L’inadeguatezza e le bugie dell’uomo ne “L’Avversario” all’Elfo Puccini, di Milano

Teatro Elfo Puccini

“L’Avversario” – dal 25 novembre al 4 dicembre

di Emmanuel Carrère – una lettura scenica di Invisibile Kollettivo: Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman – traduzione Eliana Vicari Fabris – luci Roberta Faiolo, suono Giuseppe Marzoli – produzione Teatro dell’Elfo con il sostegno di ERT – Emila Romagna Teatro Fondazione

La compagnia di Invisibile Kollettivo continuano a indagare, sul palco del Teatro Elfo Puccini di Milano, tra le pieghe dell’identità personale e collettiva. “L’avversario”, in scena da venerdì 25 novembre a domenica 4 dicembre, è una coinvolgente e vivace lettura scenica tratta dall’omonimo successo di Emmanuel Carrère. Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone e Elena Russo Arman entrano ed escono dai diversi ruoli in un allestimento volutamente straniante, che ci porta a essere testimoni dell’enigmatica vicenda di Jean-Claude Romand, un uomo (forse) senza identità che per diciotto anni ha vissuto mentendo, non è mai stato ciò che diceva di essere ma neppure qualcun altro. L’enigma di un uomo che ha mentito per diciotto anni, per poi trasformarsi in un assassino poco prima di essere scoperto. Lo spettacolo, fedele al romanzo, percorre il confine tra realtà e finzione, le zone della nostra psiche capaci di farci credere alle nostre bugie. Sul palcoscenico il mistero del protagonista è marcato dalla sua assenza, un vuoto attorno al quale si agitano i personaggi che hanno partecipato inconsapevoli alla sua messa in scena.

Il 9 gennaio 1993, nella Francia orientale, Jean-Claude Romand ha ucciso moglie, figli e genitori. Poi ha tentato, invano, di suicidarsi. Le indagini che sono seguite al suo gesto hanno rivelato che non era un medico come aveva sempre sostenuto e, cosa ancora più difficile da credere, non era nient’altro. Mentiva da diciotto anni, ma l’identità fittizia che si era costruito non copriva nulla. Quando stava per essere scoperto, ha preferito sopprimere tutte le persone di cui non avrebbe mai potuto reggere lo sguardo e, per questo, è stato condannato all’ergastolo.
Questa storia è diventata il punto di partenza per indagare un disagio che ha a che fare con il senso di inadeguatezza rispetto alla realtà che ci circonda, con il sentirsi sempre non all’altezza delle richieste che ci arrivano dall’esterno, con l’incapacità di fare i conti con l’altro, con i suoi desideri, con quello che ci si aspetta da noi.

Orari: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 21 – sabato ore 19.30 – domenica ore 16.30

Prezzi: a partire da euro 16.50

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Informazioni: whatsapp 333.20.49021 – biglietteria@elfo.org

 

foto Laila Pozzo

 

redazione grey-panthers:
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