“Memorie di Adriana”, di Andrée Ruth Shammah , con Adriana Asti

Pubblicato il 20 Dicembre 2018 in
Adriana Asti

Memorie di Adriana

uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah (adattamento teatrale e regia) tratto dal libro Ricordare e dimenticare, conversazione tra Adriana Asti e René De Ceccatty

con Adriana Asti

e con Andrea Soffiantini e Andrea Narsi

musiche Alessandro Nidi

al pianoforte Giuseppe Di Benedetto

drammaturgia Federica Di Rosa

scene Gian Maurizio Fercioni

luci Domenico Ferrari

produzione Teatro Franco Parenti in collaborazione con Festival dei Due Mondi di Spoleto

Si prende deliziosamente e autorevolmente gioco di sé, e si racconta da fuori, Adriana Asti alle prese con Memorie di Adriana, adattamento del suo libro Ricordare e dimenticare, parabola di una artista delicata ma iconoclasta, tortuosa ma nuda, cui la regista Andrée Ruth Shammah ha dato il senso di uno spettacolo eccentrico, storico. Fa finta di sostituire il monstre originario, e appoggiandosi a una colonna della scenografia di Fercioni, la Signora si presenta come amica dell’attrice beniamina del pubblico, e cita compagni storici come la Pagnani, la Brignone o Benassi, interpreta canzoni, si offre senza veli in immagini osè del cinema o di un Pinter discusso, rende omaggi a Visconti, a Ginzburg, Morante, Bertolucci, Wilson, e chiude in vera bellezza.

 Fantasie, pensieri, racconti prendono vita, mescolandosi al teatro. A raccontare non sono solo gli episodi di una lunga carriera, le ansie del palcoscenico, gli incontri con i più grandi registi di teatro e di cinema, i travestimenti e le nudità, la leggerezza e la follia. A raccontare è il meccanismo stesso dello spettacolo, la scelta di apparire senza rivelarsi, di guardarsi da fuori con distacco, riversando sull’altra sé, ironia e rabbia, irritazione e tenerezza.

Si intitola Memorie di Adriana nato da una intuizione della regista Andrée Ruth Shammah. Ma forse è un’invenzione autonoma, un fatto artistico, un andare a zig zag fra gli eventi sorprendenti e il citare senza rancore. E ancora, ascoltando le loro voci e il loro accento nordico, si può credere che queste due donne di talento, l’attrice e la sua regista, che dirige il Teatro Franco Parenti, più o meno consapevolmente si facciano carico di riequilibrare un versante lombardo e padano del nostro teatro, indebolito dalla scomparsa di Giorgio Strehler.

 

In scena dal 15 gennaio al 10 febbraio

Biglietti a euro 15 + prev. (invece di 30+prev.)

Acquista online >con codice 6716

Per informazioni e prenotazioni: promozione@teatrofrancoparenti.com, 0259995218


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