Japanese Tea Garden, San Francisco

Pubblicato il 14 Settembre 2008 in , , , da Vitalba Paesano

E’ nel cuore del Golden Gate Park, il giardino giapponese di San Francisco, il più antico degli Stati Uniti. Nella cultura giapponese il giardino è considerato una delle più nobili forme d’arte: esprime, in uno spazio delimitato, l’essenza della Natura stessa, attraverso l’uso di piante appositamente selezionate e pietre sistemate in armonia con il terreno e il paesaggio. Spesso piante e pietre sono posizionate per esprimere un significato simbolico attribuito dalla tradizione, oppure per esaltare la bellezza stagionale dei diversi colori di piante e arbusti. Il Japanese Tea Garden di San Francisco è un giardino “da passeggio”, nel quale i visitatori restano incantati dalla successione di percorsi e ponticelli, dalla variabilità dei punti di osservazione di uno stesso stagno, dalla fioritura di ciliegi, azalee, magnolie orientali, camelie, pini, cedri e cipressi. Nella teahouse annessa al giardino si può bere una tazza di tè verde o al gelsomino e gustare i tipici “biscotti della fortuna”, offerti da graziose cameriere orientali in kimono, e introdotti nel 1914 dal pasticcere di Makoto Hagiwara.

Un po’ di storia

All’origine il Giardino giapponese si trovava nel Japanese Village presente alla Esposizione Internazionale della California del 1894, che fu costruito in quello che oggi è l’area per i concerti del Golden Gate Park. Interamente costruito da artigiani Giapponesi, il Villaggio rappresentava lo sforzo comune di unire le culture dell’Est e dell’Ovest. Gli ideatori di questo progetto furono M.H. de Young, direttore dell’esposizione, George Turner Marsh, importatore locale di merci d’arte giapponese, John McLaren, leggendario sovraintendente del Golden Gate Park e assistente tecnico dell’Esposizione. Sopra tutti Makoto Hagiwara, un vivave progettista di paesaggi. D’accordo con McLaren, fu Hagiwara a costruire il giardino e tutte le strutture attualmente esistenti.