Senior e microimpresa: un’opportunità percorribile con metodo e proattività

Pubblicato il 1 Settembre 2025 in , da redazione grey-panthers
microimpresa

La microimpresa può essere una scelta concreta e stimolante per i senior, per mettere a frutto competenze e conoscenze acquisite nel tempo, dando vita a un’attività autonoma capace di rispondere a nuove esigenze personali e professionali

Con la vita lavorativa sempre più lunga e un mondo del lavoro in continua e rapida trasformazione, è necessario essere proattivi nella pianificazione di tutta la vita professionale, anche delle fasi più avanzate, che non possono più essere considerate come un semplice avvicinamento alla pensione, bensì un’opportunità di rinascita professionale.
In questo scenario, la microimpresa si configura come una scelta concreta e stimolante per i senior, i quali possono mettere a frutto competenze e conoscenze acquisite nel tempo, dando vita a un’attività autonoma capace di rispondere alle nuove esigenze personali e professionali.

Intraprendere un percorso di questo tipo è una decisione che deve nascere da una riflessione profonda, consapevole rispetto ai propri obiettivi ed esigenze e che non deve essere un ripiego. Diverse sono le motivazioni che possono portare a questa scelta, come il desiderio di maggiore autonomia, la volontà di restare attivi anche dopo la pensione o la necessità di reinventarsi dopo una transizione professionale. A prescindere, è fondamentale che la motivazione sia autentica e sentita, perché sarà proprio questa a sostenere il progetto nei momenti più complessi, a partire dalle prime fasi del progetto.

Avviare una propria attività comporta infatti nuove responsabilità e una serie di competenze necessarie per gestirla al meglio: mentalità imprenditoriale, capacità organizzative e una buona dose di flessibilità. Alcune di queste competenze possono già far parte del bagaglio professionale, mentre altre possono essere sviluppate con il giusto supporto e formazione. L’importante è essere consapevoli di ciò che già si possiede e ciò che si deve invece imparare.

I primi passi per avviare una microimpresa

Per avviare un’attività di questo tipo è necessario avere una visione chiara dell’idea imprenditoriale. Non basta intuire un’opportunità di mercato: è necessario verificarne la sostenibilità e la coerenza con passioni, competenze ed esperienze. È fondamentale inoltre astenersi dal seguire le mode solo perché “funzionano”, così da evitare demotivazione e disallineamento rispetto alle proprie conoscenze, rischiando l’insuccesso dell’attività.

Una volta definita l’idea è fondamentale strutturare un primo e basilare modello di business, che vada a toccare tutti i punti chiave, come i servizi o i prodotti da offrire, i clienti target, i possibili fornitori, una prima idea dei costi che si dovranno sostenere e il modello di guadagno.
Questa fase permette di mettere in luce e risolvere possibili criticità, andando ad affinare l’idea, prima di creare un vero e proprio modello di business.

Un passaggio fondamentale in questa prima fase consiste nell’analisi di mercato. Capire per esempio quanto il settore è saturo, quali sono i competitor e come questi si muovono nel mercato permette di posizionare correttamente la propria offerta e ottimizzare il progetto. Questa fase può risultate più rapida per i senior che puntano a rimanere nel proprio ambito professionale, grazie all’ampia esperienza e conoscenza del settore di riferimento. Inoltre, la rete di contatti costruita nel tempo può rivelarsi un vantaggio competitivo per i senior: per raccogliere informazioni, creare collaborazioni, trovare i primi clienti e validare il progetto. Non bisogna essere gelosi della propria idea o timorosi nel condividerla. Il confronto con le persone giuste può portare alla luce opportunità nascoste e criticità ben mascherate. Il networking, se ben gestito, è un potente alleato che può fare realmente la differenza nella realizzazione dell’idea e nel successo della propria attività.

Un aspetto da non sottovalutare è poi quello fiscale e previdenziale, poiché una corretta pianificazione in questo senso è alla base della sostenibilità del progetto. Si intende sia la scelta della forma giuridica più adatta e del regime fiscale, sia l’attenzione da porre verso la propria situazione previdenziale, retributiva e contribuiva, soprattutto se si è prossimi alla pensione. Tutti aspetti da affrontare con il supporto di un commercialista e, se necessario, con l’aggiunta di consulenze specializzate.

Una volta definito il progetto, bisogna infine pianificarne la comunicazione. È fondamentale tenere a mente che comunicazione non è solo promozione o pubblicità, è invece posizionamento: raccontare chi si è, cosa si offre, quali sono i valori della propria attività. È importante costruire un’identità coerente e riconoscibile, che incontri i gusti dei propri clienti target e distingua l’attività da quella dei competitor.
Anche in questo caso, la rete di contatti del senior può costituire un vantaggio per far conoscere l’attività, raccogliere considerazioni e generare opportunità.

La microimpresa è quindi una possibilità concreta per i senior con grande esperienza e competenza, ma va affrontata con metodo, consapevolezza e proattività. Non si tratta di improvvisare, ma di progettare con cura, valutando ogni aspetto e affrontando ogni fase con la giusta mentalità. Per questo, può essere utile affidarsi a percorsi di orientamento e consulenza, come quelli proposti da INTOO, che offrono strumenti, supporto e accompagnamento per trasformare un’idea in un progetto solido e sostenibile.

Riassumendo, avviare una microimpresa richiede:

  • Chiarezza sulle motivazioni personali, per dare solidità e direzione al progetto imprenditoriale
  • Un’idea valida e sostenibile, in linea con le competenze, le passioni e il posizionamento competitivo nel mercato
  • La definizione di un modello di business efficace, supportato da consulenze specializzate e pianificato con attenzione agli aspetti fiscali e previdenziali
  • Un piano di comunicazione coerente e distintivo, capace di raccontare l’identità dell’attività e valorizzare la persona dietro il progetto

 

di  Cetti Galante


Cetti Galante, CEO e Practice Area Leader di INTOO, membro del Board di Gi Group Holding, ex Presidente di AISO (2014-2019) e dal 2016 Presidente dell’organizzazione globale specializzata nella ricollocazione professionale che INTOO (e Cetti Galante in prima persona) hanno contribuito a creare. Nel suo approccio professionale, promuove il mettersi in discussione, la formazione permanente e la curiosità verso l’innovazione.