La Rassegna Stampa: la P3? Sono soltanto quattro pensionati (?!)

Le aperture

 Corriere della Sera: “La grande retata delle cosche”, “Trecento arresti”, “Lombardia colonizzata dalla ‘ndrangheta” (quest’ultima frase sintetizza le considerazioni degli inquirenti). E poi: “Un milione e mezzo di colloqui intercettati. I pm: essenziali le relazioni con i politici del Nord”. Un richiamo all’intervista del Corriere al ministro dell’Interno: “Maroni esulta ‘Abbiamo preso il capo dei capi'”. Nell’intervista anche un richiamo alla richiesta di dimissioni avanzata dall’opposizione e da alcuni finiani nei confronti di Cosentino (ma anche di Denis Verdini in casa Pdl): su questo Maroni dice che si tratta di “presunti innocenti”, ma li invita a valutare “se possono evitare danni”. A centro pagina: “Berlusconi: bsta con il clima giacobino”. E si riassumono le sue parole: “Sovranità in mano ai giudici. La P3? Quattro pensionati sfigati”. E ancora: “Il premier contro ‘chi gioca partite personali’. Nel Pdl pressioni per il passo indietro degli indagati”.

La Repubblica nel titolo d’apertura sintetizza le parole di Berlusconi: “La P3 è solo un polverone”. E poi: “Berlusconi: c’è un clima giacobino. Ma Fini insiste: Cosentino deve lasciare”. “Il premier minimizza l’inchiesta sull’eolico: ‘Sono quattro sfigati in pensione…’. I lavori di casa Scajola pagati con i soldi dell’appalto Side”.

A centro pagina: “Maxi-retata contro la ‘ndrangheta. ‘Volevano mettere le mani sull’Expo’”. Un richiamo anche sulla questione intercettazioni: “L’ONu accusa ‘Legge-bavaglio da abolire’”, “Bongiorno: oggi gli emendamenti” (Bongiorno è la presidente della commissione Giustizia della Camera). E su questa questione si presenta un “retroscena”: “La sfida dei finiani ‘Avanti fino in fondo’”.

La Stampa: “Il premier: la P3? Sono soltanto quattro pensionati”, “’Basta con questo clima giacobino’”, “Berlusconi: fuori dal Pdl chi vota contro Cosentino. Poi la rettifica”. A centro pagina: “La ‘ndrangheta a Milano: 300 arresti”, “Coinvolti politici e uomini dello Stato. ‘Volevano mettere le mani sull’Expo’”. Sulle intercettazioni: “L’Onu: rivedete quella legge’”. Una foto in taglio basso da Cuba: “Castro torna in tv e libera sette dissidenti”.

Il Giornale: “Tremano per 6 bottiglie di vino”, “Inchiesta alcolica”, “Le clamorose carte dell’inchiesta sulla società segreta: un’indagine tutta da ridere”, “Arrestano il capo della ‘ndrangheta ma il Pdl va in tilt”.

Libero: “Di Pietro e il capocosca”, “Ndrangheta. Nella maxi retata c’è il boss che partecipava ai pranzi elettorali di Tonino. Tra i trecento arresatti, esponenti del Pdl e del Pd: anche il Nord e l’Expo ostaggio dei clan”. Sulla vicenda che coinvolge Di Pietro, il riferimento è a Vincenzo Rispoli, arrestato ieri e capo della ‘ndrangheta a Legnano-Lonate Pozzolo, di cui a marzo vennero diffuse foto in compagnia del leader dell’Italia dei Valori risalenti al 200-2001.

In taglio basso: “Silvio troppo arrabbiato per tagliare teset”, “L’attacco di magistrati, giornali e ‘alleati’ ai Berluscones”, “Il premier contro il ‘clima giacobino’. Ma il nodo è chiudere la partita coi finiani”.

Il Fatto Quotidiano: “Qui crolla tutto”, “Cosentino dietro il dossier Caldoro”, “Ma il premier non può mollarlo. Minaccia i finiani che potrebbero votare l amozione di sfiducia: vi caccio”. Il quotidiano spiega quel che emerge dalle intercettazioni: “il leader campano amico dei casalesi” (ovvero il sottosegretario Cosentino) “complotta contro ‘Caldoro il culattone’” (con riferimento alle accuse contenute dal dossier che avrebbe dovuto screditarlo e impedirgli di candidarsi al suo posto alla Presidenza della Regione Campania). E poi: “Anche Verdini è furioso per la scelta del suo partito di puntare sull’attuale governatore della Campania”.

A centro pagina: “Sanità, appalti, politica, la ‘ndrangheta comanda a Milano”.

Il Riformista: “Fuori un altro” (con riferimento al sottosegretario Cosentino). “Dopo Scajola e Brancher, verso nuove dimissioni”. “Sfiducia al sottosegretario. Per il premier ‘chi la vota è fuori dal Pdl, basta giacobinismi’”. Poi frena. Ma i finiani vogliono che Cosentino lasci e non escludono di votare con l’opposizione”.

Il Foglio: “I segnali di pace del Cav. Soffocati dai pasticci giudiziari. Fini attende. Il caso Cosentino-Dell’Utri-Verdini agita i finani e divide la ex FI. Spunta un appello alemanniano”. Dove si spiega che un aparte dei finiani ha lanciato un appello cui ha aderito anche il sindaco di Roma Alemanno, in cui si chiede un incontro tra Fini e Berlusconi.

