TREGUA SUI MERCATI, MANOVRA LAMPO. Entro venerdì il voto

Le aperture

Europa: “Tremonti stavolta ascolta, ma l’emergenza continua”, “Dialogo con il Pd: la manovra entro venerdì. Poi serve un nuovo governo”.

Il Riformista, sulla manovra: “Via libera”, “Napolitano imprime la svolta decisiva alla ‘coesione nazionale’ che ferma il baratro sui mercati. La maggioranza rinuncia alla fiducia, l’opposizione all’ostruzionismo. Lunedì l’ora della verità su governo e governissimo”.

Corriere della Sera: “Tregua sui mercati, manovra lampo”, “Accordo Tremonti-opposizioni su tempi e alcune modifiche. ‘Voto entro venerdì’. Valore: 65 miliardi. Le novità sulle pensioni, tagli a deduzioni e detrazioni fiscali”. A centro pagina: “Legge sul biotestamento. Non saranno vincolanti le disposizioni del malato”, “Il testo passa alla Camera. Il no dell’opposizione”.
E poi, con foto: “Trappola talebana uccide un parà”. In taglio basso: “La P4 spiava il pm dell’inchiesta”. Ovvero: Luigi Bisignani avrebbe intercettato mail e conversazioni per creare dossier.

La Repubblica: “Manovra, il piano-privatizzazioni”, “Tremonti vede maggioranza e opposizione. Plauso del Colle. Stato ed enti locali potranno vendere le spa e liberalizzare entro sei mesi”, “Accordo sulle modifiche, il voto venerdì” per la manovra, “Paura in Borsa, poi il recupero”. A centro pagina, foto di Roberto Marchini, il soldato morto in Afghanistan, “ucciso da una mina, è il quarantesimo caduto italiano”. In taglio basso: “Passa il biotestamento, addio diritto di scelta”.

L’Unità punta sulla bufera che ieri ha colpito i mercati italiani: “Attacco respinto. Per ora”. E sottolinea “il ruolo di Napolitano”: “il capo dello Stato esprime ‘vivo apprezzamento’ per il dialogo. Ripresa in Borsa, su i tassi dei Bot”, “La scelta dell’opposizione. Incontro Tremonti-Finocchiaro: tempi rapidi per la manovra. Bersani: il premier non dà fiducia”. A centro pagina: “Chi paga la crisi”. Con interviste a Susanna Camusso, Giuliano Poletti, Matteo Colaninno e Ivan Malavasi. In prima il quotidiano lancia un appello, prima firma Moni Ovadia: “L’Unità dice no al ‘carcere’ per i migranti innocenti”.

Il Sole 24 Ore: “Tregua sui BTp, la Borsa recupera”, “Rendimenti BoT al 3,67% ma la domanda tiene. Bond irlandesi ‘spazzatura’”, “Tensione alta, ma crollo evitato dalle voci di acquisti di titoli da Francoforte: spread sotto i 300 punti”. In taglio basso: “Manovra lampo, stock options frenate”, “Alt alle agevolazioni sui superbonus, spalmato il bollo sui titoli, salta la stretta sugli ammortamenti”, “Patto bipartisan: accordo per approvare le misure in tre giorni, saldi rafforzati”.

Il Giornale: “Chi vuole incastrare Tremonti?”, “Il ministro tirato ancora in ballo nel caso Milanese: vogliono infangarlo per destabilizzare mercati e politica. Silvio e il governo respingono da soli l’attacco alla Borsa. L’opposizione fa l’ipocrita: voterà (contro) la manovra in fretta. Più per andare al mare che per il bene del Paese”.

Libero: “Ma che sinistra d’Egitto”, con foto di Pierluigi Bersani ieri a Piazza Tahrir. E si spiega nei titoli: “In barba agli appelli di Napolitano, il Pd voterà contro la manovra e vuol la testa di Silvio. E Bersani al Cairo si spaccia già per il prossimo premier. Il governo migliora la legge e placa la speculazione con la ‘ricetta Libero'”. (Ovvero, alleggerisce l’imposta di bollo sui Bot e i tagli alle pensioni, imponendo ‘sacrifici sugli assegni pensionistici solo a partire da 2.400 euro, ndr).

La Stampa: “‘Manovra, sì entro venerdì”, “Novità sulle pensioni: dal 2012 si allunga di un mese l’età per lasciare il lavoro. Cambia l’imposta di bollo sui depositi titoli. Rispuntano alcune privatizzazioni”. A centro pagina, un grande riquadro per le foto dei quaranta militari caduti in Afghanistan.

Il Fatto apre con l’inchiesta P4: “Guardia di Finanza, soffiate e intrighi”, “A Mediolanum venivano avvertiti delle ispezioni, dice un ufficiale delle Fiamme Gialle ai pm. Tremonti pedinato, nuove rivelazioni”. “Nel computer di Bisignani trovato anche un programma con cui il faccendiere intercettava. Papa, l’affare del nucleare e le crociere”. In taglio basso sulla bufera in Borsa: “Tregua, ma i mercati chiedono lacrime e sangue”, “Qualcuno comincia a comprare debito italiano. Riappare Berlusconi: ‘Momento difficile, serve unità’. L’opposizione incontra Tremonti”.

Manovra, opposizione, inchieste.

