Idroterapia, la piacevole alchimia di curarsi con le acque

Le terapie che prevedono l’utilizzo delle proprietà dell’acqua risalgono all’antichità e poggiano su precisi principi scientifici e su riconosciute proprietà chimico/fisiche dell’acqua stessa.

Già nell’antichità questo elemento era considerato “fondamento di vita” ed erano riconosciute sorgenti con specifiche proprietà terapeutiche. I poemi omerici e autorità quali Talete, Ippocrate e Galeno descrivevano i benefici delle cure termali attraverso acqua e fanghi.

È stato comunque Sebastian Kneipp nella seconda metà dell’Ottocento a identificare le varie proprietà alle base di specifiche attività terapeutiche delle acque e a fondare l’Idroterapia Moderna.

I trattamenti idroterapici sono generalmente somministrati in specifiche strutture dette “Centri SPA” che è l’acronimo della definizione latina  “Salus Per Aquam”: “la salute attraverso l’acqua” . Tuttavia, sebbene l’idroterapia sia nata nella notte dei tempi, riteniamo che ancora oggi esista una certa confusione tra i trattamenti proposti. La conoscenza della loro corretta classificazione e gli usi terapeutici acclamati dalla scienza sicuramente aiutano a orientarsi al meglio nel mondo dell’offerta delle cure termali e a scegliere in base ai propri bisogni di salute. Vediamo, quindi, come vengono classificati tali trattamenti:

  • Balneoterapia. Si tratta di immersioni in acqua, idromassaggio, docce, ginnastica vascolare, iniezioni di acqua minerale. Appartiene a questa categoria L’idrokinesiterapia (letteralmente “terapia del movimento in acqua) che ha ottenuto ottimi risultati nella cura di patologie neuromotorie e nella pratica riabilitativa.
  • Peloidoterapia. Prevede l’impiego terapeutico di peloidi, prodotti naturali che risultano da una mescolanza di un’acqua minerale o marina con materiale di provenienza animale, vegetale o minerale. La fangoterapia è la forma più comune, che prevede l’utilizzo dei fanghi.
  • Terapia Inalatoria. E’ la classica terapia con aerosol effettuata con acque caldo-umide, minerali, sulfuree. Può prevedere insufflazioni, ad esempio quelle timpaniche, o specifiche manovre quali politzer crenoterapico solfureo con deglutizioni narici chiuse realizzate con acqua sulfurea. Può essere anche utilizzato il cateterismo tubarico pe l’insufflazione endotimpanica di acque termali attraverso la tuba di Eustachio.
  • Terapia Idropinica. Ovvero la somministrazione di acqua minerale per bibita, sfruttando le sue caratteristiche organolettiche.

A queste vanno aggiunte Terapie Specifiche che prevedono irrigazioni vaginali, nasali, orali, intestinali o rettali.

Studi scientifici hanno dimostrato che la terapia SPA, nelle sue varie versioni, può essere molto utile in molteplici patologie e i suoi benefici sono riconosciuti dal Sistema Sanitario Nazionale.

Tra le patologie nelle quali la terapia termale è sicuramente di aiuto ricordiamo:

  • Malattie Otorinolaringoiatriche e delle Vie Respiratorie
  • Malattie Cardiovascolari, soprattutto i postumi di flebopatie di tipo cronico o insufficienze venose
  • Malattie Ginecologiche
  • Malattie dell’Apparato Urinario, specialmente la calcolosi delle vie urinarie;
  • Malattie Gastroenteriche, come la dispepsia gastroenterica o biliare e la sindrome dell’intestino irritabile con stipsi.
  • Malattie Reumatiche quali l’osteoartrosi o i reumatismi extra-articolari.
  • Riabilitazione Neuro-Motoria e post-intervento osteo-articolare.
  • Malattie Dermatologiche, soprattutto la psoriasi e la dermatite seborroica ricorrente

 

Di fatto, oggi si sa che specifiche terapie SPA possono avere:

  • Effetti Analgesici
  • Azione Miorilassante
  • Effetti sulla Microcircolazione Vascolare
  • Azione sul Sistema Immunitario
  • Stimolazione Neuro-Ormonale
  • Modulazione Metaboliche

Studi molecolari hanno dimostrato, infatti, che la Balneoterapia svolge la sua azione mediante stimolazione fisica (pressione idrostatica, temperatura) e chimica (pressione osmotica e attività metabolica) causata dalle molecole presenti nell’acqua. Tale terapia o la Peloidoterapia (terapia con fanghi) stimola inoltre la produzione di Beta-Endorfine che modulano la produzione di ormoni quale il Cortisolo.

In aggiunta a questo, sono stati evidenziati anche effetti di queste terapie sulle molecole mediatori dell’infiammazione (Prostaglandine, Interleuchine, Fattore di Necrosi Tumorali).

Acque ricche di specifiche molecole possono inoltre influenzare la sintesi proteica e facilitare il metabolismo di via metaboliche (in particolare la via degli Insulin-Like Growth Factors) coinvolte nella prolificazione cellulare e la crescita dei tessuti e ridurre gli effetti deleteri dei Radicali Liberi dell’Ossigeno. Particolarmente studiate sono state le acque solfuree che hanno mostrato un effetto antiinfiammatorio e rigenerativo delle mucose e della cute. Recenti dati hanno inoltre evidenziato l’interazione tra specifiche molecole contenute nell’acqua e la microflora cutaneo con ottimi risultati sulla modulazione immunologia locale.

La conoscenza delle caratteristiche chimico/fisiche dell’acqua (che sono alla base dei meccanismi chimico/fisico/molecolari attraverso cui questo elemento esplica azioni curative)  e la conoscenza della fisiopatologia delle varie sindromi rendono l’Idrologia Medica una specializzazione medica completa che richiede una ottima preparazione in un campo che solo apparentemente sembra semplice e e che è ricco invece di funzionalità e aspetti

In base a queste conoscenze è possibile scegliere  strutture SPA con una attenta e documentata preparazione medica in grado di soddisfare i bisogni di salute di persone di ogni età e stato fisico.

 

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Evasio Pasini:
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