WISTER e SMART CITY- Le signore e Internet

WISTER non è una parola inglese intraducibile, è semplicemente l’acronimo di una iniziativa tutta italiana: WISTER – Women for Intelligent and Smart TERritories.

L’uso della lingua straniera spesso è rende utile perché meglio si adatta ad esprimere un concetto in modo conciso e ne è buon esempio Grey Panthers.

WISTER, come dichiara la sua fondatrice Flavia Marzano (http://www.direzionisrl.it/?p=166),: “è nata (per esprimere) la necessità di garantire inclusione in ogni città che intenda definirsi “smart”, (con la convinzione) dell’importanza di fare squadra, di lavorare insieme per un mondo più giusto e più equo.”.

Io ho conosciuto l’iniziativa WISTER quando, nell’ambito del ForumPA, sono stato invitato a partecipare ad uno dei suoi primi incontri pubblici. Il primo impatto è stato “particolare”: sono entrato in una sala dove un centinaio di signore, suddivise in piccoli gruppi attorno a vari tavoli,  erano pronte a discutere e gli uomini erano solo un paio. Il timore di un rinascente vetero femminismo è stato forte, ma molto presto mi sono reso conto della validità del tema e delle idee che circolavano.

In modo molto sommario e sicuramente non esaustivo, l’idea che mi sono fatto è che, soprattutto le più giovani, hanno ben compreso l’importanza del mondo digitale e dei suoi strumenti, intendono farne parte, ma vogliono viverlo (sono le parole di una giovane imprenditrice) non come “una razza protetta” da quote rosa, ma combattendo alla pari di tutti. Chiaramente per ottenere questo è necessario un sforzo indirizzato ad una migliore conoscenza.

Alla Certosa di S.Lorenzo a Padula in provincia di Salerno il 19 e 20 Luglio è stato organizzato il I° incontro di studio con questo programma

(https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201499816520645&set=oa.148069158720644&type=1)

Mi sembra utile propagandare questa iniziativa perché quando Internet diverrà realmente uno strumento di utilità comune a tutti, solo allora potremo dire di aver salito un altro piccolo gradino nella scala del benessere.

E non dimentichiamo che su questa scala, qualche anno fa, anche Grey-Phanthes (www.grey-panthers.it) ha aperto una piccola porta.

Chi ne vuole sapere di più, può cercare in TWITTER lo hashtag #d2dwister e troverà twitter e link a tutta la documentazione. Per i meno pratici sarà un buon esercizio: è sufficiente collegarsi a http://twitter.com e registrasi, se non si ha già un account; poi cercare #d2dwister. Se questa spiegazione è troppo sintetica, per la prima volta fatevi aiutare da …un nipotino digitale. Vedrete che questo simpatico modo di scambiarsi impressioni ed informazioni può essere sicuramente divertente e, talvolta, utile. Se poi vorrete, potremo parlare di questo Tweet, ovvero cinguettio, in modo più dettagliato.

Attilio A. Romita
www..attilioaromita.com

Attilio A. Romita: il mio anno di nascita, 1938, coincide con la nascita di Z1, il primo vero Elaboratore Elettronico programmabile, realizzato dall’ing. Tedesco KonradZuse (1910-1995). Ventisette anni dopo, nel 1965 ho iniziato a trafficare con bit e byte. Mi sono occupato di grandi calcolatori e reti di medi e piccoli macchine. Ho scritto programmi, disegnato procedure e progettato soluzioni per assicurazioni, banche, telemedicina, telco. Mi sono occupato di organizzazione, marketing e controllo di gestione ed ho coordinato progetti europei. La mia carriera di dipendente è terminata nel 2003 ed è iniziata la mia carriera di consulente durante la quale ho tentato di aiutare gli altri ad utilizzare le molte nozioni ed esperienze raccolte in tanti settori diversi dello ICT (Information Communication Tecnology) Roma Aeroporto Fiumicino
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