Padova dedica una mostra gratuita alla Pop art di Keith Haring

Padova ospita  62 opere originali di Keith Haring, per rendere omaggio alla carriera di uno degli artisti più famosi della Pop Art americana

Fino all’11 febbraio il Centro Commerciale Ipercity, ad Albignasego (PD), ospita “Simply Haring”, una mostra dell’iconico artista americano Keith Haring. Un evento culturale che rende omaggio alla modernità di un artista annoverato non solo tra i più noti esponenti della Pop Art degli anni ’80, ma anche tra i padri della grafica e della comunicazione contemporanea.

Trasgressivo, anticonformista e libero, Haring era un artista unico e quella di Simply Haring sarà un’occasione preziosa per approfondirne le tematiche più forti, attuali oggi come allora: la lotta politica, i conflitti sociali, la meccanica della comunicazione, l’alienazione dell’individuo. La mostra, allestita negli spazi di Ipercity e accessibile gratuitamente negli orari di apertura del Centro, crea inoltre un cortocircuito tra lo spazio non convenzionale e le opere che probabilmente avrebbe divertito Haring, da sempre lontano dagli eventi ufficiali del mondo dell’arte e attratto dai linguaggi alternativi, incluso quello della pubblicità. L’idea di Haring era proprio quella di usare la sua arte per dialogare con un pubblico più ampio, portando le sue opere al di fuori degli spazi tradizionali, prendendo spunto in questo anche da graffiti.

In apertura: American Music Festival, 1988

La mostra di Keith Haring

L’allestimento è stato realizzato anche tenendo conto di alcuni valori cardine nello sviluppo degli eventi di Ipercity, in particolare la sostenibilità sociale: la parte informativa delle opere è realizzata anche nel linguaggio braille, per garantire la partecipazione delle persone ipovedenti, come l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della sezione di Padova. Lo scopo educativo si esprime altresì con il coinvolgimento delle scuole del territorio, dalle elementari alle superiori, attraverso dei tour guidati e personalizzati per approfondire la conoscenza dell’artista. Come ulteriore servizio, all’ingresso i visitatori potranno accedere al servizio delle audioguide, o utilizzare i QR-Code a fianco delle opere.

Luca Rossi, Amministratore Delegato di Ses Italy, dichiara: “Continua il percorso di Ipercity nell’arte contemporanea; dopo le mostre dedicate alla street art, da Carolì Blanco a TVBoy, a Romero Britto e Mr Savethewall, ospitiamo la mostra definitiva di Keith Haring, uno dei più iconici e riconoscibili artisti contemporanei, favorendo una esperienza unica, anche didattica;  ancora una volta, dimostriamo che i Centri Commerciali non sono “non luoghi”, ma “spazi pulsanti di vita”, come dice il payoff di SES- Spar European Shopping Centers, di cui siamo la filiale italiana”.

“Free South Africa”, 1985

“Abbiamo subito riconosciuto il potenziale culturale di questa iniziativa”, spiega Vincenzo Gottardo, Vicepresidente della Provincia di Padova. “Se c’è un artista che è ormai entrato nell’immaginario collettivo e che i più giovani riconoscono, è proprio Haring, con i suoi personaggi che attraversano e compongono un mondo caotico e vitale. Per questa ragione, non ci siamo limitati a concedere il patrocinio, ma abbiamo invitato attivamente le scuole superiori a considerare questa mostra come un’opportunità didattica. Abbiamo scritto a oltre venti istituti e contiamo già che il giorno dell’inaugurazione diversi studenti, sia di Albignasego che di Padova e dei dintorni, visiteranno l’esposizione”.

La carriera di Haring si dipana in poco più di un decennio: nel 1978 arriva a New York e plasma la sua iconografia entrando in contatto sia con gli artisti di strada – i graffitisti della Grande Mela, tra cui Jean Michel Basquiat – sia con le icone della Pop Art – primo tra tutti Andy Warhol. Nel 1990 la sua folgore è già esaurita, spenta anzitempo dall’AIDS.

Dettagli della mostra dedicata a Keith Haring

“Simply Haring” – fino al 11 febbraio 2024 

Centro Commerciale Ipercity, Albignasego (PD)

Informazioni: www.ipercity.it

“Montreux”, 1985
redazione grey-panthers:
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