DUE DI CUORI: “Questo Adone proprio non ti merita”

Ciao a entrambe,

Bella questa rubrica: ho deciso di approfittare della vostra disponibilità per raccontarvi una storia pazzesca. La mia.

Ho trentotto anni e sto da sei con l’Uomo Perfetto. Io sono una donna avvenente, ma lui è davvero bellissimo: un metro e ottanta d’uomo con tanto di carismatici occhi azzurri e lunghi capelli biondi, sempre curati. Completano il quadro muscoli ben scolpiti dalle sue frequenti sedute in palestra . Ed è un gran bel quadro, ve lo garantisco. Le mie amiche dicono che sto con Brad Pitt (anche se il Brad Pitt dei poveri) e che sono molto fortunata. Invidiano la mia sfacciata fortuna in amore. Ed io ci ho creduto a questa bella favola: oltre che attraente e decisamente bravo a letto, l’Uomo Perfetto è anche gentile, educato e sensibile. I miei genitori lo adorano, idem le mie sorelle… e guai a toccarlo a mia nonna, che per lui si getterebbe nel fuoco anche alla veneranda età di novant’anni. Insomma, una storia, la nostra… e tutti vissero felici e contenti? Niente affatto. Proprio quando, dopo anni di idillio, lui comincia a paventare l’ipotesi di coronare il nostro sogno con un matrimonio la prossima estate in Puglia, sua regione d’origine, una mia amica che per arrotondare lo stipendio fa la cartomante, mi telefona chiedendomi se lui sia in casa e dicendomi – dopo mille preamboli-  che deve assolutamente parlarmi di persona.

Così, davanti a un bel giro di tarocchi, mi dice che il mio Uomo Perfetto non è per nulla perfetto e mi consiglia vivamente di non sposarlo perché le carte parlano chiaro: è un traditore seriale. Un uomo falso e capace di mille inganni.

Io sulle prime ci rido e non le credo, rifiuto questa ipotesi. Poi comincio a insospettirmi. Infine, mi metto a indagare: riesco a trovare le password di tutti i suoi account social e perfino quella della sua mail privata. Scoperchio il vaso di Pandora e…ci trovo dentro l’Inferno. Lettere di donne innamorate, messaggi di fidanzate lontane, poesie d’amore, racconti erotici, lodi post sesso, promesse, addii e arrivederci.  Per farla breve, quello che dicevano i tarocchi era tutto vero. L’Uomo Perfetto mi tradisce da anni, ha altre fidanzate oltre a me, di cui una storica in Puglia, tra le cui braccia è pronto a gettarsi ogni volta che il lavoro lo porta nei suoi luoghi d’origine, al mare.

La mia domanda è fin troppo ovvia: che cosa devo fare? Conviviamo da anni e io non gli ho ancora detto niente. Non sa che io so, e ieri sera mi ha regalato il famoso anello di fidanzamento e si è inginocchiato. Aiuto!

Riccia Ribelle


Risponde Rebecca:

“Cara Riccia Ribelle,

nel risponderti, comincerò dalla fine. Ci fai una domanda secondo te ovvia e ci chiedi che cosa devi fare con quest’uomo che credevi perfetto e invece non lo è …e io da queste tue parole deduco che ci sei ancora dentro fino al collo, in questa bella favola senza lieto fine. Perdonami se posso sembrarti spietata, ma il fatto stesso che tu metta in dubbio la possibilità di affrontare la realtà, è grave, almeno ai miei occhi. Sai quale sarebbe una reazione normale a una simile scoperta? La rabbia, amica mia. La vecchia, sana rabbia che brucia via tutto, anche il senso di colpa che forse ti prende all’idea di restituirgli anello di fidanzamento e promessa di matrimonio. E tu, invece, ci chiedi se sia saggio mandare a monte tutto con un uomo simile? Ti rendi conto? Se davvero fossimo in una favola, il tuo bello sarebbe Pinocchio, con il naso che si allunga a dismisura, e tu la Fata Turchina, sempre pronta a perdonare. Ma la vita non è una favola, e bisogna affrontare la realtà. Il tuo ragazzo è un Narcisista, e come il Narciso del mito passa il tempo a specchiarsi nella fonte, cercando se stesso. Non c’è spazio per una vera relazione, per individui simili, figuriamoci per un matrimonio! E te lo dice una donna divorziata. Perciò, ti prego, prenditi il tempo di cui hai bisogno e quando ti sentirai pronta stampale, tutte quelle mail e quei messaggini, e faglieli trovare sul tavolo, accanto al suo anello di fidanzamento e…alle sue valigie”.

Rebecca


Risponde Marina:

“Cara Riccia Ribelle, ho l’impressione che tu ribelle lo sia in verità un po’ pochino: non hai contrastato la lettura di tarocchi che una amica, o presunta tale, ha insistito a leggere per te, forse perché tu stessa non abbastanza sicura della validità della tua storia. Non ti sei ribellata neppure, a botta calda, appena hai saputo la verità con certezza, prove inconfutabili alla mano. Non strepiti, non urla, non gesti decisi per buttar fuori, di casa e dalla tua vita, questo Adone narcisista. Ho una domanda: dopo anni di convivenza, di vita insieme, non hai mai avuto un dubbio, un sospetto? E allora, mia cara, forse appartieni al gruppo delle donne destinate a diventare mogli che “non vedono, non sentono, non parlano” e si lasciano scorrere addosso ogni evento. Tolleranti alla propria sofferenza, permissive ai giochi e agli intrecci altrui. Chiedi se devi lasciarlo? Se puoi farlo con immediatezza e determinazione, senza lacrime e senza sofferenza, procedi oggi stesso, dicendo (a te e non necessariamente a lui) che non ti merita. Se invece non riesci a immaginarti lontana dalla sua bellezza, dalla sua fatuità, dalla ricchezza delle sue prestazioni sentimentali in giro per il mondo, non fare nulla, sapendo che dovrai chiudere occhi e orecchie tante volte, nella tua vita, forse troppe. A questo mondo c’è anche la resistenza del coniglio. Ma, per favore, non firmarti più Riccia Ribelle.”


 

redazione grey-panthers:
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