I dischi del mese: agosto ’13 – 3

La Chapelle Royale du Château de Versailles – Deux siècles d’orgue

J.-B. Robin, F. Espinasse, M. Bouvard, F. Desenclos: organo – Alpha (71’06” + 70’24”) Due secoli di musica all’organo della Cappella Reale. Questo splendido strumento, recentemente restaurato fedelmente a tutte le caratteristiche dell’originale, ha, ancora oggi come all’epoca delle fastose cerimonie e celebrazioni – formalmente religiose, in realtà magnifici e teatrali culti alla gloria del Re – quattro organisti titolari, scelti tra i più grandi virtuosi, che si alternano alla sua tribuna. Jean-Baptiste Robin, François Espinasse, Michel Bouvard, Fréderic Desenclos presentano, in questi due cd, un ricco panorama delle musiche degli organisti che all’epoca dell’Ancien Régime, durante due secoli, occuparono il loro posto e le loro funzioni, lasciandone la traccia in una ricchissima raccolta di composizioni d’occasione. François Couperin, Louis Marchand, ma anche Claude Bénigne Balbastre e Louis  Claude Daquin, tra gli altri, rinnovarono regolarmente le «colonne sonore» per le messe quotidiane, gli inni e le grandi festività, rendendo la mitica Cappella partecipe della vita musicale di Versailles. I tempi sondo cambiati: oggi basta pagare un biglietto per potersi illuminare per qualche ora dei Reali splendori del luogo, ed questi cd – magnificamente interpretati e registrati – contribuiscono a ricreare quelle gloriose se non proprio mistiche atmosfere. ascoltate l’organo della Chapelle Royale


 

À la gloire de Dieu et du Roi 

Alpha (67’46”) Sotto il regno di Louis XIV un cerimoniale rigoroso codificava le varie manifestazioni della musica sacra, dalla quotidiana messa per il Re, la sua famiglia e la corte, al corpus di tutte le cerimonie religiose di una certa importanza – sino ai fastosi Te Deum, non appena se ne presentava l’occasione – nelle principali chiese come Notre-Dame de Paris o la Sainte-Chapelle, che disponevano di solisti, cori e formazioni strumentali di alto livello. La celebre «Pompa» di Versailles – rappresentata in questo cd dal glorioso Te Deum de Marc-Antoine Charpentier – riuniva solisti, un gran coro, l’orchestra con trombe e timpani, e coesisteva ad eventi di grande intimità come il Miserere di de Lalande o i piccoli mottetti di Dumont, nei quali la religiosità della Francia barocca si mostra nel suo aspetto più umano. Questo disco raccoglie – oltre le opere indicate – musiche di François Couperin, Nicolas Lebègue e Luis Marchand, estratte da registrazioni dei cataloghi Alpha e Ricercar interpretazioni tra le più autorevoli che oggi ci propone la discografia. ascoltate gli estratti del cd


 

Musique de cour et d’Opéra pour Louis XIV 

Alpha (67’47”) Opere, concerti ed altri divertimenti musicali, nel teatro, nei saloni, nei boschetti e nei teatri di verdura raggiunsero, sotto il regno del Re Sole, un apogeo riconosciuto in tutta l’Europa e che nessun’altra corte riuscì a imitare. Il monarca danzava, esibendosi davanti a cortigiani, dignitari ed ambasciatori, le arie di corte ed i balletti di corte furono trasfigurati dall’italiano Giovan Battista Lulli – divenuto Lully – attraverso l’invenzione della Tragedia lirica. In pochi anni il suo talento, associato a quello di Molière e di Charpentier, creò un nuovo stile che avrebbe marcato la musica francese per oltre un secolo ed influenzato tutta la musica europea. Nè bisogna dimenticare il clavicembalo di François Couperin e la viola da gamba di Marin Marais, lo strumento favorito di Louis XIV, che, a chi gli chiedeva cosa ci fosse di meglio di una viola da gamba rispondeva «due viole da gamba». Anche in questo disco, un panorama di queste musiche cortigiane, nell’interpretazione dei virtuosi dei cataloghi Alpha e Ricercar. ascoltate gli estratti del cd


 

Johannes Brahms

Violin Sonatas – Sergey & Lusine Khachatryan – Naïve V5314 (75′) Dopo dieci anni di registrazioni per Naïve – ed alcune notevoli interpretazioni, tra le quali le intense e mature Sonate e Partite per violino solo di J.S. Bach (Naïve V5181) e i due Concerti di Shostakovitch (Naïve V5025) –  il giovane violinista armeno Sergey Khachatryan ci propone le tre Sonate per violino e pianoforte di Johannes Brahms. L’accompagna, poetica e docile interlocutrice, la sorella Lusine (nell’esemplare immagine della copertina, gli ispirati profili degli interpreti sono la perfetta illustrazione della loro complicità artistica). Scritte nelle spazio di dieci anni, e contemporanee delle quattro Sinfonie, queste Sonate sono le prime composizioni cameristiche che Brahms accetta di pubblicare – avendo, invece, distrutto tutto il resto, incluso un notevole numero di Quartetti. L’interpretazione del giovane violinista armeno è sobria e trattenuta, senza gli eccessi che soffocano troppo spesso la nobiltà e l’emozione dell’anima ardente di Brahms nei pesanti drappeggi della retorica romantica. Inevitabilmente il pensiero corre alla lunga, rassegnata passione del compositore per la sua musa – e prima lettrice delle sue partiture -, Clara Schumann, che, proposito di una di queste Sonate – la n° 2 – disse «nessun’altra musica di Johannes m’a affascinato così completamente. Ne sono stata felice come non mi accadeva da tanto tempo». Una curiosa particolarità : il libretto offre – in omaggio alle origini degli interpreti – una traduzione in armeno; manca, invece, la versione italiana. ascoltate la musica di Brahms nell’interpretazione di  Sergey & Lusine Khachatryan qui potete anche vederli, al Festival di Schlern / Fiè allo Sciliar (Tirolo)

Ferruccio Nuzzo: Dopo una lunga e distratta carriera di critico musicale (Paese Sera, Il Mondo), si è dedicato alla street photo, con una specializzazione ecclesiastica. Vive in campagna, nel sud-ovest della Francia, ove fiere e mercati hanno sostituito cattedrali e processioni. Continua, tuttavia, a mantenere contatti con il mondo della musica, soprattuto attraverso i dischi, e di queste sue esperienze rende conto nella rubrica "La mia Musica. Suggerimenti d'ascolto".
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