Sabbia, sole e… cinema

Milano, da sempre aperta alle culture lontane, ospita la prima edizione del Festival del Cinema della Repubblica Dominicana, organizzato dal Consolato Generale del paese caraibico in collaborazione con la Direzione Generale del Cinema e l’Ufficio del Turismo Dominicano. Tre gli appuntamenti in programma: sabato 15 domenica 16 settembre al Teatro Elfo Puccini di corso Buenos Aires 33e giovedì 27 all’Instituto Cervantes di via Dante 12.

 

Poker d’assi al Festival del Cinema della Repubblica Dominicana

Il festival propone quattro produzioni interamente dominicane considerate tra le migliori proposte dell’anno: Cocote, Reinbou, El hombre que cuida-The Watchmane Flor de Azucar. Si comincia sabato 15 alle 18 al Teatro Elfo Puccini con la cerimonia di apertura cui seguirà alle 19 la proiezione di Cocote. Diretto da Nelson Carlo de los Santos Arias, il film narra la storia di Alberto, poveruomo che lavora come giardiniere in una casa di benestanti a Santo Domingo, e del suo viaggio per assistere al funerale del padre assassinato, in cui si troverà ad affrontare conflitti religiosi e sentimenti di vendetta. Sempre all’Elfo Puccini, domenica 16 due proiezioni: alle 18 Reinboe, alle 20, El hombre que cuida-The Watchman. Il primo è dei registi Andrés Curbelo e David Maler e racconta la storia di Angel Maceta, un bambino di 7 anni che non ha mai conosciuto suo padre. Sullo sfondo della guerra civile dominicana del 1965, il piccolo si lascia condurre ovunque dalla sua immaginazione e trova un “libro magico” che gli svela pian piano la verità sul suo passato. Il secondo, diretto da Alejandro Andùjar, racconta la storia di un pescatore che, dopo aver sofferto per l’infedeltà della moglie, decide di isolarsi da tutti e diventa il guardiano della una casa di una famiglia influente, dove una visita inaspettata cambierà il resto della sua vita.

“Reinbou”

Sotto la dittatura

Terzo e ultimo appuntamento, giovedì 27 all’Instituto Cervantes, con Flor de Azúcar diretto da Fernando Baez Mella. Ambientato nel 1948, è la storia di Samuel, giovane contadino, che affronta l’ostilità e l’ingiustizia della dittatura di Rafael Trujillo e, indignato dall’abuso di un gruppo di soldati del regime, ne uccide involontariamente uno. Per questo è costretto a fuggire e ad abbandonare la sua famiglia. Le proiezioni sono gratuite e partecipare è molto semplice: basta inviare un’e-mail all’ufficio consolare (culturaldominicana@gmail.com) con il titolo del film scelto e il proprio nome. A seguire, verrà inviata un’e-mail di conferma con le indicazioni sulla consegna del biglietto presso l’ufficio consolare o direttamente al teatro il giorno della proiezione.

Informazioni: Ente del Turismo della Repubblica Dominicana Tel. 028057781

“Flor de Azucar”
Auro Bernardi: Nel 1969, quando ero al liceo, il film La Via Lattea di Luis Buñuel mi ha fatto capire cosa può essere il cinema nelle mani di un poeta. Da allora mi occupo della “decima musa”. Ho avuto la fortuna di frequentare maestri della critica come Adelio Ferrero e Guido Aristarco che non mi hanno insegnato solo a capire un film, ma molto altro. Ho scritto alcuni libri e non so quanti articoli su registi, autori, generi e film. E continuo a farlo perché, nonostante tutto, il cinema non è, come disse Louis Lumiére, “un'invenzione senza futuro”. Tra i miei interessei, come potrete leggere, ci sono anche i viaggi. Lo scrittore premio Nobel portoghese José Saramago ha scritto: “La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna ricominciare a viaggiare. Sempre”. Ovviamente sono d'accordo con lui e posso solo aggiungere che viaggiare non può mai essere fine a se stesso. Si viaggia per conoscere posti nuovi, incontrare altra gente, confrontarsi con altri modi di pensare, di affrontare la vita. Perciò il viaggio è, in primo luogo, un moto dell'anima e per questo è sempre fonte di ispirazione.
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