Divorzi grigi – dalla parte di lui

DIVORZI GRIGI – DALLA PARTE DI LUI

Lei è una vecchia strega vizza che pensa solo alle pulizie della casa e ai nipotini, ha i capelli bianchi tendenti al giallo topo stinto, è sciatta, poco interessante: la solita vecchia moglie, insomma. In casa indossa sempre un grembiule a fiori con i bottoni davanti come quello che aveva perennemente addosso la prozia Ernestina, vegliarda che ogni tanto da bambino ti costringevano ad andare a trovare. Tu passavi l’intero pomeriggio a rincorrere farfalle mentali cercando di astrarti dalle geremiadi di quella ossuta creatura: parlava sempre delle sue malattie, ma è morta a 98 anni.

Comunque puoi far annullare il matrimonio dalla Sacra Rota per vizio di forma: tu oggettivamente quando hai sposato quella bella ragazza non sapevi che sarebbe diventata il clone della prozia Ernestina, e lei evidentemente te l’ha nascosto.

Quando uscite insieme ti sembra di portare a spasso la nonna. Hai provato a portarla a teatro, lei ha detto che non vedeva bene il palco e che le sedie erano scomode. L’hai portata al cinema, ha detto che i troppi effetti speciali le facevano girare la testa. Ai Caraibi, troppo caldo. In Sardegna, troppo vento. In montagna, troppo freddo. A Parigi, troppa gente. A Roma, troppe rovine. Eppure tra le rovine una come lei dovrebbe sentirsi a casa.

Allora non vai più da nessuna parte e ti sei rifugiato negli hobby e nella televisione. Vivi di bricolage e di sceneggiati inguardabili. Ti sei trovato un circolo culturale che di culturale ha che si va in giro a mangiare nei bei ristorantini, e poi fai il volontariato alla casa di riposo, così ti senti un boy scout.

Ti piacerebbe una donna più giovane, questo è il fatto. Alla tele si vedono questi vecchietti circondati da ragazzine. Loro sì, perché tu no? Pensi alla ragazzina senza rughe. Ma davvero la vorresti? Dovresti metterti in discussione, raccontare la tua vita, dimostrarti attivo? Ne hai davvero voglia, di raccontare la tua vita, di mostrarti un uomo pieno di vitalità tutto il tempo, quando vorresti startene seduto in poltrona a leggere il giornale?

Dopo appena quarant’anni di convivenza, lei è diventata una pizza. A te è sempre piaciuta la pizza. Vivresti di pizza.

Leggere il giornale con la solita anziana moglie al proprio fianco a volte ha il suo perché. A volte no. Lei ha avuto anni per pensare a se stessa mentre tu lavoravi, e tutto questo pensiero non si è rivelato costruttivo né dirimente, anzi. Ha pensato a se stessa e ora che tu sei finalmente presente pare lei si senta in diritto di dismettere le meningi, e di appiopparti ogni preoccupazione familiare, per insignificante che sia. Te la sta facendo pagare? Il sospetto viene. Lei ti vomita addosso problemi critici e cronici che tu nemmeno immaginavi, e che forse nemmeno esistevano. Sembrano inventati giusto per scocciarti, a dire il vero. Non sai se restare o se, come uno che conoscevo, andartene con il cane. Dipende dalla pesantezza del grembiule della zia Ernestina, che più che un abito è un modus pensandi. Per alcuni è un mantello soffocante, per altri una soffice veste sotto la quale trovare la pace. Non eterna, ovviamente, perché sai che se almeno tu dovessi morire la situazione sarebbe meno asfittica. Ma tu non devi morire, e quindi perché ti devi sobbarcare tutto questo peso?

Vedi le donne giovani e ti piacerebbe avere l’upgrade della vecchietta cui sei solito accompagnarti. Chi non vorrebbe avere una compagna giovane? Ovvio che una moglie giovane vuole dei figli, e quindi tu potresti magari diventare il padre di creature dell’età dei nipoti. Vuoi essere nonno dei bambini della tua stirpe, e arrancare dietro una trentenne?

Se ti va, accomodati. Così va il mondo. Sicuro che la solita vecchia moglie sia da rottamare? Sicuro?

Trascorrere la vecchiaia con uno che conosci e che della vita ne sa quanto te potrebbe non essere un disvalore. Dipende dallo spessore della persona con cui hai scelto di condividere la giovinezza e la maturità, e dal tuo, di spessore, non dimenticarlo. Lei è cambiata e urge scappare. Bene. E tu, quanto sei cambiato?

L’elasticità di pensiero non è un valore della giovane età, ma delle menti allenate a pensare. Non valutarti il più allenato della coppia, prima di aver messo alla prova la controparte. Rifletti, dai alla zia Ernestina la possibilità di stupirti, prima di abbandonala al suo grembiule a fiori. Questi fiori, dopo decenni di sovraesposizione, ti sono davvero insopportabili alla vista?

 Contributo di Clementina Coppini

Clementina Coppini: scrive più o meno da quando aveva sei anni, un po’ come tutti. Si è laureata in lettere classiche ma non si ricorda bene come ci sia riuscita. Scrive su Giornalettismo, il Cittadino di Monza (la sua città), El-Ghibli, www.grey-panthers.it e su un paio di giornali cartacei. Ha pubblicato tanti libri per bambini, qualche romanzo come feuilleton su Giornalettismo, un romanzo con Eumeswil e adesso le è venuta questa idea del romanzo in costruzione. Ha una famiglia, due figli, un gatto e si ritiene, non è chiaro se a torto o a ragione, una discreta cinefila e una brava cuoca. Va molto fiera delle sue ricette segrete, che porterà con sé nella tomba.
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