Al Teatro Franco Parenti, a Milano, con la voglia di capire e il bisogno di raccontare

“Avanti, insieme. Ma dove? Nei metri quadri del palcoscenico: nel mondo che contengono e dischiudono.
Mentre l’incertezza sembra soverchiante e la folla si fa un magma indistinto, siamo tornati a respirare la scena. Nel tempo delle domande senza risposta, sembra che restare saldi sia l’unica soluzione.
Ci hanno risposto le tavole di legno, i loro spiritelli e ogni persona che le riempie di vita: nulla si fa da soli. Uno spettacolo, come la vita, prende forma soltanto con gli altri, con uno slancio oltre la paura. Ma quali strade si aprono oltre il buio? Come quando nasce uno spettacolo, lo si scopre camminando, seguendo la traccia di un obiettivo comune, ogni storia si muove da uno spazio piccolo e lo apre al mondo. Una manciata di metri quadri diventa un cosmo, si riempie di storie, che sono specchi e carezze, sfide e scommesse.
Vite. Come la tua.
Quali sono i tuoi metri quadri?
Da quale viaggio vorrai farli abitare?
Il teatro, oggi più che mai, vuole farsi una chiave, una lingua, uno strumento. Perché uno spettacolo esista e parli, ognuno deve averlo fatto proprio: immergersi, attraversarlo, interrogarne le sfumature. Solo scavando nel profondo, si può guardare lontano. E trovare, al di là delle incertezze, la propria strada. E i migliori compagni con cui percorrerla.
Ma soprattutto, solo scommettendo sulla durata del viaggio si possono coltivare sguardi nuovi: quelli sempre più ricchi di esperienze di chi torna a casa e quelli luminosi di nuovi incontri. Per questo, il Teatro Franco Parenti quest’anno sceglie i giovani, dello spirito oltre che all’anagrafe. Sceglie di accompagnare e farsi guidare da chi ha il coraggio di non decidere la meta, ma di costruirla insieme. Proprio come nasce uno spettacolo: perché quel che accade prima del sipario ci cambia ma non ci confonde. Non ci distrae, ci precisa. La Stagione 2025/26 ha il sapore di un cammino modellato dall’urgenza appassionata di chi ha tutto il futuro davanti. Dalla voglia di capire e dal bisogno di raccontare.
“Avanti, insieme” è un progetto: perché il teatro non offre prodotti, ma percorsi. Disegna vie per trasformarsi. Come può fare chi ha imparato che ci vogliono molti anni per diventare giovani e trovare il coraggio di affidarsi. Di dare fiducia. Perché l’esperienza sia una semina, dimora di nuovi germogli. Per far fiorire, sotto le fragilità, la forza del futuro. Insieme”. (Andrée Ruth Shammah)