A Siracusa, per la magia dell’eterna tragedia greca

Siracusa. 16 – 20 giugno 2016 (Viaggio con accompagnatore)
Sul palcoscenico di uno dei più prestigiosi e meglio conservati teatri dell’antichità vanno in scena, nella poetica atmosfera del tramonto siciliano, le antiche tragedie interpretate nella loro versione più pura e coinvolgente! Un esperto in letteratura classica renderà ancora più magici gli spettacoli, spiegando la genesi e lo sviluppo della tragedia greca e introducendo ciascuna delle due opere. Un ricco programma di visite permetterà di conoscere Catania, Siracusa e Noto.

Assistere alle tragedie dei maestri immortali della letteratura classica è sempre un’esperienza dello spirito, ma poterlo fare nello scenario di uno dei più antichi e meglio conservati teatri greci diventa magia. Proprio come per magia, infatti, si ripropongono i grandi dilemmi dell’animo umano, colti ed espressi dai drammaturghi greci e presentati attraverso eroi tristi, combattuti dagli eterni conflitti dell’uomo con se stesso, con la famiglia e con lo Stato. Le tragedie greche mettono in discussione il rapporto tra libertà e necessità, il senso dell’angoscia e della sofferenza, nelle quali l’uomo è solo e vive dentro di sé, in tutta la sua asprezza, lo scontro tra l’essere e il dover essere. Seduti nella millenaria cavea davanti a uno spettacolo messo in scena senza microfoni né moderne tecnologie, ci si rende conto, di colpo, che nulla è cambiato e che l’uomo, nella sua intima essenza, è rimasto nei secoli sempre lo stesso. Ormai dal 1914, a eccezione del periodo tra le due guerre, questo magnifico teatro ritrova i suoi antichi fasti ospitando una stagione teatrale esclusivamente dedicata alla tragedia classica.

giovedì 16 giugno 2016

Arrivo individuale a Catania e sistemazione presso il Romano House Hotel****S. Ore 17.30: incontro nella hall con la guida per la prima visita di Catania .

La storia di Catania è legata strettamente all’Etna, che ha reso fertili e appetibili le terre sulle quali sorge, ma allo stesso tempo l’ha devastata nei secoli con eruzioni e terremoti determinandone l’aspetto attuale. Fondata nel 729 a.C. da un gruppo di coloni greci, Catania vide succedersi romani, bizantini, normanni, aragonesi e angioini per cadere infine sotto i Savoia. La storia della città si arrestò bruscamente nella seconda metà del Seicento quando fu colpita prima da una terribile eruzione dell’Etna (1669) e poi da un catastrofico terremoto (1693), che portarono alla quasi completa riedificazione della città. Della Catania antica rimangono i resti ben conservati del teatro Romano e dell’Odeon, del II sec. d.C., oltre all’imponente castello Ursino, fatto costruire nel XIII sec. da Federico II di Svevia e rimasto residenza reale fino all’eruzione del 1669.

La ricostruzione settecentesca partì da piazza Duomo, da sempre cuore politico e religioso della città. Su di essa si affacciano l’antica cattedrale di Sant’Agata, ricostruita in stile barocco dall’architetto Giovanni Battista Vaccarini il maestoso palazzo del Municipio, anch’esso settecentesco. Poco avanti si apre piazza dell’Università, con il magnifico edificio del Rettorato, una volta sede della più antica università siciliana fondata agli inizi del Settecento, all’indomani del terremoto. Il Barocco siciliano trova le sue massime espressioni in via Etnea, dove si allineano i più importanti palazzi nobiliari, e in via Crociferi, famosa per le magnifiche chiese e i grandi monasteri.

A seguire, visita privata di palazzo Biscari e piccolo aperitivo nel cortile interno del palazzo in compagnia dei proprietari.

Tutt’ora abitato dalla famiglia Biscari, il palazzo è il più sontuoso edificio privato di Catania, unico per struttura e decorazioni. Dopo il terremoto del 1693, Ignazio Paternò Castello III Principe di Biscari ottenne il permesso di edificare un nuovo palazzo. Ai lavori, che durarono oltre un secolo, parteciparono tutti i più conosciuti architetti, intagliatori e decoratori catanesi dell’epoca. Il risultato fu strabiliante: una moltitudine di figure allegoriche in chiara pietra calcarea si affollano sulla facciata, creando un contrasto netto con i muri in basalto nero. La prosperità, la fertilità e la saggezza sono simboleggiate da fichi, melograni, putti, donne gravide e vecchi, che ancora oggi incantano chiunque li osservi. Al suo interno, il palazzo svela stanze riccamente decorate in stile rococò che custodiscono dipinti, vasi, monete e molti oggetti d’antiquariato

Durante l’aperitivo introduzione critica da parte di un esperto alla tragedia greca.
Cena nel rinomato “Ristorante Il Bell’Antonio”.
A seguire rientro in hotel e pernottamento

venerdì 17 giugno 2016

Prima colazione in hotel e check-out.
Incontro nella hall con la guida per la seconda visita di Catania inclusiva del monastero di San Nicolò.

