La Rassegna Stampa:L’Europa è in pericolo, è in gioco l’Unione

Pubblicato il 20 Maggio 2010 in , da Vitalba Paesano

Le aperture

Il Corriere della Sera: “Intercettazioni, stretta su giornali e tv. La protesta del mondo dell’informazione per le nuove norme che pongono limiti a investigatori e mass media. Passano in commissione le maxi multe agli editori, slitta l’arresto dei cronisti”. Di spalla invece il quotidiano si occupa del via libera della Commissione Bicamerale per l’attuazione del federalismo al primo passo, quello sul demanio. Il primo passo del federalismo. Sì da Di Pietro”. A centro pagina una grande foto e la Thailandia: “L’esercito attacca, Bangkok brucia. Tra i morti un fotoreporter italiano”. A fondo pagina un articolo sulle conseguenze delle condanne in Appello per gli agenti responsabili dell’irruzione alla scuola Diaz a Genova nel 2001. Parla il capo della Polizia Manganelli: “anche gli agenti sono presunti innocenti”.
La Repubblica: “Il massacro di Bangkok. La città in fiamme, resa delle camicie rosse,condanne a morte per i capi della rivolta. L’esercito spara sui ribelli, muore un fotoreporter italiano”.Il titolo di apertura vero e proprio è però per la norma sulle intercettazioni (“Sì al giro di vite contro i giornali”), con commenti di Giorgio Bocca e Curzio Maltese, che si sofferma sulla chiusura di AnnoZero e “la resa di Michele Santoro”. In prima pagina anche le parole di ieri di Angela Merkel: “L’Europa è in pericolo, è in gioco l’Unione. Se falliremo le conseguenze saranno inimmaginabili”. E intanto crollano le Borse.
Il Sole 24 Ore  apre sulle misure economiche del governo italiano: “Taglio del 10 per cento ai maxi stipendi. Nel mirino politici e manager pubblici. Tremonti presenta la manovra a Berlusconi e alle parti sociali. Il premier: ottimista, ma per ora niente riduzione di imposte. Stretta di 4 miliardi per i Comuni”. In prima pagina anche un contributo di Carlo De Benedetti, così titolato: “Meno tasse, meno evasione uguale più crescita”. De Benedetti scrive che il welfare europeo ha sicuramente bisogno di austerity, e che la cura dimagrante dovrà coinvolgere la spesa pubblica e le pensioni. Ma invita anche a “cambiare prospettiva”, perché oltre alla austerità bisogna lavorare per la crescita.
La Stampa: “Scure sui manager publici”. Si parla del taglio degli stipendi a chi guadagna oltre 100 mila euro all’anno. “Borse a picco dopo l’allarme della Merkel sull’euro e le misure anti-speculatori”. A centro pagina la fotonotizia su Bangkok. In alto: “Diaz, i condannati restano al loro posto”.
Libero dedica una foto in prima pagina a Michele Santoro (“17 milioni per Santoro. Tasche piene Michele fa arrabbiare i fan”), e poi il titolo di apertura alle Olimpiadi: “Si pappano pure le olimpiadi. Medaglia d’oro per l’appetito. Malgrado la crisi, lo scandalo appalato e i 33 indagati per i Mondiali di Nuoto, Roma vuole ospitare i Giochi 2020. Atene insegna: per le casse è una tragedia”.
Il Riformista si occupa in prima di Santoro e Di Pietro: “A volte tradiscono. Due icone dell’antiberlusconismo fanno accordi con Berlusconi. Il mondo dei blog di sinistra contro il conduttore che lascia (ben pagato) la Rai. E l’ex pm vota il federalismo demaniale della Lega e va a braccetto con Calderoli”.
Il Giornale mostra una foto con Angelo Balducci, Fabio de Santis e Michele Emiliano: “Champagne, ecco il brindisi tra la cricca e la sinistra. Emiliano, Vendola e Rutelli diedero il Petruzzelli di Bari in mano a Balducci e De Santosi. Che subito ottenevano 13 milioni di euro in più”.
Il Foglio apre con la politica internazionale: “Alle primarie vincono Tea Party e e voti anti Washington. Un colpo all’esclusivismo elitario di Obama”. E poi: “Finale sull’Iran nucleare. Da una parte America, dall’altra Brasile e Turchia”.

Intercettazioni

Il provvedimento è stato approvato in Commissione, e i quotidiani dedicano grande spazio alla norma. La Repubblica: “Intercettazioni, multe ai giornali. Pd: peggio della Spagna franchista. Finiani in subbuglio. Fnsi: listiamo a lutto le testate”.
La norma prevede multe fino a 465 mila euro per chi pubblica intercettazioni o atti segreti. Per ora slitta il voto sulle norme che prevedono sanzioni (carcere fino a due mesi e multe) per i cronisti responsabili della pubblicazione. 10 mila euro per atti riservati, 20 mila per conversazioni telefoniche.
Si dà spazio anche alle 120 firme di lettori de quotidiano sotto l’appello “io voglio sapere”.
La Stampa spiega cosa cambia per la stampa e cosa cambia per i magistrati dopo il voto di ieri. Le intercettazioni saranno possibili sono in presenza di gravi indizi assolutamente indispensabili per le indagini, come accade oggi. Oggi però serviranno anche “specifici atti di indagine” per giustificarle. E’ una della norme più contestate dai magistrati. Inoltre le autorizzazioni ad intercettare dovranno essere concesse non più solo dal Gip ma da un collegio di tre giudici. Infine, la Chiesa: Per intercettare un sacerdote occorrerà avvertire prima l’autorità ecclesiale.

