A Brescia, una bella monografica su Jim Dine

Alla Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia si apre, fino al 24 settembre,  la mostra monografica Jim Dine incentrata sulla figura poliedrica di uno dei grandi protagonisti dell’arte americana dagli anni 60 in poi. L’esposizione indaga tutti i grandi temi che Dine ha affrontato nella sua carriera e che lo hanno fatto diventare prima uno dei pionieri della performance, po uno dei maggiori esponenti della Pop Art, passando per il movimento dell’American New Realism, per approdare, negli anni 80, all’Espressionismo.

In mostra si ammirano oltre 20 opere tra dipinti a olio e acrilico, e sculture in bronzo e legno, una varietà di tecniche che ben rappresentano le diverse modalità espressive con le quali l’artista ha sempre cercato di avvicinarsi ai messaggi essenziali e intimi della vita.

L’opera di Jim Dine nasce da un profondo radicamento nella cultura americana dei primi anni 60, in pieno fermento: è il periodo del boom della cultura di massa, della pubblicità. In questa fase rivoluzionaria di materialismo sfrenato l’artista intraprende un percorso del tutto personale orientato alla dimensione intima e affettiva. Ed è il percorso espositivo a condurre il visitatore proprio tra quei soggetti che hanno fatto del linguaggio di Jim Dine un linguaggio del sentimento sin dall’inizio del suo lavoro: cuori, veneri, uccelli e indumenti.

Particolare è l’attaccamento dell’artista alla figura di Pinocchio, di cui in mostra si ammira una scultura dal titolo Pinocchio, The Grey Shirt (Böras), e del quale lo stesso Dine afferma: “l’idea di un pezzo di legno che parla e che diventa un ragazzo in carne ed ossa è una metafora dell’arte, è l’estrema trasformazione alchemica.”

Altro soggetto fondamentale in questa fase del percorso artistico di Jim Dine è quello della vestaglia che viene usata come contrappunto all’icona femminile di Venere, emblema della vita e della fertilità (anch’essa rappresentata in mostra da alcune sculture, come The Solo Venus e Night in the Room). I soggetti gli permettono quindi di rappresentare se stesso e di svelare il suo inconscio; le immagini hanno ognuna la propria storia, e sono legate all’esperienza e al sentire dell’artista. Persegue un’opera intensamente sincera, soggettiva, che oltrepassa le categorie nazionali e universali, ai margini di ogni movimento artistico.

 

Jim Dine

A cura di Dominique Stella

Presso la Galleria Agnellini Arte Moderna, Via Soldini 6/A, Brescia

Fino al 24 settembre 2011

Orari: da martedì a sabato 10.00/12.30 e 15.30/19.30; chiuso domenica e lunedì.

 

redazione grey-panthers:
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