“Elisa”, di Leonardo Di Costanzo

Pubblicato il 6 Settembre 2025 in Outdoor Cinema
Elisa

Elisa, trentacinque anni, è in carcere da dieci, condannata per avere ucciso la sorella maggiore e averne bruciato il cadavere, senza motivi apparenti. Sostiene di ricordare poco o niente del delitto, come se avesse alzato un velo di silenzio tra sé e il passato. Ma quando decide di incontrare il criminologo Alaoui e partecipare alle sue ricerche, in un dialogo teso e inesorabile i ricordi iniziano a prendere forma

Dice il regista: “Lʼidea del film è nata durante la scrittura e la realizzazione di “Aria ferma”, il mio film precedente, e, in un certo senso, ne rappresenta una continuazione. Se Aria ferma era un film sulle relazioni in carcere, lasciando fuori campo i crimini commessi dai detenuti, Elisa è invece la storia di un percorso interiore, quello di una donna che ha compiuto un atto di estrema violenza. Il film si ispira agli studi dei criminologi Adolfo Ceretti e Lorenzo Natali, che da anni conducono ricerche sullʼagire violento e sugli autori di crimini efferati, compresi quelli, come nel nostro caso, non derivanti da marginalità sociali, né da patologie psichiatriche. Crimini che colpiscono profondamente lʼimmaginario collettivo proprio perché commessi da persone apparentemente insospettabili. Elisa è un personaggio di cui percepiamo la sofferenza, ma anche la freddezza e la capacità avuta nel manipolare le persone a lei vicine. Seguendo la sua vicenda, oscilliamo tra la comprensione del suo percorso interiore e il rifiuto profondo verso chi è stato capace di compiere un atto tanto estremo”.


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