Al termine della visita partenza per Siracusa.
Durante il trasferimento sosta per un pranzo leggero nel castello di Targia.

Gioiello del tardo Barocco siciliano dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, il complesso del monastero di San Nicolò venne fondato dai monaci cassinesi nel 1558. Sconvolto da calamità naturali, distrutto e ricostruito, è un perfetto esempio di integrazione tra epoche e stili diversi. Visitandolo, si possono leggere, come in un libro aperto, i cambiamenti causati dalla colata lavica prima e dal terremoto dopo, ma anche dagli usi civili a cui venne destinato subito dopo l’Unità d’Italia. Tra i monasteri benedettini più grandi al mondo, San Nicolò occupa un’area enorme ancora perfettamente tracciata. Gli edifici esterni dispiegano sulle loro superfici tutto il repertorio Tardobarocco dei maestri lapicidi: un’infinita serie di volute, fiori, frutti, mascheroni mostruosi, putti e ninfe che adornano le cornici delle finestre e i balconi. La grande chiesa, dalla facciata rimasta incompiuta, vanta interni opera del Vaccarini. La struttura interna del monastero è simmetrica e organizzata intorno a due vasti chiostri quadrati su cui si affacciano le celle dei monaci, l’appartamento dell’abate e quello del re.

La tenuta, che includeva vasti vigneti e un castello fortificato, fu una delle residenze di villeggiatura di Federico II di Svevia durante i suoi soggiorni a Siracusa. Il castello duecentesco era a pianta trapezoidale contrassegnata da torri circolari agli angoli e finestre a bifora in stile gotico. La costruzione continuò a essere utilizzata come luogo di svago dei regnanti anche in epoca aragonese, ma nel corso del tempo subì ampie modifiche in seguito a crolli o rifacimenti strutturali. Nel 1908 la tenuta fu acquistata dai baroni Pupillo che vi stabilirono la propria dimora restaurando l’antico castello. Dagli anni ‛80 iniziarono poi a recuperare gli storici vigneti che oggi producono vino di qualità, il Moscato di Siracusa.
Arrivo a Siracusa e sistemazione presso l’Hotel des Etrangers****S.
Tempo libero a disposizione per riposarsi.
Ore 18.00: incontro nella hall con la guida per la prima visita di Siracusa dedicata all’isola di Ortigia.

Fondata nell’VIII sec. a.C. da un gruppo di coloni provenienti da Corinto che si insediarono sull’isola di Ortigia, Siracusa raggiunse il suo massimo splendore nei sec. V e IV a.C. Capace di tener testa sia ad Atene che a Cartagine, era la città più importante della Sicilia e tra le più popolose del mondo antico.

Dal III sec. a.C. Siracusa seguì le sorti del resto della Sicilia vedendo susseguirsi romani, bizantini, arabi, normanni e aragonesi e, come tutta la Sicilia orientale, fu colpita duramente dal terremoto del 1693 che rese necessarie vaste ricostruzioni. Ortigia, ancora oggi, è il cuore della città, frutto di una stratificazione più che millenaria. Qui si trovano le rovine del più antico tempio dorico in Sicilia, il tempio di Apollo e di Artemide del VII sec. a.C., mentre il Duomo settecentesco è frutto della sovrapposizione di un tempio dorico e di una chiesa bizantina.

Alla ricchezza della sua facciata, tra le migliori espressioni del Barocco siracusano, fa contrasto la severità degli interni dove si scoprono, a sorreggere la navata destra, le ciclopiche colonne doriche del tempio di Atena eretto nel V sec. a.C.

Intorno al Duomo si dispongono i palazzi più importanti come il palazzo del Senato, il palazzo Arcivescovile e palazzo Beneventano del Bosco. Sopravvissuti miracolosamente al terremoto sono invece la basilica paleocristiana di San Martino, costruita probabilmente nel VI sec. e rimaneggiata nel XIV sec., e palazzo Bellomo, oggi sede museale, risalente al XIII sec. La punta estrema dell’isola è infine occupata dal castello di Maniace, imponente bastione fatto erigere da Federico II tra il 1232 e il 1240.

