Europei e alcol, un rapporto che cambia: in aumento i teetotalers

In Europa il rapporto con l’alcol sta cambiando. In Paesi come la Francia e l’Italia il buon vino è considerato un diritto di primogenitura, tuttavia i consumi hanno dato impulso alla birra, specie tra i giovani. Per studiare in profondità il tema, il Wall Street Journal ha chiesto a GfK di monitorare l’abitudine del bere in tutti i Paesi dell’Europa. La ricerca è stata condotta nei 13 paesi dell’Unione Europea e, inoltre,  negli Stati Uniti, in Russia, Turchia e Svizzera. Oltre 17.000 persone sono state intervistate per sapere ogni quanto bevono, che cosa bevono e come l’alcol interessa le loro vite.

Molti dei risultati sono sorprendenti.

  • Quasi un terzo degli intervistati che vivono nell’Europa occidentale ha detto di non bere mai alcol. In Italia, 53% degli intervistati si sono dichiarati teetotalers, cioè astemi per scelta, mentre in Turchia, Paese principalmente musulmano, l’83% ha dichiarato di non bere affatto.
  • L’Italia, nel contempo, è tuttavia  tra i Paesi con il più grande numero di frequenti bevitori (il 16% degli intervistati assume alcol almeno una volta al giorno). Anche nei Paesi Bassi il 17% beve almeno una volta al giorno. In Russia, in Polonia e in Svezia, tutti paesi produttori di alcolici, soltanto l’1% dichiara di bere almeno una volta al giorno. Si registra, dunque, in Europa una tendenza per cui c’è gente che non beve mai (i Teetotalers, appunto) e gente che quando beve, beve molto. In parecchi Paesi europei sono in aumento i problemi sociali e sanitari legati all’abuso di alcol.
  • Nel Regno Unito, le preoccupazioni per i  litigi tra alcolisti nei pub e altri problemi creati dall’eccesso di alcol hanno spinto il Governo a  rinforzare le leggi contro questo comportamento ritenuto antisociale. La Francia ed i Paesi Bassi sono fra i Paesi europei che si sono preoccupati di più per l’abuso di alcol specie tra i giovani. I legislatori in questi Paesi stanno pensando ad alzare l’età minima per il consumo legale di alcolici  dai 16 ai 18 anni.
  • L’indagine ha indicato che mentre i giovani, nella maggior parte dei Paesi europei, stanno bevendo con minore frequenza rispetto ai loro genitori e nonni, sta aumentando, invece, la quantità di alcol assunta ogni singola volta che i ragazzi bevono.
  •  La birra sta diventando più popolare presso i bevitori più giovani; in molti Paesi: la birra, del resto, è una categoria di bibita senza Patria. Il paese che ha la più consistente numero di giovani grossi bevitori è il Belgio, dove il 56% degli intervistati tra i 14 e i 29 anni ha ammesso di dover bere cinque o sei alcolici prima di essere alterato. Questa stessa risposta è stata data solo dal 20% di giovani svizzeri e dal 29% dei tedeschi. Alta frequenza di consumo e quantità rilevanti hanno messo in evidenza che i Paesi Bassi hanno il numero più elevato di grossi bevitori. Inoltre, nei paesi europei del sud la gente beve soprattutto intorno all’ora dei pasti, mentre nei Paesi Bassi si è più disponibili al “binge drinking” , a momenti di baldoria alcolica.

 

Vitalba Paesano: Interessata al web fin dal 1996, quando di Internet si occupavano solo gli ingegneri, sostiene da sempre l'importanza dell'interattività come misura di qualità di vita per il mondo senior. Per questo ha fondato www.grey-panthers.it, testata giornalistica online, ad aggiornamento quotidiano, dove tutto, articoli, rubriche, informazione, è a misura di over50
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