Economia

Il Sole 24 Ore scrive che “l’Europa attacca la Germania per lo stopo allo short selling”, la vendita allo scoperto. “La decisione unilaterale della Germania di vietare vari tipi di vendite allo scoperto sui mercati finanziari per frenare la speculazione ha irritato gli altri Paesi europei e gettato nello scompiglio le Borse. Berlino doeveva perlomeno chiedere il parere dei partner,ha detto Christine Lagarde, ministro francese delle Finanze, spiega il quotidiano di Confindustria.
Quanto alla manovra del governo italiano, secondo La Stampa – che spiega in un retroscena i timori di Berlusconi – il premier “vuole evitare la parola ‘sacrifici’. Berlusconi ammette che in questo momento non è certo possibile diminuire le tasse. Ma secondo alcuni lavora per allargare il governo: “Rumors (smentiti) su una offerta a Casini al posto di Scajola”, scrive il quotidiano.
Il Riformista intervista l’economista e parlamentare del Pd Nicola Rossi: “Perché dirò sì’ alla Finanziaria. E’ una misura necessaria, una opposizione ragionevole offrirebbe il suo contributo. Dobbiamo dare un segnale di unità all’Europa. E’ l’occasione per affrontare certe questioni in maniera più radicale”.
Intanto ieri è stato votata l’attuazione del demanio federale, la cessione agli enti locali dei beni un tempo appartenuti allo Stato, per esempio spiagge e fiumi. Un reportage de La Stampa dalla Liguria spiega cosa cambierà per i lidi balneari. Un dossier de La Repubblica si sofferma sul fatto che anche il personale sarà trasferito alle Regioni, e che gli enti locali potranno anche vendere i loro beni, ma solo per risanare i loro debiti. Sulla stessa pagina il quotidiano romano intervista Antonio Di Pietro: “Non è una legge targata Lega. Il Pd è come Tafazzi”.

Esteri

La Repubblica: Il massacro di Bangkok. L’esercito spara sui ribelli, muore un fotoreporter italiano. La città in fiamme, resa delle camicie rosse, condanne a morte per i capi della rivolta. Censurati tv e Internet. “Sgomberato all’alba il quartier generale dei ribelli. Poi la rivolta dilaga. 15 morti, a fuoco il palazzo della Borsa, un centro commerciale e la sede di una tv”, racconta Raimondo Bultrini dalla capitale della Thailandia.
Il Corriere della Sera parla della “TienAnMen di Bangkok”, un Pawese dallo sviluppo spezzato, e offre un approfondimento firmato da Sergio Romano, che spiega come la crisi thailandese non sia “incomprensibile”, perché il Paese ha cominciato a crescere da un trentennio , e da Paese arcaico governato dalla vecchia monarchia, il Paese ha cominciato si è trasformato in una piccola potenza industriale. Ma le grandi modernizzazioni hanno il difestto di inon essere quasi mai eque”. 
Sullo stesso quotidiano spazio per una notizia dalla Polonia: “Due passeggere in cabina con il pilota”. L’inchiesta sulla morte dei passeggeri diretti a Smolensk per l’anniversario di Katyn (buona parte della elite politica polacca) rivela che sedici minuti prima della fine c’erano almeno due estranei all’equipaggio nella cabina dei piloti. Sono i dettagli che emergono dall’analisi della scatola nera. Se n’era parlato anche nei giorni immediatamente successivi. Ne parla anche La Repubblica, che spiega che qualcuno spinse il pilota, che diceva “così non si può atterrare”, ad atterrare comunque. Secondo il quotidiano romano uno dei due estranei potrebbe essere stato proprio il presidente Kaczynsky, o il generale Blasik, massima autorità dell’aviazione nazionale.
Libero racconta del voto alle primarie in alcuni Stati americani. “L’America al voto punisce la casta,. In Pennsylvania l’uomo di Obama va via. Primarie in 4 Stati, bocciati gli uomini di Washington di entrambi i partiti. Successo per i Tea Party”, racconta il quotidiano.
Su Il Giornale si parla di Clegg: il vicepremier ieri ha annunciato “la rivoluzione del nuovo governo. Più potere ai cittadini e meno allo Stato. “Sarà la più grande ristrutturazione del sistema democratico dal 1852”.

E poi

Jurgen Habermas scrive su La Repubblica (copyright Die Zeit) dell’Europa “al bivio” tra il ripiegamento verso gli interess nazionali e una “coscienza” che vada “oltre le frontiere nazionali per condividere un comune destino europeo”.
Di Europa parlano anche Angelo Baglioni e Massimo Bordignon sul Sole 24 Ore: “Per salvare l’euro serve l’eurofisco. Indispensabile una autorità comune che gestisca un vero bilancio federale dell’Unione”. Secondo i due sarà “necessario completare il trasferimento di sovranità dagli enti”.
Su La Stampa un contributo proveniente dal sito Tomdispatch.com dedicato alla marea nera di petrolio che da settimane sgorga dal fondo del golfo del Messico (ieri sembrava diretta verso Cuba). “La corsa ai pozzi che ha causato la marea nera”, il titolo dell’articolo di Michael T. Klare.
Sullo stesso quotidiano, alla pagina della cultura, si ricorda che oggi è il 40° anniversario dalla nascita dello Statuto dei lavoratori. “La gestazione era durata anni. La prima idea fu di Di Vittorio. Lo varò il ministro Donat Cattin, segnò uno spartiacque storico”. Intervista al giuslavorista Michele Tirabischi.
Dello Statuto dei lavoratori parla – sul Sole 24 Ore – il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

(fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo, Paolo Martini)