Alberto, Vitalba e quei lavoratori digitali che fanno rete e business.

Alberto D’Ottavi è molto conosciuto in ambito digitale. E’ un imprenditore che oggi, posso scriverlo senza timore di essere smentito, ce l’ha fatta. La sua Blomming – piattaforma di e-commerce che ospita oltre seimila shopper – è una start up in fase di espansione e internazionalizzazione. Come racconta Luca Tremolada su Nòva24, “Blomming ha vinto premi in importanti competizioni per imprese innovative, raccolto un finanziamento early stage (superiore al mezzo milione di euro) dal fondo Vertis Sgr e assunto cinque persone”. 

Vitalba Paesano è una pensionata e imprenditrice. Non fa mistero di aver investito la sua pensione in Grey-panthers.it, piattaforma per over 50 che raccoglie informazioni e notizie di servizio. Il sito aggrega una comunità alto-spendente e tendenzialmente metropolitana. Va ad incidere in quel tipo di pubblico definito “silver user”, ovvero navigatore dai capelli d’argento, specchio di una rete più matura e consapevole.

Vitalba e Alberto racconteranno le loro storie di successo stasera alle ore 18 all’NH Hotel di via Tortona 35 nell’ambito della Setttimana della Comunicazione. A confrontarsi con loro i wwworkers milanesi e per inquadrare il fenomeno dei lavoratori digitali interverranno al panel Paolo Gila (Rai e autore di “100 idee per 100 start up”, Gruppo24Ore), Stefania Milo (Presidente Giovani Lombardia CNA) e Luca Tremolada (Nòva24-Sole24Ore)

Si parlerà di opportunità offerte dalla rete ma anche dei rischi da evitare. Perchè il digitale è un motiplicatore di opportunità, ma non la panacea di ogni male. Può fornire ottimi modelli di riferimento anche scalabili, ma le ricette vanno applicate ai differenti contesti geografici e ambiti nei quali si opera.

C’è un gran parlare sulle imprese digitalizzate. Secondo lo studio Fattore Internet – commissionato da Google a The Boston Consulting Group – le PMI attive online fatturano, assumono, esportano di più e sono più produttive di quelle che su Internet non sono presenti. Lo studio ha stimato che lo scorso anno le aziende attive online hanno aumentato i ricavi del +1,2% contro il -4,5% registrato dalle aziende che non hanno un posizionamento sul web. Inoltre per le aziende digitali si riscontra un’incidenza di vendite all’estero del +15%. E – tema parecchio discusso in ambito economico – negli ultimi quindici anni sono stati creati quasi 700.000 nuovi posti di lavoro collegati al web.

di Giampaolo Colletti

 Fonte: http://giampaolocolletti.nova100.ilsole24ore.com
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