Generazioni a confronto sul palco del Franco Parenti di Milano

Generazioni a confronto, ma anche una sfida senza esclusione di colpi. Un confronto tra due opposte visioni della vita e del senso della Storia

Renato, vecchio partigiano e medaglia d’oro al valore della Resistenza, si trova sulla strada di Manuel, teppista di periferia con spiccate simpatie nazifasciste. Manuel, uscendo dal garage condominiale, in una manovra scellerata, investe con l’auto Renato e “tratta” con lui un periodo di assistenza domiciliare solo per evitare una denuncia. Comincia così una sfida senza esclusione di colpi, anzi, una partita a due che tra azzardi, bluff ed inganni assumerà poco per volta i contorni di un confronto tra due opposte visioni della vita e del senso della Storia.

Tutto si svolge in un interno, la stanza di Renato, mentre fuori la città con il suo caotico e bruciante ritmo consuma energie. Ma non c’è nulla di minimalista, perché nella stanza di Renato l’incontro e lo scontro verte sulle differenti posizioni morali dei tre personaggi o sull’accettazione indotta di uno di loro, sul loro passato e il loro presente in una società sempre più disgregata, dove sembra sempre più difficile trovare principi fondanti comuni.  Il testo vive sulle rimozioni del passato, sui sensi di colpa e su un orgoglio troppo superficialmente esibito.

In questo percorso ora aspro e diffidente, ora scanzonato e ironico, la comune ricerca di umanità e di verità li aiuterà a vincere le rispettive diffidenze rivelando le proprie debolezze e paure: il bilancio di una vita intera per l’uno, la mancanza di prospettive per il futuro per l’altro.

Confronto tra generazioni

L’inaspettato e improvviso ritorno a casa di sua figlia Aurora è, per Renato, l’evento che riapre la strada a dolorosi ricordi, ma anche alla speranza di una riconciliazione in cui ormai non credeva quasi più: li hanno separati trent’anni di silenzio e di lontananza ma, ancora prima di questo, la scelta di vita di Aurora e la decisione più difficile che un padre possa prendere. Nell’ultimo e più importante confronto della sua vita, Renato si trova a trasmettere a due generazioni così diverse e distanti tra loro un’eredità che oggi sembra ormai dispersa, fatta dei più alti ideali di libertà e di responsabilità.

Renato, Aurora e Manuel con le loro storie, le loro sconfitte, le loro illusioni e la loro voglia di riscatto sembrano diventare figure simboliche di un Paese che cerca di ritrovare il senso di sé. Il testo, mantenendo l’ambientazione  nel 2007, pur affrontando alcune importanti contraddizioni della società italiana e non censurando i momenti di commozione, ha tutte le caratteristiche della commedia, dotando i tre protagonisti di grande personalità, disincantata ironia e dialoghi vivaci e brillanti.

Dettagli dello spettacolo

Farà giorno” – fino al 28 gennaio 2024

Teatro Franco Parenti – Sala A

commedia in due atti di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi – regia Piero Maccarinelli – con Antonello Fassari, Alvia Reale, Alberto Onofrietti – scene Paola Comencini – musiche Antonio Di Pofi – produzione Teatro Franco Parenti

Orari: venerdì 19 Gennaio – 19:15 – sabato 20 Gennaio – 19:15 – domenica 21 Gennaio – 15:45 – martedì 23 Gennaio – 20:30 – mercoledì 24 Gennaio – 19:15 – giovedì 25 Gennaio – 20:30 – venerdì 26 Gennaio – 19:15 – sabato 27 Gennaio – 21:00 – domenica 28 Gennaio – 15:45

Prezzi: PRIMO SETTORE (file A–F) intero 30 € ; SECONDO SETTORE (file G–S) intero 22€; over65 15€; convenzioni 18€ GALLERIA (file T–ZZ) – intero 18€; over65 15€; convenzioni 15€

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Informazioni: 02 59995206 – biglietteria@teatrofrancoparenti.it

 

 

redazione grey-panthers:
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