Il punto di vista degli Italiani che usano lo SPID, in una ricerca del Politecnico

dott. Giorgia Dragoni

Una significativa ricerca del Politecnico di Milano ha raccolto il punto di vista degli Italiani che usano lo SPID. Ne parliamo con Giorgia Dragoni, direttore dell’Osservatorio Digital Identity, che ha realizzato lo studio

Quali sono le modalità di accesso tramite SPID preferite dagli Italiani che lo usano? Quali i punti di debolezza incontrati dagli utenti  nel processo di riconoscimento? Quali sono infine gli elementi di maggior gradimento dell’esperienza degli utenti di SPID?

Abbiamo girato queste e altre domande alla dottoressa Giorgia Dragoni, Direttore dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico che ha condotto questo primo studio, molto utile anche per capire come e se cambieranno gli strumenti della nostra identità digitale. Mesi fa, all’approssimarsi della scadenza degli accordi con i Provider delegati a rilasciare lo SPID, era stata ventilata la possibilità che lo SPID sparisse, sostituito da un uso più diffuso della CIE, la Carta d’Identità Elettronica, che peraltro non tutti hanno ancora nel nostro Paese. Dopo le difficoltà dei cittadini digitali ad approcciarsi alla registrazione e all’uso dello SPID, l’idea di arrivare a considerare l’esperienza una” fatica inutile” aveva provocato non poco allarmismo, disagio e irritazione.

Gli Italiani che usano SPID: migliorare la grafica delle App a vantaggio di tutti

Approfondendo la modalità risultata più critica in termini di tasso di successo, ovvero la generazione di un codice OTP nell’app del proprio IdP, si evidenzia una differenza tra i diversi IdP rispetto all’efficienza di questa procedura. È possibile quindi affermare che le scelte di design di alcune app impattano sulla qualità dell’esperienza complessiva con il sistema SPID offerta agli utenti. Questo non avviene invece per modalità più standard, come la ricezione di notifiche push o SMS con OTP, per le quali non si evidenziano differenze significative tra i provider. Questo significa che la qualità del design può essere ancora modificata a vantaggio della usability di tutti gli utenti di SPID, senior e giovani compresi

Gli Italiani che usano SPID: piace di più l’sms che genera l’OTP

Nel primo test di accesso a SPID, sia da smartphone sia da desktop, è stato chiesto agli utenti di utilizzare la modalità di autenticazione preferita e abituale. In entrambi i casi, la modalità di riconoscimento preferita risulta essere la ricezione di una notifica push sull’app del proprio IdP: viene infatti scelta nel 47% delle sessioni via smartphone e nel 49% di quelle via desktop. Durante l’accesso via desktop, la seconda modalità preferita risulta essere la scansione di un QR code (scelta nel 37% delle sessioni), e infine la generazione di un codice OTP nell’app del proprio IdP (13% dei casi). Da smartphone, invece, le altre modalità preferite sono la ricezione dell’SMS con il codice OTP (19%) e la generazione del codice OTP tramite l’app del proprio IdP (18%). Nel 16% delle sessioni, gli utenti – in questo caso esclusivamente di Poste Italiane, unico provider a offrire questa possibilità – hanno scelto il reindirizzamento automatico all’app dell’IdP. NB: In questa analisi sono stati inclusi solo i provider che mettono a disposizione almeno due modalità di autenticazio

 

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
Related Post