Capolavori impressionisti dal Musée d’Orsay in mostra al Mart di Rovereto

Fino al 24 luglio 2011, al Mart di Rovereto si possono ammirare oltre settanta dipinti provenienti dalla più importante collezione del XIX Secolo del mondo, quella del parigino Musée d’Orsay. Conserva infatti le opere maggiormente significative, per numero e qualità, di quegli artisti che hanno cambiato alla fine dell’800 il corso della storia dell’arte moderna: se si parla di Impressionismo e Postimpressionismo non c’è infatti raccolta più prestigiosa di quella conservata oggi nel Museo francese, un luogo fondamentale per gli studi su Monet, Cézanne, Pissarro, Sisley, Renoir, Degas, Toulouse-Lautrec, Van Gogh, Gauguin, Morisot, Vuillard, Bonnard, Denis, Courbet.

I capolavori di questi ed altri artisti sono presenti nella mostra del Mart: “La rivoluzione dello sguardo. Capolavori impressionisti e post-impressionisti dal Musée d’Orsay”, resa possibile grazie all’accordo di collaborazione tra il Mart e il museo francese, che ha concesso per la prima volta un nucleo così rilevante di opere in prestito per una itineranza di sole tre tappe, che ha toccato Australia, America e ora, unica sede il Mart, l’Italia.

Il progetto presenta un’eccezionale selezione di dipinti, dalla grande stagione dell’Impressionismo alla vigilia delle avanguardie: lo scandaloso realismo di Gustave Courbet nella celeberrima tela L’origine du monde (1866), esposta per la prima volta nel nostro Paese; la nuova visione temporale che Claude Monet introduce nella serie di dipinti dedicati alla Cattedrale di Rouen (1892), della quale il Mart ospita una tra le più intense versioni; la straziante solitudine di Van Gogh e della sua Chambre ad Arles (1889); lo sguardo introspettivo, declinato al femminile, di Berthe Morisot, il cui dipinto Le Berceau (1873) fu presentato con scandalo alla prima mostra del’Impressionismo nel 1874 a Parigi; l’esotismo di Paul Gauguin con le Donne di Tahiti (1891); e poi, lo sguardo di Degas sulla danza e l’Omaggio a Cézanne (1900) di Maurice Denis, testimonianza di una fedeltà all’artista da molti considerato il più importante di quell’epoca.

Questi sono solo alcuni degli straordinari capolavori presenti nella mostra, che segue un percorso tematico, attraverso appunto quella “rivoluzione dello sguardo”, che gli artisti impressionisti e post-impressionisti tra Ottocento e Novecento hanno aperto alla visione della modernità.

L’esposizione, ideata e curata da Guy Cogeval, presidente del Musée d’Orsay, e Isabelle Cahn, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, direttore del Mart, propone dunque una rilettura di quel cruciale passaggio che ha preparato il terreno alle avanguardie artistiche europee del primo Novecento.

 

redazione grey-panthers:
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