DECRETO: IL SENATO APPROVA. Oggi il voto definitivo alla Camera

Le aperture

Corriere della Sera, apertura ancora sulla manovra: “Costo di mille euro a famiglia”, “Decreto, sì del Senato. Napolitano sui tempi: un miracolo”, “Oggi il voto definitivo alla Camera. Tagli alle agevolazioni fiscali: dagli asili ai mutui”. In taglio basso: “Un nuovo pentito accusa Romano: ‘Sostegno ai boss'”. Ci si riferisce al ministro dell’Agricoltura Saverio Romano: “Mozioni di sfiducia di Di Pietro e finiani”.

La Stampa: “Manovra, colpite le famiglie”, “Tremonti: è come sul Titanic. Oggi l’ok finale. Il Quirinale: un miracolo”. Spiega il quotidiano: “Dal 2013 via bonus e detrazioni se non sarà approvata la riforma fiscale. Cibo e trasporti infiammano l’inflazione”.
E sotto la testata: “Bossi: ‘Se l’opposizione vuole il governo tecnico deve parlare con me'”, “Il leader leghista sull’arresto di Papa: sarebbe meglio votare sì”. E poi: “Napolitano: toto-ministri irresponsabile”. In prima anche un richiamo ad una sentenza del Tribunale di Melfi: “Fiat, il giudice sul caso Melfi: ‘Licenziamenti legittimi'”. In taglio basso, con foto del viso bruno di un minatore tedesco: “Fame d’energia, l’Europa torna al carbone”, “La paura nucleare per l’incidente di Fukushima cambia le strategie industriali nel continente”.

La Repubblica: “Tremonti: siamo sul Titanic”, “Il ministro: ‘neanche la prima classe si salva’. Giù la Borsa e i titoli di Stato. Berlusconi: governo tecnico? Mi sfiducino in aula”. E ancora sulla manovra: “Il Senato approva l amanovra. Diminuiscono gli sgravi Irpef”. A centro pagina: “Bossi: meglio dire sì all’arresto di Papa”, “E un nuovo pentito accusa Romano: aiutato dalle cosche”.
E poi: “Melfi, il tribunale dà ragione alla Fiat sul licenziamento dei tre operai”, “Bloccato il reintegro. La Cgil: faremo appello”.

Il Sole 24 Ore: “Tagliati i fondi dei ministeri”, “Ulteriore riduzione di 2,4 miliardi in attesa della vendita di frequenze tv”.
In taglio basso: “BTp collocati a tassi in forte rialzo”, “Gli spread con i Bund tedeschi restano vicini a 300 punti, Borsa -1%”.
In evidenza in prima, sul fronte delle inchieste: “P4: indagine della Procura di Milano per violazione di segreto d’ufficio”. E la violazione sarebbe avvenuta in favore di Mediolanum.

Il Giornale: “La casta si aumenta la paga”, “Altro che tagli, ci sono politici di destra e di sinistra che vogliono più soldi. E poi chiedono sacrifici ai cittadini…”, “Il Senato approva la manovra. tremonti: ‘Uniti o affonderemo’”. A centro pagina, con foto del presidente della Camera, si torna ancora sulla vicenda della casa di Montecarlo: “Fini, il cognato costretto a vendere casa”.
In taglio basso, un intervento di Francesco Forte: “Bella fregatura la guerra in Libia: Gheddafi chiude i rubinetti dell’Eni”, “Ritorsione contro l’Italia”.

Libero parla di “manovra segreta” e titola: “Nella notte la casta salva i suoi privilegi”, “Ecco quel che han combinato gli onorevoli di destra e di sinistra a telecamere spente”. “E Tremonti evoca il Titanic: se va giù, affonda anche la prima classe”.

