Un romanzo corale che ripercorre una storia privata che è anche la storia della Rivoluzione e del crollo dell’Unione Sovietica. Un breve saggio filosofico sul valore e il potere della religione, e di alcune religioni soprattutto, rispetto alle invettive di intellettuali e scrittori atei e ateisti. Ci sono domande esistenziali che cercano ancora risposte; tentano di darle i due autori che esplorano le esperienze di pre-morte. Più rassicurante il volume di Federico Faggin che concilia scienza e spiritualità e gli appunti di Munch, il grande pittore, che analizza temi a lui cari, quali l’amore e l’arte
“La luce che manca”
Nino Haratischwili – Marsilio
Sta per arrivare il nuovo secolo e in Georgia, come nelle altre repubbliche sovietiche, si levano voci che invocano l’indipendenza. In un periodo di grandi disordini, che per il piccolo Stato culmina nel caos assoluto, quattro ragazze crescono in uno dei tanti cortili del quartiere più vivace di Tbilisi. L’universo della loro infanzia è fatto di bucato profumato steso al sole, altalene arrugginite, un albero di melograno. Vivono in case con i balconi di legno intagliato, mangiano gelato alla crema e bevono gassosa al dragoncello. Le loro famiglie appartengono a ceti diversi, ma niente sembra scalfire la loro amicizia: né il primo amore tenuto segreto, né gli scontri sanguinosi per le strade o la guerra al confine, né la corruzione e la violenza che divorano il Paese, e neppure il razionamento del cibo o la continua mancanza di corrente. Qeto, Dina, Nene e Ira sono all’inizio di un legame che – ancora non lo sanno – le metterà fortemente alla prova. Sono e resteranno inseparabili, fino a quando un tradimento… Vent’anni dopo, ormai adulte, in tre si ritrovano a Bruxelles in occasione della retrospettiva fotografica di una di loro. Immagine dopo immagine, in quel mondo in bianco e nero le tre amiche rimaste ripercorrono un tempo che non c’è più, una storia privata che è anche la storia della Rivoluzione seguita al crollo dell’Unione Sovietica. Un romanzo corale che restituisce atmosfere e luoghi poco conosciuti, ma anche che racconta un mondo che cambia politicamente chiedendo indipendenza e giustizia. L’autrice Nino Haratischwili è nata e cresciuta proprio a Tbilisi, per poi trasferirsi con la famiglia in Germania a causa dei tumulti rivoluzionari del 1991. Andava solo alle elementari ma ricorda e racconta episodi che l’hanno coinvolta in prima persona: l’alternanza della luce, il razionamento del cibo, le rumorose cene organizzate dai genitori e i suoi amici, per passare del tempo insieme, per ridere e non pensare al difficile momento che stavano attraversando.
“Il desiderio di Dio. Chi non vorrebbe che esistesse?”
David Baddiel – Altrecose
David Baddiel sarebbe felicissimo se Dio esistesse, e ha passato un sacco di tempo a fantasticare su quanto sarebbe meglio sapere che in cielo c’è un papà supereroe in grado di scacciare la morte. Ma sfortunatamente per lui non c’è: Dio non esiste. O almeno è la conclusione a cui è arrivato lui: ed è proprio l’intensità con cui vogliamo credere che esista a provare la sua non-esistenza: è un desiderio così forte che non possiamo che trasformarlo in realtà. Anche lui, ammette Baddiel, desidera che Dio sia vero, ed è questa ammissione a rendere il libro più indulgente e più aperto a riconoscere il valore e il potere della religione, e di alcune religioni rispetto ad altre, rispetto a ogni altra invettiva di intellettuali e scrittori atei e ateisti. In questo breve saggio filosofico Baddiel (scrittore, sceneggiatore e regista britannico, noto anche come comico e presentatore televisivo), mette in mostra tutto il suo talento retorico e ironico e la sua capacità di mescolare aneddoti personali e ragionamenti, e dà da pensare in termini nuovi, e straordinariamente brillanti, sul più antico dei dibattiti. “Il desiderio di Dio” è una professione di ateismo, ma non dell’ateismo di chi afferma di non avere bisogno di consolazione di fronte alla prospettiva della morte. È, al contrario, un ‘ateismo riluttante’: quello di chi vorrebbe davvero che un Dio ci fosse, ma arriva alla conclusione che non ci sia. Tra aneddoti personali, stralci di conversazioni con credenti e non, citazioni dalle letture più svariate che spaziano dal new atheism al postmodernismo, dai social media alla fisica quantistica, David Baddiel affronta il discorso sull’esistenza di Dio da diverse angolazioni, mantenendo sempre il tono leggero e coinvolgente di una chiacchierata tra amici.