A seguire, visita del piano nobile di palazzo Borgia del Casale con introduzione critica da parte di un nostro esperto alla tragedia Elettra.
Cena nel rinomato Ristorante “Regina Lucia”.
Rientro in hotel e pernottamento

sabato 18 giugno 2016

Prima colazione in hotel e incontro della hall con la guida per la seconda visita di Siracusa i Istituito già nel 1878, il Museo Archeologico Regionale di Siracusa è tra i più importanti e prestigiosi d’Europa per la qualità e la quantità dei reperti contenuti. Particolarmente interessante è la sezione dedicata alle colonie greche della Sicilia dove si conservano vasi, bassorilievi, elementi architettonici di terracotta e pietra che facevano parte dei templi, nonché importanti statue. Nella sezione dedicata alle sub-colonie di Siracusa si trovano corredi, ex voto e le inconfondibili ceramiche attiche a figure rosse e nere. L’ultima sezione è dedicata al periodo ellenistico e romano. Da segnalare, oltre alla Venere Anadiomene e la Venere Landolina, la bella serie di ritratti di età romana, l’esposizione di urne cinerarie delle necropoli urbane di III-II sec. a.C. e il sarcofago di Adelphia. nclusiva del Museo Archeologico Regionale e del Parco Archeologico della Neapolis.

Il vasto Parco Archeologico è uno straordinario palinsesto della storia dell’antica Siracusa, con innumerevoli testimonianze che vanno dall’età protostorica a quella più monumentale greco-romana, fino alla tardoantica e bizantina. All’ingresso si trova la basilica di San Nicolò dei Cordari, una chiesa dell’XI sec. costruita su una piscina romana. Un piccolo viale, lungo il quale si allineano diversi sarcofagi in pietra provenienti dalle necropoli di Siracusa e di Megara Ibldi questa imponente struttura del III o IV sec. d.C., e utilizzata ai tempi per i combattimenti di gladiatori e di animali, rimane la parte di cavea scavata nella roccia, mentre tutto quanto era costruito in blocchi di pietra venne smantellato nel XVI sec. Al centro dell’arena è ancora visibile l’ingresso ai locali sotterranei che contenevano i macchinari usati durante gli spettacoli.

A ovest dell’anfiteatro si trovano i resti dell’ara di Ierone II, un gigantesco altare risalente al III secolo a. C., dove si celebravano grandiose cerimonie religiose. Passando oltre il magnifico teatro greco si raggiungono le Latomie, antiche cave di pietra nelle quali lavoravano i prigionieri condannati ai lavori forzati. La più famosa di esse è il cosiddetto Orecchio di Dionisio, una grotta molto suggestiva per l’incredibile acustica che amplifica ogni più lieve suono. Sul finire del parco si estende la Necropoli Grotticelle, che custodisce numerose tombe greco-romane tra le quali, secondo la leggenda, quella di Archimedeea, conduce all’anfiteatro Romano, uno dei massimi monumenti dell’epoca imperiale.

Durante la visita pranzo leggero nella Salumeria Burgio, sita all’interno del variopinto mercato del sabato.
Ore 18.00: trasferimento in pullman al Teatro Greco.

Tra i fianchi rocciosi del Colle del Temenite si trova il Teatro Greco di Siracusa, uno dei più belli che la storia ci abbia lasciato in eredità. Un teatro considerato straordinario già nell’antichità, tant’è che, caso rarissimo, le fonti storiche citano il suo architetto ed Eschilo in persona vi rappresentò alcune sue tragedie. L’edificio era costituito dalla cavea, un immenso ventaglio a semicerchio composto originariamente da 67 ordini di gradini, in maggioranza scavati nella roccia, dove si sedeva il pubblico. In basso di fronte a essa, si trovavano l’orchestra, di forma circolare e costituita da cori danzanti, e la scena, una lunga struttura in muratura davanti alla quale si muovevano gli attori. Utilizzato anche in epoca romana modificandone parzialmente la struttura, il teatro subì sciagurate spoliazioni nel XVI sec., sotto Carlo V, quando vennero smantellate cospicue parti della cavea e della scena per farne materiale edile da utilizzare per le fortificazioni dell’isola di Ortigia.

Ore 19.00: tragedia Elettra di Sofocle. Rientro in hotel e pernottamento

domenica 19 giugno 2016

Prima colazione in hotel e incontro nella hall con la guida per l’escursione a Noto.