Il Fatto: “La casta mangia, l’Italia affonda”. “La manovra colpisce tutti (1.200 euro a famiglia), tranne i costi della politica. E il Pdl pensa a salvare Papa dall’arresto”. “Di nuovo panico sui mercati: il debito italiano costa sempre di più. Intanto, su 47 miliardi di sacrifici, i tagli al Palazzo (13 miliardi di spese annue) non arrivano a 50 milioni”. In taglio basso: “Melfi, ri-licenziati i tre operai Fiat”, “La Fiom: ‘Non sono stati ascoltati i testimoni a favore dei lavoratori’. L’azienda li aveva estromessi per aver bloccato le linee produttive durante uno sciopero”. Sotto la testata: “Nichi Vendola: ‘Meglio chiamarsi amici che compagni’. Putiferio sul web. I grandi dilemmi della sinistra”.

Il Foglio: “L’Europa ora sussurra la parola contagio e i fronti della crisi si moltiplicano”, “La crescita rallenta e sale l’inflazione, sostiene la Bce. Su gli spread di Italia e Spagna. Cercasi accordo sull Grecia”. E poi, un grande titolo rosso recita: “Casa Murdoch”, “Il Parlamento inglese obbliga i Murdoch a testimoniare. Scivola sui media il rivolo di sangue dell’erede James ed è già crisi di famiglia. Il giorno che l’ordinarietà dell’amore è entrata nella vita di Rupert”.

Italia

Sulla prima del Corriere Alberto Alesina e Francesco Giavazzi, in un editoriale, sottolineano come la manovra “da sola” non basti: “Non coltiviamo troppe illusioni”.
Il comissario Ue per gli Affari economici Olli Rehn, intervistato da La Repubblica, dice: “Bene la manovra italiana, ma l’altissimo indebitamento rimane il vostro punto debole”.
Su La Repubblica, firmato Carlo Bonini: “Mediolanum, una mail accusa la Finanza, ‘Quando arrivano qui che diciamo?'”. La società Fininvest indiziata di evasione sarebbe stata avvertita della verifica a sorpresa.
Sul Corriere: “Scambio di mail rivela la ‘soffiata’ a Mediolanum”, “Milano indaga per violazione del segreto. Di Fiorenza Sarzanini.

Entra nel gossip politichese una nuova parola: “L’incidente”. A lanciarla è il retroscenista de La Stampa Federico Geremicca. Si attende una “nuova bufera su Tremonti”. Si allude a possibili, nuove slavine di accuse da parte delle procure, si ipotizza la creazione di un nuovo gruppo di ‘Responsabili’, di orientamento del tutto diverso da quello di Scilipoti, ma con un ruolo analogo. Nascerebbe un nuovo gruppo parlamentare che aiuti la nascita di un governo senza Berlusconi, dopo “l’Incidente”. tra i possibili sostenitori di un “esecutivo nazionale”, Pierferdinando Casini e l’ex-ministro dell’Interno Beppe Pisanu.

Nel mondo

La Stampa racconta come il presidente Obama abbia perso la calma, nel corso degli incontri tenuti con i leader repubblicani sul dialogo sul debito.
E’ il leader dei Repubblicani alla Camera, Eric Cantor, ad aver fatto perdere la calma ad Obama: “Debito americano. L’uomo dei Tea Party fa infuriare Obama”, titola il Corriere.
E su La Repubblica: “La Cina avverte Obama sul debito”, “Dopo la minaccia di Moody’s di rivedere il rating” degli Usa, anche Pechino interviene: ‘Garantisca gli interessi dei creditori”.
In prima sul Foglio: “La Fratellanza musulmana ora è contro Piazza Tahrir”, “Accusa i manifestanti di essere spie di Israele”. E si racconta la “spaccatura interna” al movimento: secondo il quotidiano finché c’era Mubarak, costretta alla clandestinità, era compatto e coeso, ora si divide in correnti ed è attraversata da fratture generazionali.
Ancora su Il Foglio, ci si occupa di Libano: “Troppo legato a Damasco”, il leader di Hezbollah “è in affanno” e i suoi impediscono ai libanesi le manifestazioni di solidarietà con i dissidenti siriani.

(Fonte: La Rassegna Italiana di Ada Pagliarulo e Paolo Martini)

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