiologia di organi e di sistemi, si è occupata per molti anni soprattutto di disfunzioni patologiche e della loro modulazione su base farmacologica.

La terza età non deve coglierla impreparata, dunque, perché del corpo umano e del suo funzionamento sa tutto, ma proprio tutto. Per questo, al raggiungimento dei 65 anni, con la solita razionalità scientifica che è per lei un habitus mentale, ha fatto alcune considerazioni:

  • vivo a Milano da oltre 40 anni; qui ho amici, ex-colleghi, vecchi amori, alunni e giovani stagisti che mi sono rimasti affezionati;
  • non ho marito né figli; non ho, quindi, una rete di protezione familiare;
  • la mia famiglia è costituita da una sorella di un paio d’anni più giovane di me e dai suoi due figli. Vivono tutti ad Ancona e si muovono poco, per abitudine. I ragazzi presto si sposeranno e la loro vita è lì. I Pranzi natalizi sono assicurati, ma è difficile pensare che qualcuno di loro venga a dare una mano alla vecchia zia in difficoltà;
  • godo di una buona pensione, che mi permette di non avere troppi limiti. Posso permettermi qualche viaggetto, un po’ di cinema e teatro, le vacanze estive, un aiuto domestico;
  • non ho voglia di costruirmi una rete di servizi, pensando a quando sarò meno mobile e brillante; so che non voglio finire in una casa di riposo; nel contempo, l’esperienza dei miei familiari di origine mi permette di auspicare una lunga e serena vecchiaia anche per me. Gli zii sono morti tutti a 90 anni e oltre anni, quindi… posso ben sperare…

Abitare leggero potrebbe essere una ottima scelta per Margherita S che avrebbe, così:

  • un appartamento ristrutturato di fresco, in un palazzo ben abitato da famiglie e persone di diversa età;
  • un quartiere qualificato, nel tessuto urbano della città, in una zona conosciuta e ben servita;
  • la possibilità di traslocare il proprio arredo e, nel contempo, di sostituire finalmente la cucina, con una struttura più comoda e moderna;
  • la possibilità di godere di una serie di servizi all inclusive, dalla colf al pagamento organizzato delle bollette, senza trascurare, qualche volta, anche la possibilità di avere pranzo e cena a domicilio;
  • il tutto a costi contenuti, in ogni caso giustificati dalla qualità dei servizi.

Margherita decide di non attendere oltre:  il numero di telefono di Abitare leggero è già memorizzato sul cellulare… 0291573783… Pronto?…. E sul suo viso spunta già un sorriso….

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Luigi  V. ha sempre vissuto in provincia, a Ivrea. Ha lavorato tanti anni all’Olivetti, quella bella e coraggiosa dei tempi di Adriano, imprenditore indimenticabile. Poi la pensione, qualche gita a primavera e in autunno al lago di Viverone, per la briscola con gli amici del dopolavoro, poi la stagione triste della morte della sua Adelina, compagna di una vita. Luigi adesso fa la spola tra Ivrea e Milano. Non che sia una grande distanza, ma ogni volta che vuole vedere figlia, genero e nipotini deve fare la valigia, prendere l’Autostradale e arrivare in città. I suoi vivono in zona Fiera. Non gli dispiace affatto Milano.

A Trieste, casa domotica per super seniorE’ talmente contento di andare a prendere a scuola i nipotini (6 anni Luca, 9 quasi compiuti Olga) che si destreggia con abilità tra semafori, strisce pedonali e traffico. La figlia vuole che si trasferisca, anzi vuole dargli una stanza del loro appartamento. “Così risparmiamo la baby sitter”, dice per convincerlo a farsi ingaggiare. Ma Luigi vuole uno spazio tutto suo, vicino a loro, certamente, ma non così vicino da rischiare di pesarsi addosso. E’ stata la figlia a parlargli della residenza di via Fauchè, che lei ha visto perché ogni martedì, puntualmente, va al mercato in quella via a fare acquisti.

Luigi ha telefonato e oggi vanno insieme, lui e la figlia, a vedere i locali. Due passi a piedi questa volta li fa proprio volentieri. E già si immagina l’allegro andirivieni quotidiano. Meglio che prendere il pullman per Milano! E poi, gli hanno detto, per la gestione della casa ci pensa Abitare leggero. E anche lui, sognando, si sente più leggero.

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