Non li avete sculacciati abbastanza

Voi amate i vostri nipotini, che sono la luce dei vostri occhi eccetera. Però, ogni tanto, nei rarissimi momenti di coscienza, non avete l’impressione che i vostri figli stiano educando una generazione di piattole?

Bambini che non fanno altro che chiedere, e non fanno in tempo a ottenere che la loro attenzione è attratta da altre cose da comprare.

Però lo sbaglio primigenio l’avete fatto voi, che avete lasciato che i vostri figli diventassero così. Ma come avete potuto comminare al mondo, e a voi stessi, la pena di doversi sorbire questa generazione di trenta-quarantenni? Dovevate espiare qualche inconfessabile colpa? Capisco che siete nati durante la guerra o subito dopo e che non volevate che i vostri bambini soffrissero la fame come è successo a voi. Ma era proprio necessario farli diventare così? Dicono che bisogna lasciare spazio ai giovani e che gli anziani si devono mettere da parte, finalmente. Giustissimo, c’è troppa senescenza tra le leve del potere e non va bene. Ma chi diavolo ci mettiamo al loro posto? Questi qui che scorrazzano in suv, pensano solo al week end e sono del tutto incapaci di gestire qualsivoglia conflitto e di affrontare il pur minimo problema? Capricciosi, ecco quello che sono, e stanno tirando su una figliolanza più molle e lagnosa ancora, che fa sci-tennis-nuoto-pianoforte-badminton-saltoinlungo-inglese-francese-ugrofinnico e poi non è capace di allacciarsi le scarpe e alla prima difficoltà si spiaggia miseramente. Insomma, rischiamo di avere in giro gente come i vostri figli, ma un po’ peggio perché non li avete educati voi che delle privazioni e dei sacrifici conservate il ricordo.

Ma non assolvetevi: dovevate far vivere qualche privazione e far affrontare qualche sacrificio anche alla vostra prole, non dovevate essere lì sempre servili e con il portafoglio aperto.

Gli over 50 si distinguono spesso per la loro conoscenza degli elementi base della buona creanza. Non li avete insegnati ai vostri ex-pargoli oppure glieli avete insegnati e loro li hanno rigettati? Comunque vanno molto male, in educazione, sia civica sia generale.

Vedendo cosa c’è in giro mi viene in mente il personaggio di un film di Tim Burton, “Willi Wonka e la fabbrica di cioccolato”, tratto da un libro di Roald Dahl. Si tratta di una bambina ricca, viziata, odiosa e assolutamente insopportabile che si chiama Verruca. Guardandosi intorno si vedono miriadi di Verruche di tutte le età, bambini e adulti, maschi e femmine. Sono troppe, davvero troppe.

Sapete cosa vi dico? Non li avete sculacciati abbastanza, i vostri figli. Perché non avete dato loro un sano scapaccione quando se ne sentiva il bisogno? Ma ormai il danno è fatto e i nipoti non li potete colpire sul sedere con il cucchiaio di legno come faceva la mia santa amatissima Nonna Ida. Che fare? I figli lasciateli perdere, non c’è più niente da fare. I nipoti invece li potete ancora salvare, se la verruchizzazione non è completa. Tanto per cominciare iniziate a vedere con loro questo film, spiegate loro che ci sono alternative all’amore eccessivo per le cose e all’essere petulanti. Forse non lo sanno, perché l’esempio che hanno davanti è quello di genitori frignosi, attaccati in modo esagerato agli oggetti e peraltro sempre insoddisfatti. 

Uccidete la Verruca che c’è in loro, e i vostri bisnipoti ve ne saranno grati.

Testo di Clementina Coppini

Clementina Coppini: scrive più o meno da quando aveva sei anni, un po’ come tutti. Si è laureata in lettere classiche ma non si ricorda bene come ci sia riuscita. Scrive su Giornalettismo, il Cittadino di Monza (la sua città), El-Ghibli, www.grey-panthers.it e su un paio di giornali cartacei. Ha pubblicato tanti libri per bambini, qualche romanzo come feuilleton su Giornalettismo, un romanzo con Eumeswil e adesso le è venuta questa idea del romanzo in costruzione. Ha una famiglia, due figli, un gatto e si ritiene, non è chiaro se a torto o a ragione, una discreta cinefila e una brava cuoca. Va molto fiera delle sue ricette segrete, che porterà con sé nella tomba.

View Comments (3)

  • Parole sante, condivido completamente!
    Ma finchè ci saranno gli psicologi (peraltro prodotti del famigerato '68) che guai a levare un dito, che bisogna assecondare i figli sempre, che la colpa è della società (ma la società siamo noi..)
    E' da tanto che sostengo il ritorno dell'educazione (ho scritto anche a chi l'ha vista, ma senza successo!!) l'insegnamento dell'educazione civica, insomma le regole del buon comportamento civile, in casa e fuori, perchè anche il fuori è la nostra casa.
    Spero che qualcosa si muova.

  • Sono over 70, quindi guerra, fame, cappotti rivoltati, un paio di scarpe per l'inverno e uno per l'estate. Ho una bella famiglia e sono soddisfatta di me : i miei figli e nipoti non sono consumisti, apprezzano ciò che possono permettersi e non fanno sprechi. DNA a parte, devo aver dato un buon esempio, predicando e razzolando correttamente e senza neanche bisogno di essere troppo severa. Con l'amore e il ragionamento si arriva dappertutto. Lilly B.

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