Il notista politico del Sole 24 Ore Stefano Folli sottolinea come il rapido sì alla manovra sia soprattutto un successo dei richiami alla coesione nazionale del Capo dello Stato. A Berlusconi, invece, alla lunga il tema della coesione nazionale, provoca sospetto: “l’insistenza con cui il Pd (vedi D’Alema) gli chiede di dimettersi subito dopo il voto del Parlamento, non gli sembra solo una posizione di bandiera. Dietro una richiesta in sé irricevibile, il premier vede un’operazione in corso per arrivare a quella sorta di governo tecnico di cui sono piene le cronache”.
Il Giornale scrive: “gli illusi del governo tecnico si aggrappano a Napolitano”, “Il capo dello Stato invoca la ‘coesione nazionale’: tanto basta a scatenare i soliti golpisti. Da Prodi a Monti, ecco chi sogna di spodestare il Cavaliere”.
“Le opposizioni hanno fatto la loro parte, consentendo l’approvazione di una manovra che non condividono, ma che a questo punto è diventata la condizione minima di tenuta del Paese”, in un quadro di emergenza: lo sottolinea Claudio Sardo, neodirettore de L’Unità, nell’editoriale in cui, però, ricorda che “resta il fattore B”. B come Berlusconi, perché il governo Berlusconi-Scilipoti non ha l’autorevolezza per portare il Paese fuori dalla tempesta.
Per Il Foglio, dopo la decisione dell’opposizione di far approvare la manovra in tempi rapidi, il risultato è che Bersani e Di Pietro “stanno puntellando un governo in difficoltà” e “lo schema dalemiano del paludoso ‘governissimo’ (vecchia espressione primorepubblicana)”, è ormai naufragato, “non ci credono più nemmeno coloro i quali l’hanno agitato”.
La partita è rinviata a dopo l’estate, insomma, per Il Foglio. Ma nel frattempo, l’estate si sarà fatta calda per l’arrivo di altri, durissimi colpi dalle procure. Preoccupano gli sviluppi delle inchieste che lambiscono Gianni Letta e Giulio Tremonti. Sviluppi previsti soprattutto in Campania e Lazio. E l’inchiesta Enac, che coinvolge ambienti vicini a D’Alema, “sarà usata come controbilanciamento”, spiega una fonte interna al governo, “ma l’attacco sarà alle seconde file del Pdl”. E in autunno, dopo l’estate dei veleni, Pierferdinando Casini “dovrà sporcarsi le mani e decidere del suo futuro”.
La Repubblica torna con un articolo di Carlo Bonino sulle deposizioni dell’ex collaboratore di Tremonti, Marco Milanese e spiega: “così la banda del generale Adinolfi tramava per distruggere Tremonti”. Milanese ha raccontato lo sfogo del ministro dell’Economia con Berlusconi: “il ministro ha saputo che era seguito”, che si stava costruendo ai suoi danni una ‘operazione Boffo’, anche utilizzando le intercettazioni che riguardavano Milanese stesso, per metterlo in difficoltà. Sulla pagina di fianco, le notizie contenute nelle carte dell aprocura di Napoli, secondo cui il faccendiere Bisignani aveva nel suo pc un file che conteneva un sistema di intercettazioni ‘gemello’ di quello utilizzato dalla procura stessa nel periodo in cui lo intercettava.
I verbali della deposizione di Milanese compaiono anche sul Corriere, che punta l’attenzione sulla guerra interna alla Guardia di Finanza.

Biotestamento

Ieri la Camera ha approvato la legge sul testamento biologico. Se ne occupano ampiamente tutti i quotidiani.
Le ultime volontà non sono vincolanti e le dichiarazioni anticipate di trattamento sono applicabili solo in caso di assenza di attività cerebrale. Impossibile il rifiuto di idratazione e alimentazione.
Beppino Englaro viene intervistato da La Repubblica e dice: “Si sono vendicati di Eluana, il nostro inferno si ripeterà”.
Stefano Rodotà, ancora su La Repubblica, firma un lungo commento dal titolo: “L’ultima volontà espropriata”
“Biotestamento: avete ucciso la volontà”: è il titolo del commento di Rosy Bindi che compare sulla prima di Europa.
La Stampa intervista il sottosegretario Eugenia Roccella: “Sancita l’alleanza medico-paziente”, dice.

E poi

In prima su La Stampa: “Cermis, la verità dei Marines: fu colpa nostra”. Nel rapporto investigativo finale redatto dalle forze armate Usa un mese dopo l’incidente, di cui il quotidiano è entrato in possesso, emerge l’ammissione di responsabilità per il disastro della funivia in cui morirono 20 persone. Due intere pagine, con le analisi dei corrispondenti del quotidiano dagli Usa.

In prima sul Riformista un richiamo al crollo degli ascolti del Tg1 diretto da Augusto Minzolini. Il direttore generale Lorenza Lai si interroga: “‘Mi chiedo cosa sia successo'” e dice: “Non mi preoccupa il sorpasso del Tg5, c’è stato più volte, ma il 20,6% del Tg 1. Lo spettatore avverte che l’informazione non è completa, non è adeguata”.
La Stampa dedica un articolo all’uccisione del  fratello del presidente afghano Karzai, “il volto oscuro del potere”. Freddato in casa da un suo uomo di fiducia. I talebani rivendicano. Era considerato il garante dei signori della droga, ma anche un doppiogiochista: Wikileaks ha rivelato che lavorava anche con la Cia eliminando i talebani ostili.

(Fonte: La Rassegna Italiana di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)

 

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