Longevità dentale, con l’OP Test

Pubblicato il 15 Dicembre 2025 in Wellness
Longevità dentale

L’OP Test (Oral Prevention Test) è un esame volto a identificare precocemente eventuali patologie del cavo orale, fornendo al medico odontoiatra od otorinolaringoiatra uno strumento per una diagnosi più accurata

L’OP Test si dimostra da tempo come uno screening odontoiatrico innovativo che consente di individuare precocemente cellule pre-tumorali nel cavo orale. Questo test si esegue passando un semplice tampone all’interno della bocca durante i controlli odontoiatrici di routine. Una parte del campione raccolto viene utilizzata per l’esame citologico, mentre un’altra parte è analizzata per la presenza del Papillomavirus (HPV), un fattore di rischio per il carcinoma orale.

L’OP Test è particolarmente utile perché consente di identificare lesioni o alterazioni cellulari anche in assenza di sintomi evidenti, come piccole ulcere, placche o noduli che possono sembrare innocui, ma potenzialmente pericolosi. Questo tipo di diagnosi precoce è cruciale, poiché anticipare la rilevazione di lesioni pre-cancerose può migliorare significativamente la prognosi e ridurre la necessità di interventi invasivi.

Il cancro orale è una malattia grave e diffusa, con circa 4.500 nuovi casi all’anno solo in Italia. Il tasso di sopravvivenza è molto più elevato quando il tumore viene diagnosticato in fase precoce (80-90%), rispetto a quando viene rilevato in uno stadio avanzato (19%). Per questo motivo, l’OP Test rappresenta un’importante opportunità di prevenzione e tutela della salute

Innovazione dell’OP Test

L’OP Test consiste in due procedure complementari:

    1. Analisi citologica: Esame delle cellule prelevate dalla bocca.
    2. Tipizzazione dei 28 genotipi dell’HPV: Identificazione dei ceppi specifici del Papillomavirus Umano (HPV), alcuni dei quali associati a lesioni precancerose o cancerose del cavo orale.

Il test può essere gestito tramite un’applicazione, rendendo l’analisi e la consultazione dei risultati più immediata e accessibile per il medico.

Procedura

  1. Viene effettuato l’esame al paziente.
  2. Il campione è inviato al laboratorio.
  3. Nel giro di qualche giorno vengono consegnati i risultati, con:
    • Risultato dell’analisi citologica.
    • Presenza o meno di HPV, con relativa tipizzazione dei genotipi.
    • Valutazione complessiva da parte di un patologo orale.

Applicazioni future

L’OP Test non si limita alla prevenzione: permette anche di contribuire a una banca dati fotografica delle lesioni orali e supporta studi scientifici sul legame tra HPV e malattie del cavo orale, offrendo nuove possibilità di ricerca e cura.

Longevità dentale

La tipizzazione dei 28 genotipi dell’HPV nell’ambito dell’OP Test è un aspetto cruciale per identificare specifici ceppi del Papillomavirus Umano che possono essere associati a malattie del cavo orale, tra cui lesioni precancerose e cancerose.

Cosa significa “Tipizzazione dei 28 genotipi dell’HPV”?

L’HPV è un virus che può colpire vari tessuti, inclusa la mucosa orale. Dei numerosi genotipi esistenti, alcuni sono associati a lesioni benigne come verruche, mentre altri sono collegati a patologie più gravi, come il cancro orale e orofaringeo. La tipizzazione permette di identificare quale ceppo è presente in un paziente, consentendo una diagnosi precoce e più mirata.

Esempi di genotipi ad alto rischio:

  1. HPV 16: Tra i genotipi più comuni e ad alto rischio, associato a una significativa percentuale di carcinomi orofaringei. È noto per essere altamente oncogeno, cioè capace di trasformare cellule normali in cellule cancerose.
  2. HPV 18: Un altro ceppo ad alto rischio, spesso associato a tumori del cavo orale e della gola, oltre che a quelli del collo dell’utero.
  3. HPV 31, 33 e 45: Anche questi genotipi sono considerati ad alto rischio, meno frequenti, ma comunque presenti in lesioni precancerose orali.

Esempi di genotipi a basso rischio:

  1. HPV 6 e 11: Sono principalmente associati a lesioni benigne come i condilomi orali (verruche). Nonostante siano classificati a basso rischio, possono comunque causare disagio e necessitare di trattamento.

Conoscere esattamente quale ceppo dell’HPV è presente aiuta il medico a:

  • Prevedere il rischio di progressione della malattia.
  • Adottare misure preventive adeguate, come vaccinazioni o trattamenti.
  • Monitorare con maggiore attenzione i pazienti con genotipi ad alto rischio.

 

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