Conosci il principio attivo Prantopanzolo?

Farmaco essenziale di classe A, erogato gratuitamente al cittadino nei casi previsti dalle note 1-48 dell’AIFA
Ricetta medica obbligatoria
Compresse gastroresistenti da 20 mg

A che cosa serve

Trattamento dell’ulcera gastrica e duodenale; prevenzione dell’ulcera da farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) e della sindrome di Zollinger-Ellison.

Quanto ne serve

Il trattamento dell’ulcera gastrica benigna prevede l’assunzione di 40 mg al giorno, in un’unica dose, per 4-8 settimane.
Contro l’ulcera duodenale sono necessarie dosi di 40 mg al giorno, in un’unica dose, per 2-4 settimane.
In presenza di sindrome di Zollinger-Ellison e altre malattie legate all’ipersecrezione gastrica il dosaggio medio è di 80 mg al giorno (fino a 160 mg), in una o più somministrazioni.
Per il controllo del MRGE sono necessari 20-40 mg al giorno in un’unica dose per 4-8 settimane, seguite da terapia di mantenimento con 20 mg al giorno. Prevenzione dell’ulcera da FANS: 20 mg al giorno per tutta la durata del trattamento antinfiammatorio.

Come e quando si prende

Si assume con un pò d’acqua, al risveglio, 30-45 minuti prima della colazione o secondo indicazione medica.

Effetti indesiderati, controindicazioni, interazioni

Pantoprazolo è un farmaco della classe degli inibitori della pompa protonica (PPI), composti assolutamente preziosi che hanno permesso di trattare efficacemente e in modo pressoché definitivo le malattie dello stomaco legate all’aumento della secrezione acida, evitando nella maggior parte dei casi il ricorso alla chirurgia.

Sono generalmente molto ben tollerati. I principali effetti indesiderati si limitano a disturbi gastrointestinali lievi.

Soprattutto quando vengono usati per il trattamento dell’ulcera gastrica, prima di iniziare l’assunzione è essenziale escludere la presenza di tumore dello stomaco effettuando una gastroduodenoscopia (EGDS) con biopsia delle lesioni.

Vanno impiegati con cautela in soggetti con alterazioni della funzionalità del fegato e in gravidanza.

I PPI possono interferire con numerosi farmaci. Per evitare inconvenienti è fondamentale segnalare al medico tutti i medicinali da prescrizione e da banco (OTC), i prodotti fitoterapici e gli integratori che si stanno assumendo o che si vorrebbe utilizzare.

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redazione grey-panthers:
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