Vacanza slow travel in Olanda, tra percorsi a vela e passeggiate in bicicletta

Il modo più ecologico e divertente per conoscere i Paesi Bassi. Dalle città d’arte alla natura incontaminata delle sue isole

Paese di biciclette e di mulini vento, l’Olanda. Ma il vento è anche il “motore” delle barche a vela e gli olandesi amano molto questo modo di vivere il mare. Inoltre i mille canali che solcano il territorio, un tempo usati a scopi difensivi, per il trasporto o l’irrigazione, oggi hanno principalmente una funzione turistica e permettono di viaggiare in lungo e in largo in modo ecologico. Stesso discorso per le due ruote, altra grande passione nazionale. A disposizione dei cicloturisti c’è una rete capillare di piste che permette a sua volta di spostarsi in assoluta sicurezza e in ambienti spesso di grande pregio artistico o fascino naturale. In più, essendo il paese totalmente pianeggiante, ogni percorso è alla portata di tutti. E se proprio si teme di non farcela, le bici elettriche a “pedalata assistita” possono ovviare il problema senza togliere nulla al divertimento. Nota per le sue città d’arte (Amsterdam, L’Aja, Utrecht, Leida, Delft), per i suoi pittori le cui opere attirano nei musei milioni di visitatori ogni anno, l’Olanda ha anche un aspetto rurale e naturalistico non indifferente, specie nella sua parte settentrionale e nelle sue coste nordorientali. Non solo: anche le città, se viste dall’acqua o da un sellino, si mostrano nel loro volto più bello. Ecco allora che l’abbinata bici-barca a vela è uno dei modi migliori per conoscere questo paese, sia per chi vi arriva la prima volta, sia per chi già lo conosce, ma desidera gustarlo in modo diverso

LA CASA DELLE FOCHE La cittadina di Enkhuizen è il punto d’appoggio ideale per una crociera nell’IJsselmeer, golfo del Mare del Nord chiuso negli anni ’30 del ‘900 dalla Grande Diga, lunga 32 km. Nel nucleo antico della città, case d’epoca, canali, chiese e porticcioli per ogni tipo di imbarcazione, pronte a sfidare le onde. Oltrepassata la Grande Diga, si stende il cordone delle Isole Frisone Occidentali, un mondo a parte, governato dall’acqua, dalla sabbia e dalle maree. Un ecosistema perfetto dove uomo e natura convivono da secoli in armonia. Texel è l’isola più grande e variegata: 30 km di arenile, sette villaggi incantevoli e la natura magnifica del Parco Nazionale delle Dune di Texel, da godere appieno pedalando. L’isola ospita anche Ecomare dove si possono ammirare molti esemplari di fauna locale come foche comuni, foche grigie e marsuini. Nella struttura funziona anche una specie di clinica in cui i pinnipedi malati o feriti vengono curati e poi rimessi in libertà al termine della convalescenza. Interessante anche l’aspetto gastronomico di Texel, con la Skuumkoppe, una speciale birra del posto, il formaggio e l’agnello, le cui carni sono naturalmente saporite in quanto il bestiame si nutre di erba salmastra. Altri prodotti tipici sono il cioccolato, il gelato e il liquore Juttertje, a base di erbe aromatiche.

IL RITO DEL FORMAGGIO Il giovedì ad Alkmaar i negozi restano aperti fino a sera inoltrata perché il giorno dopo, in piazza Waagplein, si tiene il tradizionale Mercato del formaggio. Con le stesse modalità consolidate nei secoli, da quando tutto è iniziato, nel 1365. La mattina presto le oltre 2.200 forme, equivalenti a 30mila kg, vengono collocate in lunghe file e gli ispettori e i commercianti controllano che siano perfette alla vista, in attesa dei compratori. A partire dalle 10 si entra nel vivo delle contrattazioni e le forme prendono il via, spostate da personaggi caratteristici di questo mercato: i portatori dal tipico abito bianco con le loro “slitte” sorrette da cinghie a spalla. Anche i collocatori, i tiratori e i responsabili della pesatura sono figure molto importanti. Tutti appartengono a una corporazione che mantiene viva la tradizione. Un vivace spettacolo da non perdere. Inoltre anche Alkmaar è una tipica “città di canali” olandese con magnifici edifici, bei negozi e molti locali: dai caffè d’atmosfera ai bar più trendy e moderni. Nella gotica cattedrale di San Lorenzo può poi capitare di assistere a un concerto d’organo su uno dei due magnifici strumenti del XVI sec. conservati fino a oggi.

ATMOSFERE D’ANTAN Amsterdam, la capitale, non ha certo bisogno di troppe parole. La sua fama di città accogliente, dinamica, libera e ricca di tesori storico-artistici è ampiamente meritata. Nessuno resta deluso, per quanto breve possa essere il soggiorno. Nei dintorni della città, nel cosiddetto triangolo storico comprendente le cittadine di Hoorn, Medemblik ed Enkhuizen, si entra invece in un’atmosfera d’altri tempi. Compreso il tronco ferroviario dove è ancora in servizio un treno d’epoca a vapore perfettamente restaurato. Infine c’è l’Olanda rurale, quella delle fattorie nei polder (i terreni strappati al mare) e dei mulini a vento, e l’Olanda dei villaggi di pescatori come Volendam, costituito da casette raggruppate attorno al porticciolo. Se si è fortunati, si può incappare in un complesso musicale che esegue brani di Palingsound (letteralmente suono dell’anguilla), un genere musicale tipico di qui. Edam è una piccola cittadina ricca di case d’epoca, ponti, piazze e chiese con una secolare tradizione casearia. I Magazzini del formaggio, risalenti al ‘600 e affacciati su un pittoresco canale, sono ancora utilizzati per esportare questo prodotto in tutto il mondo. Hoorn ci riporta invece ai tempi d’oro della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, epoca testimoniata ancora da numerosi monumenti, chiese e palazzi.

L’operatore milanese Bicinvaligia (tel. 02324247 oppure 3485921187 www.bicinvaligia.it) propone un tour in Olanda di 8 giorni in bici più battello. Tre le date: 27 luglio-3 agosto, 3-10 agosto e 10-17 agosto. Quote per persona: 790 euro in cabina doppia più 125 euro a persona (adulti) per cambusaggio. Voli per e da Amsterdam esclusi

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Auro Bernardi: Nel 1969, quando ero al liceo, il film La Via Lattea di Luis Buñuel mi ha fatto capire cosa può essere il cinema nelle mani di un poeta. Da allora mi occupo della “decima musa”. Ho avuto la fortuna di frequentare maestri della critica come Adelio Ferrero e Guido Aristarco che non mi hanno insegnato solo a capire un film, ma molto altro. Ho scritto alcuni libri e non so quanti articoli su registi, autori, generi e film. E continuo a farlo perché, nonostante tutto, il cinema non è, come disse Louis Lumiére, “un'invenzione senza futuro”. Tra i miei interessei, come potrete leggere, ci sono anche i viaggi. Lo scrittore premio Nobel portoghese José Saramago ha scritto: “La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna ricominciare a viaggiare. Sempre”. Ovviamente sono d'accordo con lui e posso solo aggiungere che viaggiare non può mai essere fine a se stesso. Si viaggia per conoscere posti nuovi, incontrare altra gente, confrontarsi con altri modi di pensare, di affrontare la vita. Perciò il viaggio è, in primo luogo, un moto dell'anima e per questo è sempre fonte di ispirazione.
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