L’apertura sulla politica internazionale de Il Foglio si occupa di quella che considera una “pax anti iraniana”: “La Cia lavora nell’ombra alla coalizione dei lupi e agnelli contro l’Iran”, “Nello schema per isolare Teheran nascono amicizie impensabili”, ovvero tra il direttore Cia Panetta e il presidente russo Medvedev. Secondo Il Foglio, peraltro, Obama ha chiesyo alla Nasa di diventare il canale per mediare con i Paesi musulmani e più esattamente “per rassicurarlo rispetto al suo storico contributo scientifico”.

Il Sole 24 Ore: “Banche Ue più trasparenti”. Spiega il quotidiano che i 27 ministri finanziari Ue ieri hanno formalizzato la decisione di rendere pubblici il prossimo 23 luglio gli stress condotti sui bilanci dei maggiori gruppi bancari transeuropei, che rappresentano il 65 per cento del settore creditizio Ue.

Affari e Politica

“Affari e politica”: sotto questo titolo in prima pagina il Corriere racconta le “trame” e gli “incontri” di Flavio Carboni all’autogrill e, allo stesso tempo, scrive che sono stati “fatturati al Sisde i lavori di casa di Scajola”.

Il riferimento è ai lavori di ristrutturazione del famoso appartamento davanti al Colosseo: l’architetto Zampolini diede il via al progetto per il rifacimento di casa Scajola e a quella del generale dei servizi segreti Pittorru. Affidate alla ditta di Diego Anemone: “ci dissero -avrebbero raccontato i responsabili delle ditte- che tutto andava addebitato al Sisde”.

Anche su La Repubblica, dando conto dell’ascolto di 400mila telefonate da parte dei pm, si sintetizza: “I lavori di casa Scajola pagati con i soldi dell’appalto Sisde”. I lavori di ristrutturazione della caserma dell’esercito Zignani di Roma sarebbero stati gonfiati a favore di alcune imprese che lavorarono in subappalto per Anemone e il surplus di denaro fu usato per i lavori nella casa di Scajola.

Un reportage del Corriere si occupa di Ernesto Sica, assessore della giunta Caldoro dimessosi dopo le accuse di esser stato il diffusore di un dossier che avrebbe dovuto screditare lo stesso Governatore Caldoro: “Sica, il finto ‘scemo della compagnia’ che sognava di fare il governatore”, “Dalle ‘minacce’ a Verdini al dossier taroccato”. E si descrive il ruolo dell’ex assessore, “sponsorizzato dal premier e legato al re del cellophane Cincotti”. Pare avesse portato “direttamente ai massimi livelli romani il dossier su Stefano Caldoro, un puro tarocco grazie al quale Denis Verdini avrebbe poi premuto sul futuro governatore della Campania per farlo ritirare dalla corsa a vantaggio dell’impresentabile Nicola Cosentino”.

“Carboni, 500 milioni in valigia”, titola in prima La Repubblica. Carboni sarebbe giunto a Milano con questi soldi, secondo quanto emergerebbe da intercettazioni: ne verrebbe fuori un intreccio tra lo stesso Carboni, suoi sodali ed esponenti della camorra interessati a riciclare ingenti somme di denaro. Obiettivo: realizzare casinò negli alberghi di tutta Italia ed entrare nel business dell’eolico. “Dalle carte”, come si dice, riferendosi ai verbali, rimbalza con forza “il ruolo rivestito da toghe deviate”: per questo si parla della creazione di “una rete per corrompere i magistrati”.

 Pdl

 Sulla prima di Libero, una lettera di Italo Bocchino: “Il dovere di Verdini è dimettersi ora”. E di fianco la risposta del direttore Belpietro: “Caro Bocchino, la politica ti ha rovinato”.

Secondo il Corriere Berlusconi sarebbe “irritato per il caso Verdini”, anche se per ora non vuole piegarsi costringendo l’esponente azzurro ad andarsene. Sale, secondo il quotidiano, l’ipotesi di un coordinatore unico per il Pdl: l’associazione di area forzista “Liberamente” sarebbe favorevole, così come i finiani. E spunta il nome della ministra Gelmini per questo incarico.

Anche secondo La Repubblica il premier sarebbe pronto “a scaricare” Cosentino.

Ganzer

La condanna a 14 anni del generale capo dei Ros Giampaolo Ganzer suscita dubbi. “Legittimi dubbi” per Peppino Caldarola (Il Riformista), mentre Il Foglio ha un titolo rosso in prima, dove si legge: “Così processano l’eroismo di Stato”, “All’indomani della condanna del generale Ganzer, i Ros rispondono con la retata anti ‘ndrangheta e l’Arma difende il comandante. Ma la zona grigia investigativa è sotto il maglio dei pm, come dimostrano i casi Pollari e Mori”. Su Libero, in prima, intervista al generale Luigi Federici, ex comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri: “I giudici non sanno. Ganzer è un eroe. Verdetto aberrante”.

E poi

Oggi la Francia festeggia il14 luglio. Ieri l’Assemblea Nazionale ha espresso il primo sì ad un testo che vieta il burqa in pubblico. La legge verrà votata al Senato a settembre. Ma poi dovrà esprimersi il Consiglio costituzionale, che ha il potere di cassare la legge. Ne parla La Repubblica.

“La Francia dice no al burqa”: sul Sole 24 Ore.

“Obama a picco nei sondaggi. Sei americani su dieci no nhanno più fiducia nel presidente”, titola Il Sole 24 Ore.

(fonte: RASSEGNA ITALIANA, di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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