“La Sopracoscienza esiste. La vita oltre la vita”
Sans Segarra – Vallardi
Che cosa succede quando moriamo? Esiste la vita dopo la morte? Se davvero siamo fatti di carne e spirito, che fine fa l’anima quando non ci siamo più? Le domande esistenziali più difficili di sempre cercano ancora risposte. “La Sopracoscienza Esiste” è scritto da Manuel Sans Segarra, chirurgo, e Juan Carlos Cebrián, giornalista: il libro esplora le esperienze di pre-morte (NDE) e la natura della coscienza oltre il corpo fisico, offrendo una prospettiva scientifica e spirituale sulla vita e la morte. Le ricerche di Segarra sulle NDE, qui analizzate, sostengono che la morte non è la fine, ma un passaggio o una trasformazione. Con l’acronimo NDE (Near-Death Experience) si intendono quei fenomeni che si verificano in pazienti in cui è stata diagnosticata la morte clinica: arresto cardiaco, elettrocardiogramma ed elettroencefalogramma piatti per oltre venti secondi. Tutte le storie di pre-morte presentano elementi comuni: gli individui sentono di aver lasciato il proprio corpo fisico e lo osservano da una prospettiva esterna; hanno percezioni insolite; ‘sentono’ i pensieri altrui; riescono a spiegare, a posteriori, fatti che accadranno o che stanno accadendo in quel momento in altri luoghi; percorrono un tunnel buio verso una luce intensa; provano la sensazione di essere entrati in una dimensione diversa, un luogo di pace e grande bellezza; incontrano i loro cari defunti o altre persone. Gli autori cercano di riconciliare la razionalità scientifica con l’esperienza spirituale, sostenendo che ci sono prove scientifiche dell’esistenza di una dimensione spirituale. Esplorano la possibilità che la coscienza possa esistere indipendentemente dal corpo fisico, basandosi sulla fisica quantistica e su casi documentati di NDE. Il libro anche invita i lettori a superare la paura della morte e a riflettere sul significato della propria esistenza, offrendo una nuova prospettiva sulla vita e sulla morte. Una visione della vita e della morte che va oltre il paradigma scientifico tradizionale, suggerendo che la coscienza potrebbe sopravvivere alla morte fisica e che la morte potrebbe essere un ritorno a casa, un abbraccio con l’eterno ciclo della vita.
“Oltre l’invisibile.Dove scienza e spiritualità si uniscono”
Federico Faggin -Mondadori
“Dopo trentacinque anni di studio sulla coscienza, sono sicuro che esista un’unione profonda tra il mondo della scienza e quello della spiritualità, due mondi che spesso sono considerati incompatibili tra di loro. Mi auguro che questo libro possa rendere le mie idee più chiare e fruibili e che aiuti i lettori a orientarsi meglio nella realtà più vasta in cui scienza e spiritualità sono una sola disciplina che mostra la ricchezza, la bellezza e il significato dell’universo che possiamo creare insieme. Noi siamo luce, dobbiamo solo aprire gli occhi.” Federico Faggin ha deciso di andare oltre la materia, oltre il visibile e l’invisibile e di indagare la fisica dell’ineffabile: “L’avvento dell’intelligenza artificiale, combinato con i principi materialisti che considerano l’uomo una macchina classica, favorisce una atteggiamento che sta portando la società umana su una china pericolosa. Se ci consideriamo macchine, saremo prima o poi superati dalle macchine costruite da chi potrebbe controllarci. Per questo è necessaria una nuova scienza che includa la spiritualità e una nuova spiritualità che includa la scienza”. “Oltre l’invisibile” propone un nuovo sguardo sulle cose, una nuova teoria della realtà, una visione ottimista, che si ricollega alla filosofia che ha sempre affermato che non siamo solo corpo, ma che c’è qualcosa di più… All’origine di tutto c’è la coscienza, che è capacità che permette di conoscere, capire e attribuire un significato alle esperienze. Comprende anche la materia. “La coscienza è una proprietà fondamentale dell’universo. Esiste fin dall’inizio, prima della materia stessa. Non può essere originata dalla materia, perché la materia non ha la capacità di comprendere. E noi essere umani siamo parte integrante di un tutto. La nostra essenza è un campo quantistico cosciente e che ha libero arbitrio”.
Federico Faggin, fisico, inventore e imprenditore, fondatore la Federico and Elvia Faggin Foundation, un’organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza, è stato intervistato dal nostro direttore Vitalba Paesano sul tema dell’universo come interazione tra coscienza e materia. A questo link la video intervista completa
“Alpha e Omega e altri scritti”
Edvard Munch, oltre che straordinario pittore, è stato un notevole scrittore. Lo testimonia il vasto archivio di scritti, ricordi, riflessioni, visioni, aforismi o vere e proprie opere letterarie, da lui lasciato dopo la morte. Conosciute sotto il nome di “Diari”, queste annotazioni, edite in vita dall’autore solo in misura esigua, vengono frammentariamente citate nel contesto di mostre, cataloghi, saggi critici e opere cinematografiche. Il loro potere suggestivo, il tenore intellettuale ed emotivo e lo stile personale, conferiscono a questi scritti la stessa intensità dei dipinti. Questa nuova raccolta, curata da Marco Alessandrini dopo “Frammenti sull’arte” – si addentra ancor più in questo universo letterario, finora inedito in italiano. Contempla anche il breve e spesso citato poema in prosa, corredato da litografie, denominato “Alpha e Omega”. Attraverso una diversa prospettiva, costituita da narrazioni originali, l’arte scritta di Munch analizza temi a lui cari, quali la morte e la vita, l’amore e l’arte, la follia e l’angoscia.
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