A Marsala, una retrospettiva su Ugo Attardi

“L’erede selvaggio” è il titolo del romanzo con cui Ugo Attardi vinse nel 1971 il Premio Viareggio. Quel titolo diventa sottotitolo della grande retrospettiva che l’Ente Mostra di Pittura “Città di Marsala”, in collaborazione con l’Archivio Ugo Attardi, propone all’ex Convento del Carmine di Marsala fino al 15 gennaio 2012.

Curata da Sergio Troisi, si tratta della prima retrospettiva che prende in considerazione tutti gli ambiti della produzione artistica di uno degli artisti più versatili del secondo Novecento italiano: pittura, scultura, grafica e, naturalmente, letteratura e giornalismo. “L’erede selvaggio” racconta dell’infanzia e della formazione siciliana dell’artista, nato in Liguria. Il peso di questa “sicilianità”, intesa come eredità, stimolo culturale e impegno sociale, si avverte in tutta la produzione di Attardi, che sa attraversare un secolo complesso dell’arte italiana ed europea secondo un proprio originale percorso. Si va dal raro gruppo di dipinti non figurativi della fine degli anni Quaranta, alle ricerche degli anni Cinquanta e oltre. In particolare la mostra ripropone, dopo decenni, opere capitali della sua produzione, come i dipinti monumentali “Crocifissione a Saragozza” (1964-’65) e “Gli assassini”. E’ una occasione rara di confrontarsi con opere importanti della storia dell’arte italiana del secondo Novecento che, all’epoca della loro prima apparizione, suscitarono un intenso dibattito critico. Ai dipinti è affiancata una ampia scelta dell’attività grafica di Attardi (disegni e incisioni) e una selezione delle opere scultoree tra cui l’imponente “Cotes o la bellezza dell’Occidente”.

 

L’Erede selvaggio

Marsala, Convento del Carmine- Pinacoteca Civica (Piazza Carmine,1), fino al 5 gennaio 2012

Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19. Chiuso il lunedì

Biglietto d’ingresso: euro 3,00.

redazione grey-panthers:
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