Unità d’Italia. Anzi d’Europa

Unità d’Italia. Anzi d’Europa

I festeggiamenti per l’Unità d’Italia dividono il Paese, ma i segnali che giungono da più parti sono di un Paese già diviso, che soffre, nelle sue varie aree, di un risentimento acuto, stratificato da crisi e insoddisfazione fiscale.

Diviso territorialmente. “Siamo ritornati lo Stivale delle molte Leghe: la Lega Nord, che agisce per l’indipendenza della Padania, a sua volta incalzata da Nord-Est. Poi le Leghe meridionali, presenti in diverse zone del Sud, Sicilia prima di tutto”, scrive Ilvo Diamanti, sociologo e studioso dell’eclissi e della reviviscenza dell’identità nazionale, l’affermarsi dei regionalismi e dei localismi, l’illusione della politica senza territorio.

Un Paese diviso nella società, che è lontana da politica e Istituzioni. Diviso pure nelle identità professionali, che un tempo, come corporazioni, aggregavano, dando forza: statali/fannulloni, professori/baroni, lavoratori autonomi/evasori; politici/corrotti, operai/invisibili. Oggi ce n’è per tutti. Degli “altri” è bene diffidare. Peggiori di noi, sempre.

Unità d’Italia. Da festeggiare. O forse, meglio, da ricostruire, cominciando a rivedere seriamente la Storia, nelle scuole.

Unità d’Italia. Anzi d’Europa. Salvaguardare il patrimonio di identità nazionale è un dovere, ricorda il Presidente Napolitano. Ma lo è anche imparare a stare davvero bene insieme. La cooperazione (tra regioni o tra nazioni è uguale) non arriva di default in un mondo che si fa sempre più globale. E’ risultato di un lavoro impegnativo. Mai punto di partenza.

“Prima ci sono rivalità e sopraffazioni, che si esprimono in forme economiche varie e insidiose”, sostiene Bernardo Valli, fine analista di politica internazionale. “Così, ad esempio, si spiega l’inasprimento degli umori degli occidentali, consapevoli che i guadagni dei Paesi emergenti corrispondono alle perdite dei vecchi paesi industriali troppo sclerotizzati per rinnovarsi”.

Unità d’Italia. Anzi d’Europa. Urge conquistare mentalità duttile e flessibile, sguardo fermo, fisso oltre confine.

Il denaro oggi costa ai greci interessi per il 12%; agli irlandesi all’8,6, ai portoghesi al 6,4. I Bund tedeschi, invece, sono fermi al 2,9. Le ansie e i brividi economici dei singoli Paesi metteranno alla prova la solidarietà europea. Anche quest’anno.

Sarà bene non fermarsi troppo a festeggiare.

vp

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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