Questa magnifica cittadina, situata a circa 40 km di distanza da Siracusa, è celebre in tutto il mondo per l’esuberante Barocco che caratterizza buona parte del centro storico. Per la delicatezza dei suoi decori architettonici, Noto è spesso definita il “giardino di pietra” ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Come Catania, la Noto antica venne completamente rasa al suolo dal tremendo terremoto del 1693 ma qui, invece di ricostruire sulle rovine, si decise di edificare una nuova città a pochi chilometri di distanza, chiamando i migliori architetti e artigiani dell’epoca. La porta Reale, un bell’arco di trionfo ottocentesco in stile neoclassico, costruito per festeggiare la visita di Ferdinando II di Borbone in città, segna l’ingresso principale alla città. Proseguendo su corso Vittorio Emanuele si è accolti da un’impressionante sequenza di sontuosi edifici religiosi, tra i quali la chiesa di San Francesco e il monastero delle Benedettine con l’annessa chiesa di Santa Chiara, che conducono a piazza Duomo, un autentico gioiello del Barocco siciliano. La piazza, dominata dalla scalinata che porta allo scenografico Duomo, è delimitata dai palazzi più importanti della città come palazzo Ducezio (1746), palazzo Landolina (1730) e il palazzo Vescovile (1730) oltre che dall’imponente chiesa di San Domenico. Nelle vicinanze di piazza Duomo si trovano poi numerosi palazzi da ammirare per ricchezza e preziosismi decorativi, mentre nella parte alta della città è situata la chiesa del Crocifisso che custodisce la splendida statua della Madonna della Neve di Francesco Laurana.

Pranzo a Noto in un ristorante opportunamente selezionato.

Durante il tragitto di rientro a Siracusa introduzione critica da parte dell’ esperto alla tragedia Alcesti.
Ore 18.00: trasferimento in pullman al Teatro Greco.
Ore 19.00: tragedia Alcesti di Euripide.

Al termine della tragedia, rientro in hotel e pernottamento.

lunedì 20 giugno 2016

Prima colazione in hotel e check-out. Trasferimento privato all’aeroporto di Catania. Fine del viaggio

IL SIPARIO MUSICALE
Via Molino delle Armi 11 – 20123 Milano. Tel. +39 02 5834941 – Fax. +39 02 899 50 108- info@ilsipariomusicale.com –

La quota include:

  • 1 pernottamento in camera doppia superior con prima colazione inclusa presso l’Hotel Romano House****S di Catania
    • Tassa di soggiorno di Catania
    • 3 pernottamenti in camera doppia vista mare con prima colazione inclusa presso l’Hotel des Etrangers****S di Siracusa
  • Tassa di soggiorno di Siracusa
    • Biglietti di prima categoria per i due eventi in programma
    • Visite guidate, inclusive degli ingressi, come da programma
    • Visita privata di palazzo Biscari con aperitivo in compagnia dei proprietari il 16 giugno
    • Cena nel Ristorante il Bell’Antonio il 16 giugno
    • Pranzo leggero nel castello di Targia il 17 giugno
    • Visita del piano nobile di palazzo Borgia del Casale il 17 giugno
    • Cena nel Ristorante Regina Lucia il 17 giugno
    • Pranzo leggero nella Salumeria Burgio, sita all’interno del mercato
    di Ortigia il 18 giugno
    • Pranzo a Noto in un ristorante da noi selezionato il 19 giugno
    • 3 introduzioni critiche alla tragedia greca e agli spettacoli in programma da parte di un nostro esperto
    • Trasferimento privato da Siracusa a Catania il 20 giugno
    • Accompagnatore

Quota individuale di partecipazione: € 1.720 Supplemento camera doppia uso singola: € 150

Viaggio
con accompagnatore

Situato a due passi da via Etnea e da piazza Duomo, il Romano House è un hotel quattro stelle superior ospitato all’interno di un edificio nobiliare del Settecento sapientemente restaurato in un intreccio armonioso di storia e design contemporaneo. Il fascino antico di stucchi, affreschi e fregi barocchi si sposa perfettamente nelle camere di questo hotel con i complementi d’arredo firmati da Philippe Starck e le tecnologie più moderne: schermi al plasma, illuminazione a led calda e avvolgente, collegamenti wireless e notebook a disposizione dei clienti. Materiali innovativi e design ardito sono gli elementi distintivi dell’eclettico House Bar, il luogo ideale per uno spuntino veloce o un pranzo informale. Il ristorante Il Riccio propone una sintesi perfetta di antichi sapori e nuove esperienze. Sul roof top sono a disposizione degli ospiti una comoda palestra attrezzata e un solarium.

Situato sul lungomare dell’isola di Ortigia, a due passi da piazza Duomo e dal castello di Maniace, il Des Etrangers Hotel & Spa è uno storico hotel quattro stelle superior, con lo stile e l’eleganza tipici dei grand hotel europei. Le camere del Des Etrangers sono climatizzate e dotate di TV con canali pay per view, pavimenti piastrellati e bagno privato. La maggior parte di esse ha un balcone per godere appieno della vista sul mare. I due ristoranti dell’hotel offrono un’ampia scelta di piatti della cucina italiana: Il Medusa regala vedute panoramiche sulla costa di Siracusa, mentre il Roof Garden vanta una meravigliosa terrazza all’aperto.

 

redazione grey-panthers:
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